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Redding: “Ci manca costanza, ma possiamo lottare per il podio”

Scott Redding e Michael Ruben Rinaldi chiudono il venerdì di libere a Donington con il quinto e il settimo tempo rispettivamente nella classifica combinata. Per i due piloti Ducati manca ancora un piccolo step per potersi avvicinare ai primi e impensierire Kawasaki e Yamaha, grandi favorite del weekend.

Scott Redding, Aruba.It Racing - Ducati

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Il round di Donington si apre nel segno di Kawasaki e Yamaha, che dominano la prima giornata del fine settimana inglese. Chi invece sembra aver faticato un po’ è Ducati, che arrivava al quarto appuntamento della stagione forte di due vittorie, ma sapeva che avrebbe inseguito questo weekend. Così è stato e i due portacolori ufficiali, Scott Redding e Michael Ruben Rinaldi, hanno chiuso in quinta e settima posizione rispettivamente nella classifica combinata.

Con un sesto e un quinto tempo, Scott Redding chiude la sua prima giornata a Donington, in cui esordisce come pilota Superbike. L’alfiere Aruba.it Racing – Ducati infatti aveva già corso sul tracciato inglese quando militava nel BSB, ma quest’anno approda per la prima volta come pilota del mondiale delle derivate di serie. L’inizio non è stato dei migliori e il pilota britannico sente di dover migliorare su alcuni aspetti per poter essere in lotta con i primi.

Ciò che secondo Redding manca maggiormente è la costanza: “Mi sento bene, non mi sento costantemente fluido, non sono riuscito a fare il tempo come avrei voluto. Ma forse era dovuto anche alle condizioni della pista, con il grip un po’ basso, è una di quelle piste con tipi di curve diverse tra loro. Cambia sempre molto il feeling con la moto, quindi mi ci è voluto un po’ per trovare il mio ritmo la mattina. Nel pomeriggio è andata meglio, ma stiamo ancora cercando il setup per rendere la moto più semplice da guidare”.

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Sarà importante ridurre il gap da Kawasaki e Yamaha, anche se manca la costanza, Redding crede che le potenzialità per far bene ci siano: “Per me manca costanza. Il tempo ideale era di tre o quattro decimi più veloce del mio, ma non sono riuscito a fare il giro perché con le bandiere non ho potuto esprimere tutto il mio potenziale. Comunque credo che questa sia una pista che si adatta allo stile di Yamaha per la fluidità e a Kawasaki per i settori stop and go. Abbiamo un pacchetto che comunque può lottare per il podio, dobbiamo solo avere un po’ più di consistenza”.

Qualche difficoltà l’ha accusata anche Michael Ruben Rinaldi, autore di un quarto e di un sesto crono nella prima e seconda sessione di libere rispettivamente. Il romagnolo, fresco vincitore a Misano, sa che sarà difficile lottare per la vittoria perché si sente lontano dalla vetta, però crede che il podio sia possibile.

Tuttavia, sarà un risultato realistico se riuscirà a trovare un buon compromesso con il setup, su una pista in cui è difficile azzeccare il setting adeguato: “Questa mattina il feeling non era male, ma l’ultimo settore ho perso più o meno quattro decimi, quindi per il pomeriggio ci siamo concentrati su quest’area e siamo migliorati. Ma poi abbiamo perso nel secondo settore, dove eravamo veloci la mattina. Dobbiamo mettere tutto nella giusta direzione e forse potremo lottare per il podio, perché ho un buon feeling, ma non su tutta la pista.

“È difficile trovare un compromesso sul setup – prosegue – e questo è il motivo per cui non siamo così veloci. Siamo migliorati rispetto alla mattina, quindi andando in pista ogni volta si fa un passo in avanti si migliora di mezzo secondo o anche di più e possiamo esserne contenti. Non eravamo veloci con le gomme nuove, ma penso che dobbiamo solo mettere tutto insieme”.

“Penso che se posso avere il feeling che voglio e a cui siamo vicini, posso lottare per il podio. Non posso dire la vittoria, perché al momento siamo un po’ troppo lontani, ma un podio può essere un obiettivo possibile per noi”.

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