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Intervista

Redding amaro: “Sono fortunato ad aver finito la gara”

Gara 1 ad Aragon vede l’assenza di Ducati sul podio, Scott Redding è il primo dei piloti di Borgo Panigale ed è quarto e deluso. Debutto ufficiale amaro anche per Michael Ruben Rinaldi, settimo alla bandiera a scacchi.

Scott Redding, Aruba.It Racing - Ducati

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

L’inizio di stagione di Ducati non è stato proprio come ci si aspettava, sul podio di Gara 1 ad Aragon non è salita nemmeno una Panigale V4R e il team ufficiale ha faticato per tenere il passo dei piloti davanti, che hanno fatto la differenza. In particolare Kawasaki ha stupito, mostrando una velocità impressionante. I grandi delusi di questa prima manche sono infatti Scott Redding e Michael Ruben Rinaldi, che hanno chiuso in quarta e settima posizione rispettivamente.

Redding ha faticato a tenere il ritmo dei primi, rimanendo ai piedi del podio e precedendo di un soffio Chaz Davies, che nelle ultime fasi di gara si era fatto insidioso verso l’ex compagno di squadra. Il britannico del team Aruba.ikt Racing – Ducati commenta così la sua Gara 1: “È stata una gara difficile, la temperatura si è alzata una ventina di minuti prima della gara e abbiamo un po’ faticato in questo senso. Siamo partiti abbastanza bene, ma le due Kawasaki erano già lontane, ho pensato che probabilmente montavano le gomme SCX, ma poi è uscito fuori che non era così. Io non riuscivo a stare con loro all’inizio, ho fatto ciò che dovevo, ma avevo difficoltà con il grip in ingresso e in uscita di curva, sono arretrato un po’. Gli ultimi giri ho pensato di poter forse arrivare al podio, ma la mia gomma era completamente andata. Sono stato fortunato a finire la gara con zero gomma. Dobbiamo sistemare le cose se queste saranno le condizioni di caldo domani”.

Nel complesso però è soddisfatto della moto che ha e sa quale è stato il problema principale: “La moto lavora bene, come nei test mi sono sentito bene e avevo fiducia sulla moto. Ma il fatto è che è troppo sensibile alle temperature, se fa più fresco siamo più forti, ma se fa più caldo facciamo fatica. Lo scorso anno era l’opposto ed eravamo fortissimi con il caldo ma un po’ svantaggiati con le temperature più basse. Quindi dobbiamo capire cosa abbiamo cambiato, oggi Jonathan era veloce, aveva molto grip e non potevo competere con lui”.

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“Il podio domani è un’ipotesi realistica – conclude pensando alle due gare di domani – oggi eravamo vicini al podio su una pista dove non andiamo proprio benissimo. Abbiamo le potenzialità per essere sul podio e vincere, dobbiamo solo mettere insieme il pacchetto, è la prima volta che fa così caldo quest’anno. Lavoreremo oggi e credo in Ducati, che troverà la chiave domani”.

Un po’ di delusione si legge anche nel volto di Michael Ruben Rinaldi, che alla sua prima gara da pilota ufficiale non riesce ad andare oltre la settima posizione. Sulla pista dove lo scorso anno ha trovato la prima affermazione mondiale, il romagnolo sperava di poter ottenere qualcosa di più: “È stata la mia prima gara con il team ufficiale, non posso essere soddisfatto, perché sinceramente non ho potuto esprimere il mio potenziale e non ho il feeling che vorrei. Quindi dobbiamo lavorare. Avrei preferito fare un debutto migliore di quello che c’è stato, ma abbiamo portato a casa il massimo che si poteva oggi. Questo significa che dobbiamo lavorare meglio, perché purtroppo non sono riuscito a guidare bene”.

Rinaldi però si proietta già alle due gare di domani, dove punta a migliorare: “Prospettive per la gara di domani, analizziamo i dati di oggi, che sono molto importanti. Ho spiegato bene alla mia squadra quale fosse il feeling e cosa non mi permetteva di essere veloce o di guidare come avrei voluto durante la gara. Partiamo da quei dati per creare una base per domani”.

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