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Intervista

Rea: “Io in MotoGP con Yamaha Petronas? Mai dire mai!”

Jonathan Rea ha un contratto pluriennale con Kawasaki in Superbike, ma non esclude un eventuale passaggio in MotoGP, dato il mercato decisamente aperto e posti vacanti in Yamaha. Le voci sul suo approdo al mondiale dei prototipi si fanno insistenti e il campione in carica le commenta.

Jonathan Rea, Kawasaki Racing Team WorldSBK

Jonathan Rea, Kawasaki Racing Team WorldSBK

Gold and Goose / Motorsport Images

Jonathan Rea è tornato davanti a tutti nella seconda sessione di libere del round di Assen, appuntamento del mondiale Superbike in cui per il pilota Kawasaki è imperativo vincere. Non solo per tornare ad essere leader della classifica, ma anche per i bei ricordi e per il palmarès che qui ha. Il campione del mondo in carica infatti vanta ben 12 successi sul tracciato olandese e ha eguagliato Carl Fogarty.

I presupposti per conquistare la 13esima vittoria ad Assen sembrano esserci tutti, Rea si è imposto nel secondo turno dopo aver inseguito in mattinata chiudendo la prima sessione in seconda posizione. L’alfiere Kawasaki ha rivelato di aver fatto delle modifiche sulla sua ZX-10RR che lo soddisfano particolarmente e lo ha dimostrato anche la facilità con cui ha trovato il tempo sin dal primo giro del turno pomeridiano.

Per Rea la pista di Assen è speciale ed è entusiasta di tornare a correre in Olanda dopo un anno di assenza (a causa del Covid-19 il round di Assen era stato cancellato lo scorso anno, ndr). Inoltre il rifacimento dell’asfalto effettuato nel 2020 lo soddisfa particolarmente: “È bello essere tornati, l’asfalto rifatto è incredibile, hanno fatto un grandissimo lavoro, non ci sono molte buche. Alcune sono piccole, ma devo fare veramente i miei complimenti per il lavoro svolto. Anche a Misano la pista era stata riasfaltata, ma questo è un tracciato diverso, il ritmo è più rapido”.

“Stamattina eravamo abbastanza veloci, ma dovevamo anche capire le diverse gomme – spiega Rea commentando la giornata – Questo pomeriggio abbiamo lavorato su quello che credevamo fosse il pacchetto della gara. Abbiamo fatto un long run e mi sono sentito molto a mio agio per tutta la sessione. È positivo dopo la prima giornata. Abbiamo fatto un buon lavoro oggi anche con le gomme, ho usato tutte le anteriori e tutte le posteriori. Abbiamo fatto un long run di 17 giri con una buona combinazione con cui mi sono sentito a mio agio. Mi sento bene con la moto, abbiamo fatto dei grandi cambiamenti tra FP1 e FP2, molto solidi. Nel pomeriggio sono andato subito a girare sul 34 comodo, quindi è stato facile prendere subito i ritmo e mantenere quel passo”.

Inevitabile è poi il discorso mercato. Jonathan Rea ha firmato lo scorso anno un contratto pluriennale con Kawasaki, ma con il risvolto che c’è stato in MotoGP nelle ultime settimane sono state molte le voci che hanno iniziato a circolare su un passaggio del britannico dalle derivate di serie ai prototipi.

Nonostante un contratto pluriennale, Rea non esclude niente per il suo futuro: “Non posso dire nulla, non posso parlare del mio contratto, scusatemi. Non posso dire se prevede la possibilità di andare via. La MotoGP? C’è sempre nella mia testa. Penso che sto guidando al meglio di sempre, sono al picco del mio equilibrio di guida e personale, mai dire mai”.

L’insistenza sul passaggio in MotoGP deriva dalle ‘bombe’ di mercato di questi ultimi giorni. Il team Yamaha Petronas ha una sella vacante (forse due se Valentino dovesse decidere di ritirarsi) per il 2022 e secondo molti la scelta sarebbe ricaduta su due stelle della Superbike, Toprak Razgatlioglu e Garrett Gerloff. Tuttavia, entrambi hanno annunciato la conferma dei rispettivi accordi e, pertanto, restano in Superbike. questa scelta sorprende anche lo stesso campione in carica, che commenta: “Sono molto sorpreso nel vedere che rimangono in Superbike, ad essere onesto. Non voglio commentare, però ho un’opinione chiara su questo aspetto”.

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