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Analisi

Rea è ancora l’uomo da battere: si apre la caccia al ‘Cannibale’

Gli ultimi test collettivi svolti a Barcellona si sono conclusi nel segno di Jonathan Rea, che ancora una volta appare come l’uomo da battere. Ma Ducati e Yamaha non stanno a guardare e si candidano come le due squadre pronte a fermare il dominio Kawasaki.

Jonathan Rea, Kawasaki Racing Team WorldSBK

Foto di: Kawasaki Racing Team

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Mancano ancora due mesi prima dell’inizio della stagione 2021, i semafori si accenderanno solamente a fine maggio sulla pista di Aragon, ma i primi test del mondiale Superbike iniziano a creare un’idea di quello che si potrà vedere in pista quest’anno. Jonathan Rea è il pilota da battere, come da sei anni a questa parte, e lo ha dimostrato ancora una volta nei test andati in scena mercoledì e giovedì a Barcellona.

Kawasaki, la nuova Ninja è in realtà una conferma

Nuova moto, vecchi risultati: la Ninja ZX-10R si è presentata in una veste rinnovata, ha tolto i veli martedì sera ed è scesa in pista il giorno dopo, mostrandosi in tutta la sua efficacia. Già nei precedenti test aveva dato modo di farsi apprezzare per la sua performance e gli stessi piloti avevano espresso sin da subito pareri positivi a riguardo. Il test di Barcellona ha rappresentato solo un’ulteriore conferma, fino ad ora. Rea è stato indicato da tutti i rivali come l’uomo da battere, ma anche il ritrovato Alex Lowes, rientrato dopo un infortunio alla spalla che lo ha tenuto fermo per quattro settimane, sembra aver riacquisito molto presto un buon feeling con la ‘verde’.

Ad ogni modo, in sella alla nuova Ninja ZX-10R, il campione del mondo in carica si è mostrato il più efficace sia sul passo sia sul giro secco, avendo frantumato il record della pista. 1’40”264 è ora il crono di riferimento, che abbassa di ben 1.3 secondi il precedente tempo, fatto segnare sempre dal britannico lo scorso anno (1'41”619). Certo, bisogna tenere in considerazione che la Curva 10 è stata modificata e gran parte dei piloti è scesa sotto il record della pista, ma Rea ha dimostrato ancora una volta di essere il più in forma.

Jonathan Rea, Kawasaki Racing Team WorldSBK
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Ducati insegue, sarà duello Rea-Redding anche nel 2021?

La Rossa di Borgo Panigale si era mostrata in forma nei test di Misano, ma chiaramente bisogna tenere in considerazione l’assenza di Kawasaki in quell’occasione. Al termine dei due giorni di prove sulla pista di casa, Rinaldi era apparso più soddisfatto di Redding, che cercava un miglior feeling con la Panigale V4R.

A Barcellona però si è riproposto il duello Rea-Redding, almeno sulla tabella dei tempi. Già al termine di una stagione d’esordio in Superbike eccellente in cui ha lottato per il titolo fino all’ultimo, il pilota Ducati aveva affermato che avrebbe voluto concludere il 2021 davanti a tutti in classifica. Le ambizioni erano chiare da subito ed il lavoro nel box numero 45 è mirato proprio all’obiettivo che si è prefissato.

Redding si è mostrato carico, anche se alla conclusione dei test ha dichiarato che c’è ancora del lavoro da fare per avvicinarsi al suo primo rivale: “Abbiamo fatto dei piccoli passi in avanti, ma abbiamo bisogno di più. Io mi sento bene sulla moto, ho un buon feeling, ma dobbiamo migliorare un paio di aree dove soffrivamo lo scorso anno. Quindi abbiamo ancora del lavoro da fare, ma se riusciamo a migliorare quelle cose, siamo in una buona posizione”.

Anche Rinaldi è dello stesso avviso e ha affermato che bisogna rimboccarsi le maniche per provare ad insidiare Rea. Ad ogni modo, Ducati sa bene quali sono le aree dove deve lavorare maggiormente e ancora viene considerata come la seconda forza in campo. Le ambizioni dei due portacolori ufficiali sono alte e proveranno ad impensierire il pilota Kawasaki già dal primo round, forti degli aggiornamenti sulla Panigale V4R. Il costruttore di Borgo Panigale va a caccia del titolo dal 2011 e schiera quest’anno una coppia di piloti pronta a dare battaglia, come già mostrato nei test.

Scott Redding, Aruba.It Racing - Ducati
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Yamaha risale la china: attenzione al plotone azzurro

La lotta iridata tra Rea e Redding è quasi scontata e riporta alla mente il 2020, in cui il britannico è riuscito a portare il duello per il mondiale fino alla fine. A distanza di dieci anni dall’ultimo titolo, Ducati proverà l’assalto nel 2021, ma sarà davvero una lotta a due? Nei test invernali si sono mostrate in ottima forma le Yamaha, che hanno confermato la crescita esponenziale mostrata già nel corso delle ultime due stagioni.

La punta di diamante è Toprak Razgatlioglu, considerato uno dei talenti più cristallini della griglia del mondiale Superbike, ma un altro nome si è affacciato nel 2020 dimostrando di non essere stato una meteora nel 2021: Garrett Gerloff.

Nei test di Misano, il turco ha dominato la prima giornata, mettendosi anche davanti alla Ducati di Redding. Dopo un 2020 altalenante e a tratti deludente, Razgatlioglu si è ripreso nel finale, approcciando al 2021 con maggior fiducia. Il pilota del team Pata è stato fermato solamente dal Covid-19, a cui è risultato positivo nella seconda giornata di test a Barcellona. Isolato prontamente, non ha avuto modo di mostrare ulteriormente il proprio potenziale in vista della nuova stagione.

Ci ha però pensato Garrett Gerloff a mostrare la grande prestazione di Yamaha, forte di aggiornamenti tecnici importanti che arrivano in vista di una stagione che può vedere la Casa di Iwata come ‘terzo incomodo’ nel duello Ducati-Kawasaki. Anzi, a giudicare da quanto visto nei test collettivi, sembra proprio che, almeno sulla pista di Barcellona, Yamaha avesse faticato di meno a tenere il passo di Rea. Se sul giro secco la classifica dei tempi vede lo statunitense in terza posizione, per quanto riguarda il passo Yamaha si è mostrata più costante, riuscendo anche ad avere il miglior crono per gran parte delle sessioni.

Certo, la gara sarà sicuramente un’altra storia, ma il ‘plotone azzurro’ sarà sicuramente da tenere d’occhio: sono stati meno incisivi Andrea Locatelli e Kohta Nozane, in forza al team Pata e al team GRT rispettivamente. Ma bisogna tenere in considerazione il fatto che si tratta di due esordienti nella categoria, pertanto hanno bisogno di adattamento e tempo. Ad ogni modo, il campione in carica Supersport al termine dei test a Barcellona si è già mostrato soddisfatto e pronto a migliorare: “Il feeling con la moto è migliorato, non abbiamo commesso errori e questa è una cosa importante. Sono sicuro che possiamo fare altri passi in avanti, sono contento”.

Toprak Razgatlioglu, PATA Yamaha WorldSBK Team
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Honda, fuoco di paglia nel 2020 o inizio di una scalata?

Il team HRC è tornato in veste ufficiale nel 2020 e la stagione è stata costellata da alti e bassi. Honda ha riscontrato alcune difficoltà, un progetto interamente rinnovato con una line-up nuova non era un lavoro facile. Eppure con Alvaro Bautista è riuscita a salire sul podio in Gara 2 ad Aragon. Ma la prestazione al Motorland è stata un fuoco di paglia? Le risposte a questa domanda potranno arrivare solamente nel 2021, secondo anno in Superbike della squadra che sta portando avanti questo progetto.

Bautista e Leon Haslam hanno svolto dei test privati prima di volare a Barcellona, dove sono scesi in pista insieme agli avversari per due giorni di test collettivi. Lì però i riferimenti non sono stati particolarmente indicativi. Lo spagnolo aveva infatti avuto un incidente in allenamento qualche giorno prima e ha saltato tutto il secondo giorno, lasciando di fatto il lavoro incompiuto.

“Abbiamo avuto un buon programma di test – ha affermato Bautista al termine dei suoi test – con tante cose portate da HRC, aggiornamenti sul motore sull’elettronica, distribuzione dei pesi e bilanciamento della moto. Ma sfortunatamente non mi sono sentito bene fisicamente, non sono al 100% perché la scorsa settimana ho avuto un incidente mentre mi allenavo con il cross. Sento un po’ di dolore al petto, quindi non posso spingere al massimo, ma ad ogni modo il feedback sulla moto è positivo. Mi sono fermato prima perché dovevo riposare, ma in linea generale sono felice del feeling, abbiamo fatto un passo avanti rispetto alla scorsa stagione”.

È un Alvaro Bautista soddisfatto quello che si è presentato ai microfoni, dunque. Con Leon Camier in veste di team manager a partire dal 2021, Honda potrebbe davvero fare il passo avanti che tutti si aspettano, per poter essere in gioco in maniera costante. Ma cosa è mancato ancora? Nella seconda ed ultima giornata il cronometro ha decretato la decima posizione per Leon Haslam, a poco più di un secondo dalla vetta. Ma si sa, il tempo non è ciò che maggiormente interessa nei test. Il britannico ha infatti lavorato sulla posizione in sella, sul bilanciamento dei pesi, sul motore evoluto e su un forcellone nuovo. Il lavoro in casa HRC è molto e denso, pertanto ciò che ci si aspetta a partire dalla stagione imminente è un passo avanti importante da parte della Casa dell’ala dorata.

Alvaro Bautista, Team HRC
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BMW, è arrivato l’anno della svolta?

I passi avanti si aspettano anche da BMW, che affronta quest’anno la sua terza stagione dopo il rientro nel mondiale Superbike. Dopo un primo anno avaro di soddisfazioni e ricco di lavoro per migliorare, ci si aspettava un miglioramento netto nel 2020, in cui la Casa bavarese portava in pista una moto con un motore evoluto e più potente. Eppure anche lo scorso anno i risultati si sono fatti attendere.

Quest’anno invece BMW sembra partita con grandi speranze: in pista porta ben due team satelliti...o almeno dovrebbe. Già, perché la squadra di Eugene Laverty era a Barcellona al completo, ma non ha mai girato. RC Squadra Corse infatti, team indipendente BMW, ha avuto alcuni ritardi nelle forniture e questo ha impedito all’irlandese di salire in sella alla sua M 1000 RR.

Chi invece ha girato è tutto il resto della squadra, compreso l’altro indipendente Jonas Folger. Una caduta ha condizionato il finale dei test di Michael van der Mark, ma Tom Sykes, che rappresenta la continuità del progetto, è apparso piuttosto soddisfatto al termine dei due giorni di test. L’inglese ha concluso le prove in sesta posizione, a 650 millesimi dal leader Rea ed è contento dei progressi fatti sulla moto. Sarà il 2021 l’anno della svolta per BMW? Le novità sembrano soddisfare i piloti, che le accolgono con un feedback positivo e sono pronti a scendere in pista per confermare le buone sensazioni.

Tom Sykes, BMW Motorrad WorldSBK Team
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