Rea duro: "La Ducati è una MotoGP, il suo dominio è un disastro per la SBK"
Jonathan Rea ritiene che il dominio mostrato da Alvaro Bautista e dalla Ducati nel Mondiale Superbike sia un vero e proprio "disastro" per le sorti del campionato.
Jonathan Rea, Kawasaki Racing, Alvaro Bautista, Aruba.it Racing-Ducati Team
Gold and Goose / Motorsport Images
Appena arrivato dalla MotoGP, lo spagnolo Bautista ha iniziato la sua avventura tra le derivate di serie con 11 vittorie consecutive, risultando quindi l'unico capace di conquistare il gradino più alto del podio in questo primo scampolo di stagione in sella alla nuova Ducati Panigale V4 R.
Dopo la tappa di Assen dello scorso fine settimana, nel quale ha interrotto anche la sua striscia di secondi posti, chiudendo terzo in Gara 2, Rea ha detto di non poter prevedere il momento in cui si potrà fermare il dominio del rivale.
Il pilota della Kawasaki teme che la strategia della Ducati di realizzare una moto stradale derivata direttamente dalla MotoGP potrebbe diventare la norma per la Superbike del futuro, ma che questo secondo lui sarebbe un male per il campionato.
"Non sono contento di non vincere, ma bisogna accettarlo, anche se mentalmente è difficile farlo" ha detto Rea a Marca. "Fortunatamente per me, ho vinto gli ultimi quattro titoli, ma per il mondo esterno erano stati successi prevedibili e noiosi, anche se vincevo di un secondo o due".
"Queste persone saranno felici perché ora c'è un vincitore diverso, perché volevano cambiare le cose, ma è un disastro per il campionato".
Poi ha aggiunto: "La V4 ha un livello incredibile. Il loro stesso marketing ha dichiarato che si tratta di una MotoGP quando hanno presentato la moto".
"Congratulazioni a loro, ma questo campionato ha introdotto un balance of performance per aiutare i team privati ad essere competitivi. Sono preoccupato per il futuro, se anche Honda, Yamaha e Kawasaki inizieranno a gareggiare con moto da strada che costano 40.000 euro".
Quando poi gli è stato domandato se fosse preoccupato all'idea di essere visto come un lamentoso, Rea ha risposto: "No, perché non mi lamento sempre, sto solo parlando della realtà. Se parlate con gli altri piloti, vi diranno la stessa cosa".
"A Phillip Island ho detto che la Ducati aveva un grande vantaggio e tutti mi hanno detto che mi stavo lamentando. Semplicemente, forse in molti sono contenti di vedere che non sto vincendo".
"In Spagna, alcuni fan mi hanno detto: 'Johnny, tu sei il migliore! Continua a spingere!' E' stato molto bello".
"Dobbiamo continuare a lavorare, perché ci sono dei circuiti favorevoli per noi in arrivo. Naturalmente non dominerò come in passato, ma sarò più vicino".
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