Rea comincia alla grande battendo Davies in Gara 1 a Phillip Island
Il due volte campione del mondo in carica della Superbike comincia la stagione con una vittoria all'ultimo respiro nei confronti della Ducati di Chaz Davies. Sykes completa il podio davanti a un grande Lowes.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
I protagonisti della World Superbike hanno finalmente dato fuoco alle polveri. Nella nottata italiana appena trascorsa è andata in scena la prima manche di gara del Mondiale 2017 sul tracciato di Phillip Island, una vera e propria battaglia che ha coinvolto ben quattro piloti nella lotta per la vittoria. Un inizio davvero convincente e spettacolare per il nuovo anno che promette di essere solo un piccolo antipasto in vista della seconda manche prevista nella notte tra sabato e domenica.
Il due volte campione del mondo in carica della Superbike, Jonathan Rea, ha cominciato come meglio non avrebbe potuto: regalando la prima vittoria iridata alla nuova Kawasaki Ninja ZX-10RR e facendo vedere subito agli avversari di essere già in grande forma e per nulla pago dopo i due titoli messi in carniere nelle ultime due stagioni.
Chaz Davies ha conteso la vittoria al rivale sino alla linea del traguardo. Sotto la bandiera a scacchi Rea e l'alfiere del team Ducati ufficiale sono arrivati distanziati di appena 42 millesimi. Davvero un avvio al fulmicotone per i due grandi protagonisti della stagione passata, ma anche in questo caso il nord-irlandese della Kawasaki ha mostrato di essere - a pieno titolo - il pilota da battere.
Oltre alla vittoria, Rea ha centrato anche il giro più veloce in gara e poche ore prima della corsa si era aggiudicato anche la pole position. Non per nulla a Phillip Island gli erano stato consegnate le chiavi del tracciato qualche settimana fa...
A completare il podio è stata la seconda Kawasaki ZX-10RR ufficiale, quella di Tom Sykes, bravo a sua volta a vincere il duello con un velocissimo e solido Alex Lowes. Il pilota della Yamaha si è dovuto accontentare della quarta piazza per pochi millesimi, ma ha confermato i grossi passi avanti fatti dalla Yamaha dopo una difficile stagione di rientro nella categoria.
Soddisfazione a metà per Marco Melandri. Il ravennate della Ducati ha condotto la gara nella parte centrale, ma poi un "dritto" a 8 giri dal termine lo ha costretto a desistere e a ritirarsi. Non un buon risultato, ma la prima parte di gara deve incoraggiarlo: ricordiamo che Marco rientra in una gara ufficiale dopo parecchi mesi di inattività. Sarà probabilmente partecipe nella lotta per il podio in Gara 2.
Dopo le ottime prestazioni delle Ducati, c'è da segnalare un'altro bel risultato per i colori italiani: il quinto posto ad appena 3" dal vincitore della MV Agusta pilotata in maniera egregia da Leon Camier. Il britannico ha concluso la gara davanti alla Ducati Panigale del team Barni Racing affidata all'esperto Xavi Forés, il quale era andato molto forte nei test e nelle libere australiane.
Dopo qualche difficoltà di troppo nei test, Jordi Torres si è confermato pilota che in gara dà il meglio di sé portando in settima posizione la BMW del team Althea BMW Racing. Il miglior pilota Aprilia è stato Eugene Laverty, ottavo, perché Lorenzo Savadori è incappato in una caduta alla Curva 6 quando mancavano 17 giri al traguardo.
A completare la Top 10 sono stati Michael van der Mark e Randy Krummenacher. L'olandese della Yamaha ancora alle prese con la comprensione della nuova moto dopo le prime due stagioni in Superbike passate con Honda, mentre per lo svizzero si è trattato dell'esordio assoluto nella categoria, coronato con un bel risultato per lui e per il team Puccetti.
Più complicato invece l'esordio delle nuove Honda CBR1000RR SP2 Fireblade. Nicky Hayden non è a andato oltre l'11esima posizione, mentre il rookie Stefan Bradl ha fatto peggio del compagno di squadra fermandosi in 15esima.
World Superbike, Phillip Island - Gara 1
Cla | # | Pilota | Moto | Giri | Tempo | Gap | Distacco | Ritirato | Punti | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 1 | Jonathan Rea | Kawasaki | 22 | 33'52.290 | 25 | ||||
2 | 7 | Chaz Davies | Ducati | 22 | 33'52.332 | 0.042 | 0.042 | 20 | ||
3 | 66 | Tom Sykes | Kawasaki | 22 | 33'53.340 | 1.050 | 1.008 | 16 | ||
4 | 22 | Alex Lowes | Yamaha | 22 | 33'53.372 | 1.082 | 0.032 | 13 | ||
5 | 2 | Leon Camier | MV Agusta | 22 | 33'55.292 | 3.002 | 1.920 | 11 | ||
6 | 12 | Javier Fores | Ducati | 22 | 33'55.610 | 3.320 | 0.318 | 10 | ||
7 | 81 | Jordi Torres | BMW | 22 | 34'01.015 | 8.725 | 5.405 | 9 | ||
8 | 50 | Eugene Laverty | Aprilia | 22 | 34'04.425 | 12.135 | 3.410 | 8 | ||
9 | 60 | Michael van der Mark | Yamaha | 22 | 34'04.470 | 12.180 | 0.045 | 7 | ||
10 | 88 | Randy Krummenacher | Kawasaki | 22 | 34'04.729 | 12.439 | 0.259 | 6 | ||
11 | 69 | Nicky Hayden | Honda | 22 | 34'11.634 | 19.344 | 6.905 | 5 | ||
12 | 21 | Markus Reiterberger | BMW | 22 | 34'13.626 | 21.336 | 1.992 | 4 | ||
13 | 40 | Roman Ramos | Kawasaki | 22 | 34'17.156 | 24.866 | 3.530 | 3 | ||
14 | 15 | Alex de Angelis | Kawasaki | 22 | 34'17.192 | 24.902 | 0.036 | 2 | ||
15 | 6 | Stefan Bradl | Honda | 22 | 34'21.226 | 28.936 | 4.034 | 1 | ||
16 | 84 | Riccardo Russo | Yamaha | 22 | 34'31.694 | 39.404 | 10.468 | |||
17 | 86 | Ayrton Badovini | Kawasaki | 22 | 34'35.231 | 42.941 | 3.537 | |||
18 | 37 | Ondřej Ježek | Kawasaki | 22 | 34'40.333 | 48.043 | 5.102 | |||
dnf | 33 | Marco Melandri | Ducati | 15 | 7 laps | 7 giri | 7 giri | Ritirato | ||
dnf | 25 | Joshua Brookes | Yamaha | 6 | 16 laps | 16 giri | 9 giri | Mechanical | ||
dnf | 32 | Lorenzo Savadori | Aprilia | 5 | 17 laps | 17 giri | 1 giro | Accident |
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