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Rea centra la doppietta a Jerez, quanti rimpianti per Melandri

Il campione del mondo ipoteca gara 2 con la solita partenza a cannone e i primi giri a tutta. Marco si lascia irretire da van der Mark e perde l’occasione di lottare per la vittoria. Terzo Davies che agguanta Sykes in classifica. La Kawasaki vince il titolo costruttori.

Jonathan Rea, Kawasaki Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Era arrivato in Spagna con la ferma convinzione di sfatare il tabù Jerez, una delle poche piste del mondiale dove il tre volte campione del mondo non aveva ancora posto il suo sigillo. Ma Jonathan non ha mezze misure e ha deciso di strafare realizzando addirittura una doppietta. E in questa sua seconda cavalcata vincente ha “raccolto” anche il titolo costruttori per la Kawasaki e, sicuramente cosa che lo ha riempito d’orgoglio, raggiunto Troy Bayliss, una delle leggende della SBK, in quanto a numero di vittorie, 52. Risultati che certificano, semmai ci fossero dubbi, che il pilota nordirlandese merita un posto nella “Hall of Fame” del massimo campionato riservato alle derivate di serie.

In questa seconda gara per Rea il compito è stato decisamente più facile. Partito come al solito a cannone, in un paio di tornate ha messo in riga le Yamaha di Lowes e van der Mark ed è volato via, irraggiungibile per tutti. Tutto questo mentre alle sue spalle Marco Melandri rimaneva invischiato in una lotta sanguinosa con l’olandese della Yamaha, che si è intestardito in una difesa all’arma bianca che non aveva né capo né coda come dimostra poi il suo sesto posto finale.

Se avesse dato strada a Melandri, provando a seguirlo, avrebbe sicuramente rovinato meno le gomme e il suo risultato sarebbe stato migliore. Marco ha comunque le sue “colpe”, perché con il passo che aveva per Rea sarebbe stata durissima. Invece gli è mancata un po’ di cattiveria, finendo per commettere una serie di errori che gli hanno compromesso le chance di vittoria.

A quel punto l’unico obiettivo era arrivare secondo, impresa che gli è riuscita abbastanza agevolmente nei confronti del compagno di squadra Chaz Davies, un brodino caldo che non è servito ad lenireil mal di pancia per l’occasione persa. Umore decisamente migliore invece per il gallese, che grazie al terzo posto ha agguantato in campionato uno spento Tom Sykes (quinto al traguardo), pronto giocarsi in Qatar con l’inglese,in un derby britannico, il secondo posto in campionato che lo vede a questo punto favorito.

E’ stato comunque un weekend difficile per Chaz, con problemi in prova, rimediato col secondo posto di gara 1, rischiato oggi di compromettere con la caduta al via dopo un contatto con Eugene Laverty. La bandiera rossa gli ha salvato la giornata e i ragazzi del team Ducati Aruba sono stati straordinari nel sistemare la moto per permettergli di ripartire. A quel punto Davies ci ha messo del suo, capitalizzando al meglio la giornata con il terzo gradino del podio.

Ancora una prestazione convincente per la Yamaha, che si sta preparando nel migliore dei modi alla prossima stagione dove si dovrà per forza alzare l’asticella delle ambizioni. E ancora una volta il meglio lo ha fatto vedere Alex Lowes, quarto al traguardo non lontano da Davies. Il merito del pilota inglese è stato quello di non pasticciare come il suo giovane compagno di squadra, preservando le gomme e arrivando davvero vicino al podio.

Dietro a questo primo gruppo, il migliore è stato Xavi Fores. Lo spagnolo ha sicuramente beneficiato del ritiro di Laverty e della caduta di Lorenzo Savadori (giornata davvero nera per Aprilia) che in gara 1 gli erano arrivati davanti ma è stato bravo e determinato a tenersi dietro questa volta SylvainGuintoli, ancora una prova di sostanza per il francese, ma anche Leandro Mercado e Jordi Torres. Un risultato che gli ha consolidato la settima posizione in campionato, primo dei piloti privati,certificando la sua più che positiva stagione.

Tra i più deludenti sicuramente Leon Camier, che non è riuscito a trovare la chiave di volta per essere competitivo sulla pista di Jerez, magari un po’ scarico dopo l’annuncio del passaggio al team Honda Red Bull. Mentre non fa più notizie l’ennesimo calvario di risultati della Honda stessa che sicuramente non vedrà l’ora di finire questa terribile stagione.

Cla #PilotaMotoGiriTempoGapDistaccoRitiratoPunti
1   1 united_kingdom Jonathan Rea Kawasaki 19 32'09.319       25
2   33 italy Marco Melandri Ducati 19 32'12.051 2.732 2.732   20
3   7 united_kingdom Chaz Davies Ducati 19 32'13.293 3.974 1.242   16
4   22 united_kingdom Alex Lowes Yamaha 19 32'13.943 4.624 0.650   13
5   66 united_kingdom Tom Sykes Kawasaki 19 32'15.773 6.454 1.830   11
6   60 netherlands Michael van der Mark Yamaha 19 32'19.439 10.120 3.666   10
7   12 spain Javier Fores Ducati 19 32'24.913 15.594 5.474   9
8   05 france Sylvain Guintoli Kawasaki 19 32'25.221 15.902 0.308   8
9   36 argentina Leandro Mercado Aprilia 19 32'25.715 16.396 0.494   7
10   81 spain Jordi Torres BMW 19 32'28.448 19.129 2.733   6
11   40 spain Roman Ramos Kawasaki 19 32'28.992 19.673 0.544   5
12   2 united_kingdom Leon Camier MV Agusta 19 32'29.672 20.353 0.680   4
13   35 italy Raffaele De Rosa BMW 19 32'43.488 34.169 13.816   3
14   121 italy Alessandro Andreozzi Yamaha 19 32'47.946 38.627 4.458   2
15   72 japan Takumi Takahashi Honda 19 32'54.740 45.421 6.794   1
16   84 italy Riccardo Russo Yamaha 19 32'54.788 45.469 0.048    
17   34 italy Davide Giugliano Honda 18 1 lap 1 giro 1 giro    
18   32 italy Lorenzo Savadori Aprilia 17 2 laps 2 giri 1 giro    
  dnf 37 czech_republic Ondřej Ježek Kawasaki 13 6 laps 6 giri 4 giri Accident  
  dnf 50 united_kingdom Eugene Laverty Aprilia 10 9 laps 9 giri 3 giri Ritirato  
  dnf 99 switzerland Dominic Schmitter Suzuki 0 19 laps 19 giri 10 giri Accident  

 

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