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Rea: “Battere Toprak non farà questo titolo più bello degli altri”

Jonathan Rea arriva in Argentina da inseguitore, ma punta a tornare in vetta al mondiale per non lasciare più la leadership. Il pilota Kawasaki racconta in un'intervista esclusiva con Motorsport.com le sensazioni dopo Portimao e in vista del round di El Villicum, che può essere chiave per la lotta iridata.

Jonathan Rea, Kawasaki Racing Team WorldSBK

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

La fine della stagione si avvicina e con lei anche l’epilogo di una lotta mondiale mai vista negli ultimi anni. Stavolta però il grande dominatore della Superbike, Jonathan Rea, arriva da inseguitore, alla ricerca di quel guizzo che gli consenta di tornare in vetta per non lasciarla più. Il round di San Juan, in programma questo fine settimana, potrebbe essere decisivo, con i due contendenti al titolo separati da 24 punti in un anno davvero imprevedibile e ricco di colpi di scena.

La Superbike torna dopo un anno di assenza a El Villicum, per il primo appuntamento extraeuropeo dopo un 2020 condizionato dalla pandemia. La pista argentina ospita le derivate di serie a distanza di due settimane dal round di Portimao, ultimo round nel vecchio Continente che ha prima distrutto e poi ridato speranze iridate a Jonathan Rea. In un’intervista con Motorsport.com, il pilota Kawasaki spiega come approccia a questo fine settimana così importante e come vede la lotta per il titolo mondiale. 

Cosa pensi del weekend che sta per iniziare?
“Sono entusiasta per il weekend, perché nell’ultima gara in Portogallo mi sono sentito davvero bene sulla moto per tutto il fine settimana. Ho commesso qualche errore, ma alla fine sono riuscito a vincere Gara 2. Sento di avere un buon feeling con la moto e la pista di San Juan è fantastica per me. In passato sono andato molto veloce ed è bello tornarci dopo tanto tempo Fermi in Europa a causa della pandemia. Quindi è un bel cambiamento e non vedo l’ora di iniziare il weekend”.

Si torna in Argentina dopo un anno di assenza, pensi che sarà complicato?
“Le condizioni della pista sono l’aspetto più complicato, perché non c’è molta attività a San Juan e c’è stata anche una grande tempesta di sabbia, quindi la pista è molto sporca. Questa sarà la cosa più complicata per tutto il fine settimana, perché durante le FP1 l’asfalto sarà molto sporco e molto lento, quindi dovremo aspettare che si gommi un po’ e si pulisca, quindi poi lavoreremo sulla moto. questo è l’aspetto più insidioso di questo tracciato. A parte questo, è abbastanza unico, ha dei punti molto belli. Mi piace anche il lunghissimo rettilineo”.

Quanto è stato importante chiudere il round di Portimao con una vittoria dopo due cadute?
“È stato importante vincere, perché avevamo perso quel momento di buon feeling e anche le energie a causa delle cadute. Quindi concludere il weekend con un successo è stato molto bello per tutto il team, ha dato loro qualcosa dopo il duro lavoro. È stato ottimo anche per me e per la mia fiducia, perché anche in Gara 1 prima della caduta riuscivo a stare con Toprak, essere davanti con la Ducati su una pista dove il lungo rettilineo ci fa faticare. Ma questa vittoria ci ha dato forza e vedremo cosa succede ora”.

 

Credi che la battaglia con Toprak Razgatlioglu si scaldi talmente tanto da portarvi a un nuovo contatto?
“Non troppo. Mi ha già colpito due volte, una a Jerez e un’altra volta in Portogallo. Ma sono le gare, c’è molto in gioco. Stiamo lottando per un mondiale, quindi a volte spingiamo anche oltre il limite ma proviamo a essere sempre rispettosi. Questa è la cosa principale, ma per me bisogna correre duramente, perché significa molto. Conosco la sensazione di vincere un campionato e voglio viverla di nuovo”.

Questo sarebbe il tuo titolo migliore se riuscissi a battere Toprak?
“No, se dovessi vincere, non sarebbe il titolo migliore perché avrò battuto Toprak, credo che il primo mondiale che si vince è sempre quello più incredibile. È come se ti desse la prova che sei un buon pilota e che puoi farcela. Quindi, dopo il primo, è tutto in più ed è un bonus, ma è sempre bello. Chiaramente abbiamo avuto degli anni complicati, ma anche altri incredibili. Questo è un altro. Non so se sarà il più importante, ma sicuramente il più ravvicinato”.

Essendo voi due molto vicini, pensi che stai spingendo oltre i limiti e questo potrebbe portare a commettere qualche errore?
“Sicuramente il fatto che sia così ravvicinato porta a commettere più errori. Abbiamo delle difficoltà con la nostra moto, specialmente in alcune aree. Abbiamo anche dei punti forti, ma i rivali sono tostissimi, quindi quest’anno ho commesso degli errori perché ho guidato al limite in ogni singolo giro e chiaramente a volte questo limite si supera, ma è normale. Nel passato ho sempre avuto un margine, perché i miei rivali commettevano più errori di me. Ora non c’è margine, tutti sono veloci. La Ducati con Redding, la Yamaha cn Razgatlioglu. quindi sì, do il 100% ad ogni singolo giro”.

Scott Redding afferma che aspetta che succeda qualcosa. Ma non puoi tagliarlo fuori, vero?
“No, non posso tagliarlo fuori, ma non si può nemmeno aspettare. In questi ultimi due round bisogna dare il tutto per tutto. Questo è l’obiettivo, per noi questo weekend l’obiettivo è vincere ed è ciò che proveremo a fare. Ora è tutto nelle mie mani. Prima di Gara 2 a Portimao abbiamo dovuto attendere che Yamaha o Toprak avessero dei problemi. Ma ora posso vincere il campionato da solo vincendo le gare e non importa cosa succede con gli altri. Quindi questo è il piano, lavoreremo per questo, per provare anche a divertirci sulla moto e poi vedremo cosa succede”.

Jonathan Rea, Kawasaki Racing Team WorldSBK, Toprak Razgatlioglu, PATA Yamaha WorldSBK Team, Scott Redding, Aruba.It Racing - Ducati

Jonathan Rea, Kawasaki Racing Team WorldSBK, Toprak Razgatlioglu, PATA Yamaha WorldSBK Team, Scott Redding, Aruba.It Racing - Ducati

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

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