Se una serie di indizi possono cominciare a fare una prova,
Michel Fabrizio si candida sempre di più ad un ruolo da protagonista nel weekend di
Phillip Island del
Mondiale Superbike. Dopo essere stato il più rapido in entrambe le sessioni del venerdì, il pilota romano ha messo la sua
Aprilia RSV4 davanti a tutti anche nella seconda sessione di prove ufficiali.
Il portacolori del
Team Red Devils ha abbassato il riferimento ottenuto ieri, arrivando a 1'30"387 e polverizzando quindi il precedente primato stabilito nel 2011 da
Carlos Checa, che era di 1'30"882. In questo modo l'italiano ha messo ben tre decimi tra sé ed il diretto inseguitore
Leon Camier, che ha confermato ancora una volta la grande crescita della
Suzuki GSX-R1000.
Nonostante l'infortunio al polso sinistro, si è tornato a rivedere nelle posizioni di vertice il vice-campione del mondo in carica
Tom Sykes, autore del terzo tempo con la sua
Kawasaki. Il britannico è rimasto alle spalle di
Leon Camier per appena 13 millesimi e a sua volta ha preceduto l'
Aprilia di Eugene Laverty di soli 86 millesimi.
La top five si completa poi con la
BMW S1000RR di Marco Melandri, che quindi è stretto a sandwich tra le due
RSV4 ufficiali, visto che in sesta posizione troviamo
Sylvain Guintoli. Il ravennate si è anche reso protagonista di un dritto, ma è comunque rimasto uno dei più veloci in una sessione che ha visto ancora la bellezza di 10 piloti racchiusi nello spazio di un secondo.
Di questo gruppetto fanno parte anche le due
Honda CBR1000RR ufficiali di
Leon Haslam e Jonathan Rea, che occupano rispettivamente la settima e la nona posizione. Tra di loro si è inserita la
Ducati 1199 Panigale di Carlos Checa, che sembra essersi ripreso bene dopo l'incidente di ieri. Bene poi anche
Davide Giugliano, decimo con la sua
Aprilia, davanti alla
BMW di Chaz Davies.
Da segnalare anche la buona prova di
Ivan Clementi, che con il quindicesimo tempo si è guadagnato un posto nella
Superpole per la sua
BMW della HTM Racing. Non è andata altrettanto bene agli altri italiani:
Ayrton Badovini, Federico Sandi e Vittorio Iannuzzo sono stati tutti eliminati, con il ducatista che non è neppure sceso in pista a causa di una frattura all'astragalo.
World SBK - Phillip Island - Q2
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