Melandri: "Non ho fatto una simulazione gara ma sappiamo cosa ci serve"
Mattina difficoltosa a causa del vento, nel pomeriggio il ravennate ha ritrovato il ritmo ed è pronto a giocarsi il podio. Davies recupera ma gli manca ancora un po’ di confidenza.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Il round di Aragon non era iniziato nel migliore dei modi per il team Aruba.it Racing. La rottura del motore della Panigale di Chaz Davies, che gli aveva fatto saltare tutto il primo turno nonostante il grande lavoro della squadra, bravi a sostituirlo in 30’; il forte vento che spirava sulla pista, che ha tolto un po’ di confidenza a Marco Melandri. Tutto sembrava congiurare per rendere complicato un weekend dove la Ducati deve per forza lanciare un segnale di forza a Rea e alla Kawasaki. La sessione del pomeriggio ha rimesso abbastanza a posto le cose, e sarà battaglia vera e totale.
"Le condizioni della pista sono cambiate nel corso della giornata - sono le parole di Melandri -. Al mattino il vento ci ha ostacolato un po’, ma la squadra ha lavorato molto bene e la competitività della nostra moto è aumentata progressivamente. Nel pomeriggio, abbiamo fatto un passo avanti sia a livello di tempi sul giro che di sensazioni in sella. Non ho fatto una simulazione ma penso che sappiamo esattamente cosa ci serve per avere un passo migliore, soprattutto nella seconda metà di gara, rispetto ai primi due round. Domani il vento potrebbe aumentare ancora di intensità, ma sono contento del nostro livello. Spero di fare una buona gara e giocarmi il podio, possibilmente con un finale diverso da quello della Tailandia".
Stare fermo ai box per quasi un’ora non lo ha certo rallegrato ma il vero pericolo per Chaz Davies era uscire con la frenesia di voler recuperare a tutti i costi il tempo perduto, con i rischi del caso, e sono stati bravi nel team a tenerlo calmo, tanto c’era comunque il tempo per sistemare adeguatamente la moto e così è stato, anche se Chaz non ha ancora raggiunto la piena confidenza.
"Purtroppo abbiamo avuto un problema tecnico nella FP1 che ci ha fatto perdere un’intera sessione. Fortunatamente possiamo contare su dei meccanici molto preparati, che hanno sostituito il motore a tempo di record, ma abbiamo comunque dovuto rincorrere oggi – racconta Davies -. Nel pomeriggio ho semplicemente cercato di trovare il mio ritmo e iniziare a lavorare sull’assetto, non ci è stato possibile fare una simulazione per capire il degrado degli pneumatici. Onestamente non mi sento ancora del tutto a mio agio. Abbiamo risalito la china e come distacchi non siamo lontani, ma dobbiamo ancora migliorare, soprattutto nei cambi di direzione e a centro curva. Cercheremo di sfruttare la FP3 per farci trovare al meglio in vista della gara".
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