Melandri: "L'Europa potrà essere un po' più amica alla Ducati"
A pochi giorni dalla tappa di Motorland Aragon, il pilota ravennate ha fatto il punto della situazione sulle prime due uscite stagionali e sulle aspettative per il proseguimento della stagione con Motorsport.com.
Ieri Marco Melandri era a Franciacorta per alcune riprese commerciali legate alla partnership tra Seat e Ducati. Questa è stata una buona occasione per scambiare qualche chiacchiera con il pilota ravennate, reduce da un ritorno positivo nel Mondiale Superbike, che lo ha già visto battagliare con i migliori, nonostante qualche difficoltà legata ai freni in Thailandia.
Ecco cosa ha raccontato a Motorsport.com a pochi giorni dal terzo appuntamento della stagione, che si disputerà nel fine settimana sul tracciato spagnolo di Motorland Aragon, una pista che sulla carta potrebbe essere favorevole alla sua Panigale R.
Qual è il bilancio dopo le prime due gare del Mondiale Superbike 2017?
"Credo che chiedere di più fosse difficile. Trovarmi a lottare con i migliori credo che sia stato già il massimo dell'aspettativa. Ora bisogna fare un altro passetto in aggressività per portare a casa i risultati in battaglia".
Aragon ti sembra la pista giusta per provarci?
"Dobbiamo vedere, ma perché no? Davies l'anno scorso ha dominato, quindi è un po' una prova del 9 per me. Sicuramente vedo Chaz favorito, ma anche Rea ha fatto un passo avanti importante. Secondo me a fine gara Kawasaki e Ducati saranno più vicine, ma mi aspetto anche una Yamaha in crescita".
Come mai hai queste aspettative sulla Yamaha?
"L'anno scorso loro erano andati molto forte in qualifica. Quest'anno sono cresciuti tanto, quindi mi aspetto che si avvicinino. Non so se saranno in grado di stare con noi, ma me li immagino più vicini".
Hai paura che ad Aragon si possano ripetere i problemi di freni che hai avuto in Thailandia?
"No, credo che sia stato un caso isolato. Anche perché il problema che abbiamo avuto domenica è stato diverso da quello di sabato".
Può spiegarci un po' meglio cosa è cambiato tra sabato e domenica?
"Abbiamo cambiato un po' tutto, dalla misura dei dischi alla pompa. In generale poi abbiamo messo un impianto frenante nuovo, anche per quanto riguarda pinze e tubi. Ma il problema è stato leggermente diverso, quindi diciamo che lo verificheremo solamente venerdì ad Aragon".
Come ti sei trovato a lavorare con Davies in queste prime gare?
"Ci siamo divisi i compiti legati al lavoro di sviluppo. Lui ha portato avanti un programma ed io uno diverso, poi abbiamo cercato di prendere il meglio di entrambi per assemblare la moto 2017. Abbiamo ancora dei piccoli passi da fare, ma la Ducati ad ogni gara cercherà di portare delle novità e dei miglioramenti".
Per quella che è stata la tua esperienza fino ad ora, c'è già una pista su cui ti viene da pensare qui vinco?
"Ogni gara è una storia a sé. E' sempre tutto da riscrivere, quindi vediamo. Ora vado ad Aragon pensando di poter fare una bella gara e con più convinzione ancora, perché per noi quella della Thailandia è stata una gara veramente difficile sotto diversi aspetti. Penso che l'Europa possa esserci un po' più amica".
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