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Intervista

Melandri: "La Ducati ha fatto passi avanti, ma la Kawasaki di più!"

Problemi di stabilità risolti per Melandri che però si è trovato a fronteggiare una Kawasaki fortissima, tornata dominatrice dopo i test d Brno.

Marco Melandri, Aruba.it Racing-Ducati SBK Team

Marco Melandri, Aruba.it Racing-Ducati SBK Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Conclusa Gara 1 della Superbike ad Imola, vinta anzi dominata da Jonathan Rea, abbiamo avuto sensazioni discordanti dalla prestazione della Ducati, terza con Marco Melandri e quarta con Davies davanti a Forés.

La Ducati, in particolar modo quella del numero 33, sembra infatti aver risolto i suoi annosi problemi di stabilità, permettendo al pilota ravennate di risultare efficace e costante per tutta la durata della gara. Questo grazie ai test di Brno della settimana scorsa che, con il senno di poi, sono risultati determinanti nel lavoro svolto dai tecnici di Borgo Panigale per sistemare nel modo migliore la bicilindrica.

Tuttavia ai test di Brno non c'era solo la Ducati. No, c'erano anche le Kawasaki e, se per la Ducati le prove in Repubblica Ceca hanno portato un miglioramento, pare che per la Kawasaki questo miglioramento sia stato ancora maggiore. 

Le verdone che abbiamo visto in pista oggi, seppur in maniera minore, hanno ricordato molto da vicino quelle che hanno dominato in lungo ed in largo il mondiale negli ultimi anni. Insomma, non c'è un attimo di pausa per la Ducati, ora obbligata a ricucire un distacco che sembrava non esserci più ma che oggi è risultato evidente agli occhi di tutti quanti.

Lo stesso Melandri, ai nostri microfoni ha detto: "meglio di così oggi era impossibile per me (terzo sul podio a quasi sette secondi dal primo n.d.r.), all'inizio ho provato a tenere il passo dei primi due ma ho subito fatto due errori, con la moto con il serbatoio pieno faccio fatica a fermare la moto come vorrei".

"Ma la cosa positiva è che la moto oggi era stabile quindi stiamo ricominciando a lavorare sul setup per tornare ad essere veloci. Altra cosa buona è che quando è scesa la benzina ero veloce e questo può darci informazioni per lavorare per domani, cercheremo di essere più competitivi nella prima parte di gara per evitare di far scappare gli altri".

Per quanto riguarda i test di Brno: "Brno è stato determinante, gli sbacchettamenti, anche se non si vedono un po' ci sono ancora, però abbiamo capito cosa li faceva aumentare in maniera così esponenziale. Non li abbiamo eliminati del tutto ma riusciamo a domarli ecco. Vi dico solo che la soluzione è stata diversa da quella che tutti gli ingegneri da bar suggerivano!".

Infine, riguardo Gara 2, ci ha detto: "Domani bisognerà stare attenti a Davies che partirà in pole ed ha la rabbia ed il passo per scappare. Anche Rea sarà pericoloso, che è sempre molto efficace nei primi giri. Poi c'è da dire che la Kawasaki sembra aver fatto un passo avanti più lungo di noi con i test di Brno. In una pista dove Chaz ha sempre dominato oggi forse avrebbe potuto giocarsela con Rea ma di sicuro non era superiore".

Insomma, una Gara 1 agrodolce per il pilota Ducati, soddisfatto del proprio lavoro sulla moto ma conscio di aver a che fare con degli avversari più agguerriti che mai.

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