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Melandri: "Dobbiamo riuscire ad essere costanti giro dopo giro"

Il pilota della Ducati è stato molto vicino alle Kawasaki in mattinata, poi ha faticato di più al pomeriggio perché non riesce ad essere veloce in tutti e quattro i settori di Donington. Davies aspetta il motore più fresco.

Marco Melandri, Ducati Team

Marco Melandri, Ducati Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Marco Melandri, Ducati Team
Marco Melandri, Ducati Team
Marco Melandri, Ducati Team
Marco Melandri, Ducati Team
Marco Melandri, Ducati Team
Marco Melandri, Ducati Team
Marco Melandri, Ducati Team
Chaz Davies, Ducati Team
Chaz Davies, Ducati Team
Chaz Davies, Ducati Team

La sensazione che si percepisce dalle parole ma soprattutto dall’espressione di Marco Melandri al termine della giornata di prove del venerdì è quella del classico bicchiere: mezzo pieno o mezzo vuoto? Pieno se si guarda la prestazione della mattina, vuoto se si considerano le difficoltà riscontrate nel pomeriggio, dove il ravennate non è riuscito a migliorare il tempo che gli aveva permesso di tenere nel mirino il duo Kawasaki.

"In effetti nel pomeriggio ho penato un po’ – conferma Melandri - Ho sofferto il vento, soprattutto nel primo settore dove sono andato abbastanza male. Abbiamo fatto un po’ di prove, alcune hanno funzionato, altre meno, ora dobbiamo cercare di mettere assieme quello che funziona domani per trovare il miglior compromesso possibile. Questa è una pista difficile, bisogna armonizzare la parte veloce con quella lenta e non è così immediata la soluzione. Vedendo un po’ tutti in pista, mi sono accorto che non solo il solo a faticare ad essere consistente in tutti e quattro i settori. L’unico che riesce ad esprimersi meglio è Rea, e il suo passo gara lo ha dimostrato".

Il test al Mugello ha migliorato la situazione riguardo alle criticità emerse ad Imola ma non ha risolto completamente.

"Dobbiamo ancora migliorare l’inserimento in curva, in frenata la moto ha difficoltà a fermarsi. Così arrivo sempre in ritardo ai punti di corda, faccio più fatica a far girare e così sino penalizzato in accelerazione in uscita. Sono abbastanza convinto che il vento abbia inciso però è innegabile che si debba lavorare per risolvere il probelema".

Su questa pista Melandri ha vinto due volte, quindi è innegabile che il ravennate si trovi a suo agio e ambisca ad un risultato di prestigio, magari riuscendo anche a togliere lo zero dalla casella delle vittorie.

"E’ vero, qui ho vinto la mia prima gara in SBK e Donington è una pista che mi piace. Purtroppo però l’asfalto è molto rovinato, soprattutto la parte nuova in discesa è molto ondulata e arrivare in discesa ad oltre 200 km/ in queste condizioni mette in difficoltà. Ripeto, il segreto sarà quello di riuscire ad essere costanti giro dopo giro e su quello ci concentreremo".

Dopo i fasti di Imola, a Donington Chaz Davies è tornato sulla… terra. Complice l’utilizzo di un motore con parecchi chilometri sulle spalle, che ovviamente non poteva dargli prestazioni top e una pista che non è proprio la sua preferita anche se il gallese non ci pensa proprio a recitare il ruolo di vittima sacrificale. Tutt’altro, si corre in casa e l’obiettivo è continuare a guadagnare punti su leader di classifica.

"È stata una giornata tutto sommato positiva – commenta Davies -, non siamo troppo lontani dai primi ma dobbiamo lavorare sulla stabilità in modo da migliorare le sensazioni in sella e poter fare traiettorie leggermente diverse. I tratti della pista che sono stati riasfaltati sono migliori rispetto agli anni passati, ma in corrispondenza con le giunture l’asfalto è piuttosto sconnesso. Dobbiamo sistemare alcuni dettagli qua e là per essere più costanti sul passo. Stiamo lavorando sul bilanciamento ed alcuni accorgimenti a livello di elettronica. Inoltre, monteremo un motore più fresco per domani e questo dovrebbe darci un altro paio di decimi".

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