Marinelli: "Divario da Kawasaki più che dimezzato in pochi mesi!"
Ernesto Marinelli, direttore del progetto Ducati Superbike, ci ha rilasciato un'intervista esclusiva a poche ore dall'avvio del weekend di Misano Adriatico. Vi proponiamo la prima parte, in cui parla degli aspetti tecnici della Panigale R.
La crescita della Ducati nel corso dell'ultimo anno e mezzo nel Mondiale Superbike è stata esponenziale e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. La 1199 Panigale R è passata da cenerentola della categoria a unica moto in grado di lottare per battere le Kawasaki Ninja ZX-10R ufficiali di Rea e Sykes.
Parte del merito di questo cambio di ritmo è da imputare all'ingegner Ernesto Marinelli, direttore responsabile del progetto Superbike della Ducati. Abbiamo incontrato il "papà" della Panigale R Superbike questo pomeriggio a Misano Adriatico, che questo fine settimana ospita il secondo round italiano della Superbike,, per un'intervista esclusiva in cui ha parlato del momento del team di Borgo Panigale, ma anche delle novità tecniche che debutteranno al "Marco Simoncelli" per ridurre ulteriormente il divario dalla moto campione del mondo in carica.
Ingegnere, ci avviamo verso la parte centrale della stagione 2016 della World Superbike. Può tirare le somme della prima parte del Mondiale della Ducati?
"Sono sicuramente soddisfatto per quanto riguarda le performance perché siamo sempre stati in grado di lottare per il podio in tutte le gare e spesso anche per la vittoria. Questo è positivo. Guardando il bilancio dei punti in campionato l'ultima gara ci ha un po' segnato perché il gap da Rea e Sykes è cresciuto abbastanza. Questo però non ci fa alzare bandiera bianca. Affatto. Ci sono ancora tante gare e tanti punti in palio.
“Ovviamente se fossimo più avanti sarei ancora più contento. Abbiamo fatto due giorni di test a Misano la scorsa settimana che sono stati molto buoni. Questo è un fine settimana su cui abbiamo grosse aspettative, ma anche per il prossimo, dove lo scorso anno abbiamo fatto doppietta e speriamo di poterla replicare anche quest'anno. In fabbrica stiamo lavorando senza tregua per cercare di dare a Chaz e Davide una moto sempre più competitiva e quindi anche dar loro una motivazione in più per dare il meglio. Per ora, comunque, sono solo parole. E' giovedì e da qui a sabato e domenica potrebbe cambiare tutto".
A proposito di performance, qui a Misano avete portato aggiornamenti per la Panigale...
"Sì, sono dettagli di elettronica, che evolviamo continuamente sia a livello di strategie che di gestione motore. Abbiamo novità per quanto riguarda la gestione del freno motore, delle cambiate e per ottimizzare la gestione delle valvole di cui possiamo disporre. In più, dai test della scorsa settimana abbiamo avuto qualche riscontro positivo per quanto riguarda alcune parti ciclistiche, legate all'assetto della moto. Ai nostri piloti sono piaciute subito e ora però dovremo trovare conferme anche nel corso di questo fine settimana.
“Avremo novità anche per quanto riguarda l'idraulica, che abbiamo provato con risultati positivi. Vedremo se confermarle, così come le modifiche fatte al posteriore. Eravamo alla ricerca di grip nel punto di massima piega, perché quello è uno dei punti in cui siamo più carenti, soprattutto in piste in cui il grip è scarso. C'è da dire che nei test il meteo è stato altalenante, per cui dovremo anche valutare come si comporteranno le gomme con le modifiche che abbiamo apportato alla moto, perché potrebbero deteriorarsi in maniera differente rispetto a quanto visto nei test. Inoltre Pirelli ha portato una nuova specifica posteriore. Speriamo in un fine settimana completamente asciutto per poter confermare quello che abbiamo provato".
Ad Aragon avete inserito novità importanti sulla Panigale, come il nuovo scarico e aggiornamenti al motore. Quanto vi hanno dato in termini cronometrici?
"Abbiamo avuto qualche difficoltà a capire quanto queste novità abbiano dato alla moto in termini di tempi sul giro perché , pur avendo girato in precedenza ad Aragon, il meteo e la temperatura della pista erano completamente differenti. E' difficile dare un giudizio anche guardando la telemetria. Le condizioni erano profondamente differenti”.
“Quello che posso dire è che hanno certamente funzionato perché ci hanno permesso di fare un passo avanti significativo anche nelle altre piste. Ora la gestione del motore è migliore e lo spunto in rettilineo è competitivo. Prima, invece, era uno dei nostri talloni d'Achille e siamo riusciti a migliorare con l'introduzione di entrambe le innovazioni che hai citato. Purtroppo il gap dalla Kawasaki non è stato colmato del tutto nonostante l'introduzione delle nuove parti, ma lo ha più che dimezzato. Questo ha già fatto una grande differenza".
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