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Locatelli e l’ombra Gerloff, ma Assen cambia le gerarchie Yamaha?

Garrett Gerloff è da sempre considerato la promessa del mondiale Superbike, tanto da ricevere le attenzioni della MotoGP e aver oscurato il pilota ufficiale Yamaha Superbike Andrea Locatelli. Ma il disastro di Assen cambia le gerarchie a Iwata?

Kohta Nozane, GRT Yamaha WorldSBK Team, Andrea Locatelli, PATA Yamaha WorldSBK Team, Garrett Gerloff, GRT Yamaha WorldSBK Team

Kohta Nozane, GRT Yamaha WorldSBK Team, Andrea Locatelli, PATA Yamaha WorldSBK Team, Garrett Gerloff, GRT Yamaha WorldSBK Team

Gold and Goose / Motorsport Images

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Il 2021 sembra essere l’anno di Yamaha, dominatrice in MotoGP sia in termini di classifica sia in ambito mercato. Le scelte dei piloti per il 2022 inevitabilmente si sarebbero ripercosse sul mondiale Superbike, dove Yamaha dice la sua e si mostra grande protagonista delle due ruote. Tuttavia, sembra che i prototipi e le derivate di sere facciano ancora storia a sé, viste le ultime manovre di mercato.

Il ritiro di Valentino Rossi sembra ormai imminente, mentre l’addio anticipato di Maverick Vinales alla Casa di Iwata ha lasciato tutti di sorpresa, rendendo ovvie le speculazioni sui sostituti, pescati immediatamente e inevitabilmente in Superbike. Toprak Razgatlioglu e Garrett Gerloff sono i nomi rimbalzati da un articolo all’altro, con voci che si facevano sempre più insistenti. Eppure è arrivata la sorpresa: a distanza di due settimane, entrambi hanno annunciato il prosieguo del loro percorso in Superbike, dove si stanno facendo notare.

Gerloff, la sorpresa contesa...ma con riserve

La stella statunitense ha debuttato in Superbike lo scorso anno, rendendosi subito protagonista nonostante il gap tecnico rispetto ai top riders. Due podi, entrambi conquistati in Portogallo nell’ultimo round dell’anno, sono stati il culmine di un arrivo esplosivo nel mondiale che ha proseguito fino ad ora. Il giovane americano si è fatto notare tanto da ritrovarsi catapultato nel paddock della MotoGP a Valencia per sostituire Valentino Rossi, costretto a stare fermo a causa del Covid. Un compito importante quello di Gerloff, che è tornato a guidare una motogp anche quest’anno per fare da sostituto all’infortunato Morbidelli ad Assen.

Proprio il GP d’Olanda sembrava essere stato la svolta della carriera del pilota Yamaha, pronto a lasciare la Superbike per rivestire un ruolo importante nel team Petronas in MotoGP e raccogliere il testimone del Dottore. Tuttavia, ecco il colpo di scena: alla vigilia del round di Assen di questo fine settimana, Gerloff ha annunciato di proseguire in Superbike con Yamaha, un sodalizio che sembra dettare la linea futura della Casa di Iwata.

Garrett Gerloff, GRT Yamaha WorldSBK Team

Garrett Gerloff, GRT Yamaha WorldSBK Team

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Ma sarà proprio Garrett Gerloff la punta di diamante del futuro di Yamaha? Il pilota di punta è chiaramente Toprak Razgatlioglu, anche lui molto giovane e promettente per gli anni a venire. I due sono sicuramente i portacolori che maggiormente riescono ad essere efficaci in questa stagione, con il turco addirittura al comando della classifica, salvo poi tornare ad essere inseguitore al termine di questo weekend.

Assen, pista chiave per Gerloff e per Yamaha

Già, perché proprio i due elementi di spicco di Yamaha si sono ritrovati ad essere protagonisti loro malgrado di Gara 2 in Olanda. Gerloff è stato in qualche modo arbitro del mondiale, dopo aver scatenato un incidente che ha visto Razgatlioglu farne le spese finendo nella ghiaia e mettendo la parola fine alla sua gara e alla rincorsa ad un Jonathan Rea in fuga.

L’episodio non è andato giù al turco, rientrato ai box furioso e consapevole di avere adesso una missione complicatissima ad attenderlo. Il pilota Yamaha paga ora ben 37 punti dalla vetta, con un Jonathan Rea decisamente in forma e pronto a non lasciare nulla agli avversari. Lo zero di Assen diventa così pesantissimo, non solo in chiave matematica, ma anche in ottica gerarchie e rapporti interni. Né Razgatlioglu né Gerloff hanno parlato con i media al termine del weekend, tuttavia i vertici Yamaha hanno convocato lo statunitense per discutere di quanto successo.

Non è la prima volta che Garrett Gerloff si rende protagonista di manovre che fanno discutere, anche con Jonathan Rea ad Aragon quest’anno ha rischiato grosso, pagandone però le conseguenze e finendo a terra. In quell’occasione il pilota Kawasaki era riuscito a tenere in piedi la moto per poi andare a vincere, dunque tutto sommato lo statunitense ha limitato i danni.

Se ad Assen quando ha corso in MotoGP ha trovato la gloria candidandosi come un potenziale sostituto di Valentino, due settimane dopo la stessa pista si è trasformata nel più grande incubo della sua breve carriera in Superbike. Il pilota più papabile ad insidiare l’egemonia di Razgatlioglu vede ora in crisi la sua posizione di grande favorito.

Garrett Gerloff, Petronas Yamaha SRT

Garrett Gerloff, Petronas Yamaha SRT

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Locatelli, il sogno MotoGP diventa realtà in Superbike

Nel trambusto di Gara 2, l’ha spuntata Andrea Locatelli, che ha coronato il sogno di salire sul podio per la prima volta in Superbike. Per il bergamasco è arrivata finalmente l’occasione per brillare, dopo un avvio di stagione un po’ opaco. Il campione in carica Supersport ha debuttato nella classe principale delle derivate di serie sotto il grande peso di un vicino di box ingombrante e di un compagno di marca pronto a scavalcarlo sulla base delle prestazioni ottenute.

Loka ci ha messo un po’ per abituarsi alla Superbike, ma alla fine è arrivato, riuscendo a tenere testa ai grandi e a farsi notare per le sue qualità. Ad Assen, con la sua guida pulita, ha dimostrato di essere uno dei migliori interpreti della pista con la R1, che ha portato sul podio per ben due volte. Il riconoscimento è arrivato solo in Gara 2, perché in Superpole Race ha perso la terza posizione a causa dei track limits, che gli hanno impedito di festeggiare.

Festa solo rimandata di qualche ora però, perché ha chiuso il weekend in bellezza, con una prestazione solida concretizzata dal podio che lo consacra tra i grandi. Ha ricevuto i complimenti del suo compagno di squadra, recatosi al parco chiuso proprio per complimentarsi, e di Jonathan Rea.

Il round di Assen dunque cambia le carte in tavola in Casa Yamaha, che vede la gerarchia ribaltarsi improvvisamente. Basterà un podio di Locatelli e un nuovo grave errore di Gerloff a cambiare le cose a Iwata? La classifica dà ancora ragione allo statunitense, sesto in classifica con 21 punti in più del bergamasco. Tuttavia, la rabbia mostrata da Andrea Dosoli al termine di Gara 2 fa riflettere, in aggiunta al fatto che lo stesso Locatelli ha rivelato di essere ora nelle condizioni di sedersi a tavolino con Yamaha e discutere il rinnovo.

Yamaha però ci ha abituati alle sorprese, così come visto in MotoGP con Maverick Vinales, per esempio. I prossimi round però saranno dunque chiave per capire come verrà gestita la situazione interna al team e come le gerarchie cambieranno. Non si può dimenticare che Gerloff potrebbe aver deciso in qualche modo le sorti del mondiale, che ora pendono verso Rea, saldamente al comando e con un margine relativamente ampio.

Andrea Locatelli, PATA Yamaha WorldSBK Team

Andrea Locatelli, PATA Yamaha WorldSBK Team

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

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