La Ducati vuole provare a rovinare la festa a Rea a Magny-Cours
Lo scorso anno Chaz Davies aveva firmato una bella doppietta in Francia, ma anche Marco Melandri ha un buon ruolino di marcia su questo tracciato, con una vittoria e quattro secondi posti.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
E’ stato un weekend agrodolce quello di Portimao per il team Aruba Ducati. Decisamente fuori portata Rea, Chaz Davies e Marco Melandri stavano limitando per quanto possibile i danni quando il gallese ha gettato al vento un comodo secondo posto in gara 2, dopo aver conquistato quello altrettanto comodo in gara 1, per un’inopinata scivolata.
Da parte sua Melandri, con un doppio podio su una pista non facile, ha accumulato altro bagaglio di esperienza sulla Panigale R, ed è pronto per andare a caccia di un’altra vittoria negli ultimi tre roun stagionali.
Magny-Cours è stata spesso una pista foriera di soddisfazioni per i due piloti: Davies ha siglato una magistrale doppietta lo scorso anno, Melandri ha un bottino di 1 vittoria e 4 secondi posti. Gli aggiornamenti tecnici provati nella giornata di test a Portimao hanno dato esiti soddisfacenti e ci sono le condizioni per provare a guastare, per quanto possibile, l’annunciata giornata di trionfo di Jonathan Rea.
"Lo scorso anno eravamo veloci a Magny-Cours, ma abbiamo fatto la differenza soprattutto dal punto di vista tattico, con due gare intelligenti - è la considerazione di Chaz Davies -. In Gara 1 abbiamo scommesso sulle intermedie e siamo stati ripagati, mentre nella seconda abbiamo gestito al meglio le gomme. Siamo usciti vincitori da due gare molto diverse. La pista in sé è abbastanza favorevole alla Panigale R, ma lo stesso vale per i nostri rivali principali. In Portogallo abbiamo faticato un po’, ma abbiamo capito perché e mi aspetto di essere molto più competitivo e dare battaglia in Francia. Il meteo è sempre una variabile chiave lì, ed è imprevedibile. In passato abbiamo avuto alcune giornate estive ed altre invernali, quindi non c’è modo di prepararsi in anticipo. Faremo i compiti a casa e proveremo a finire il lavoro in pista".
"Magny-Cours è una pista molto varia, con alcune sezioni molto diverse tra loro e, in generale, una configurazione davvero interessante – spiega Marco Melandri -. Ci sono un paio di staccate forti ed altri tratti molto ‘guidati’ e scorrevoli, quindi non è mai facile trovare il giusto compromesso a livello di assetto. Se non altro, il fondo dovrebbe essere più omogeneo rispetto alle ultime piste sulle quali abbiamo corso. Il meteo spesso gioca un ruolo importante in Francia e spero di trovare pista asciutta perché, anche se vi ho vinto sul bagnato, con la pioggia il grip è davvero scarso. Inoltre, ho girato pochissimo in quelle condizioni con la Panigale R. Sicuramente, se dovesse piovere, il margine di errore sarà pari a zero, ma siamo fiduciosi e pronti a giocarci le nostre carte da qui alla fine".
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