Kawasaki punta a conquistare l'Europa partendo da Aragon
Il terzo round del campionato SBK 2018 si appresta ad andare in scena sul circuito di Aragon in Spagna con il team KRT che punta a tornare a vincere.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Il circuito di Aragon che sta per ospitare il terzo round del campionato mondiale Superbike 2018, il primo in Europa, è considerabile il circuito di casa per il team ufficiale Kawasaki che ha sede proprio nella vicina Barcellona. D'altro canto il team delle verdone non ha mai deluso le aspettative su questo tracciato con l'attuale capolista e campione del mondo in carica Jonathan Rea che ha conquistato due vittorie e sette podi in tutto ad Aragon; da quando è entrato a far parte della squadra KRT nel 2015, Rea non ha mai mancato di salire sul podio sulla pista spagnola.
Tuttavia quest'anno la strada pare essere meno in discesa, con i nuovi regolamenti volti a pareggiare le performance delle varie moto in gara e con i suoi avversari più agguerriti che mai, abbiamo visto un inizio di stagione più complesso del previsto per il campione della Kawasaki. Le sue ottime performance in prova non sono mai state confermate in gara, con una sola vittoria all'attivo per Rea (Gara 1 a Buriram) e un secondo posto - come miglior risultato - per Sykes in Gara 1 a Phillip Island.
Lo stesso Rea dichiara: "Aragon è un circuito fantastico e mi piace molto. In questa stagione dovremo capire come si comporta la nostra moto e quanto possiamo essere competitivi, ma sono ottimista. Passo dopo passo sto iniziando a sentirmi meglio con la moto e capisco cosa è necessario fare per essere veloce in questa stagione. È importante essere forti a Motorland che, con Assen subito dopo, potrebbe essere la fase più importante del campionato. Essendo di nuovo in Europa, tutto è più familiare e "normale", quindi sono entusiasta di vedere cosa porterà questo fine settimana".
Voglioso di riscatto invece Tom Sykes: "I nostri preparativi per Aragon sono buoni e non vedo l'ora di correre. È un peccato il modo in cui le cose sono andate in Australia e Thailandia, perché abbiamo iniziato ogni gara con un grande potenziale. Devo dire che siamo molto forti ora in una ampia serie di settori".
Per quanto riguarda la prestazioni della moto, con il nuovo regolamento volto a limitare il numero massimo dei giri motore raggiungibili, Sykes confida nella conformazione della pista: "È molto importante il modo in cui esci dalla curva ad angolo (curva 15 n.d.r.) che porta al lungo controrettilineo in modo da ottenere una buona velocità massima; uscendo bene da quella curva le moto più potenti sono in grado di recuperare. Sfortunatamente però quest'anno abbiamo meno giri motore. La faremo (la curva n.d.r.) ancora più aggressivamente, non c'è altro da fare!".
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