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Kawasaki progetta una moto estrema per battere Ducati nel 2020

Il progettista della casa giapponese Ichiro Yoda ha parlato a Speedweek di come la squadra pensa di poter interrompere il dominio Ducati rivoluzionando la ZX-10RR. Ma ci vorrà tempo.

Leon Haslam, Kawasaki Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Se fino allo scorso anno Kawasaki era la moto da battere e Jonathan Rea il pilota imbattibile, quest’anno sia il team sia il Campione in carica sono costretti ad inseguire. Il dominio della nuova Ducati Panigale V4 R ha lasciato sorpresi tutti nel paddock della Superbike ed al momento nessuno è riuscito a fermare l’egemonia di Alvaro Bautista, vincitore delle prime undici gare della stagione. 

Lo stesso Jonathan Rea, ancora a secco di successi, ha confessato di non poter ambire al successo, stando così le cose. Il gap tra Kawasaki e Ducati è al momento incolmabile ed in poco tempo è complicato riuscire a fermare il binomio Bautista-Panigale V4 R. Lo ha ammesso anche il progettista della Casa giapponese Ichiro Yoda, che punta direttamente all’anno prossimo. 

A Speedweek, Yoda ha parlato delle difficoltà nel contrastare lo strapotere della Ducati, spiegando anche quali sono i punti deboli: “Raggiungere Ducati in questa stagione è difficile. Il loro motore viene dal campionato mondiale MotoGP, l'intero pacchetto è della MotoGP. Questa è una MotoGP con pneumatici Pirelli. Anche se fossimo autorizzati a utilizzare parti in concessione, saremmo limitati. Con le parti omologate in concessione non possiamo raggiungere le prestazioni della Ducati. Non saremmo in grado di raggiungere la loro velocità”. 

Ormai in Kawasaki si pensa al prossimo anno, con un progetto che deve essere totalmente rinnovato: Costruire una moto da zero è la soluzione. Dobbiamo diventare più competitivi e pensare a una moto simile alla MotoGP. Una moto estrema che produciamo in numero limitato in serie. Per Kawasaki è facile costruire 500 moto di questo tipo. Ma ho dei dubbi su questa direzione”

"Ora la Ducati ha costruito un motore a quattro cilindri la cui filosofia sembra essere diversa da quella dei suoi concorrenti”, prosegue il progettista Kawasaki. “Dorna deve ripensare alla sua filosofia, quale direzione prendere con il campionato. Una volta dicono di volere più moto sulla griglia. Quindi riducono i costi per aiutare i team privati, ma ora tutto è cambiato con l'arrivo di questa Ducati”

Ma questo tipo di lavoro dovrà essere svolto immediatamente affinché possa essere efficace già dalle prima fasi della prossima stagione: “Bisogna lavorare adesso! Abbiamo molta esperienza in MotoGP con motori a quattro cilindri così potenti, che per noi è facile. Internamente, la Kawasaki pensa che se la Ducati continua con questa moto la prossima stagione, abbiamo bisogno di una macchina del genere. Non siamo nel campionato solo per essere nel gruppo”.

Jonatha  Rea dovrà però avere pazienza, anche se sembra che comprenda la situazione, come afferma Yoda: “Capisce la situazione. La Ducati ha portato questa MotoGP che fa appello a un pilota della MotoGP. Guidare una moto del genere non è così facile. Bautista controlla la sua moto molto bene, gli altri piloti inciampano. Bautista è un buon pilota, lo apprezzo. Ha guidato nel Campionato del Mondo MotoGP con una vecchia moto nella top-6. Per batterlo su questa moto non è facile. Se portiamo una moto con un concetto simile, allora possiamo battere Bautista e Ducati”. 

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