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Jonathan Rea completa la doppietta a Phillip Island

Chaz Davies cade attaccando il pilota della Kawasaki all'ultimo giro e ne approfittano Michael van der Mark e Davide Giugliano per andare a completare il podio. Hayden lo sfiora, Sykes si perde ancora alla distanza.

Jonathan Rea, Kawasaki Racing Team, Chaz Davies, Aruba.it Racing - Ducati Team et Michael van der Ma
Jonathan Rea, Kawasaki Racing Team et Chaz Davies, Aruba.it Racing - Ducati Team
Jonathan Rea, Kawasaki Racing Team
Jonathan Rea, Kawasaki Racing Team, sur la grille de départ
Davide Giugliano, Aruba.it Racing - Ducati Team
Jonathan Rea, Kawasaki Racing Team, Tom Sykes, Kawasaki Racing Team, Davide Giugliano, Aruba.it Raci
Michael van der Mark, Honda WSBK Team
Markus Reiterberger, Althea BMW Team e Jordi Torres, Althea BMW Team
Michael van der Mark, Honda WSBK Team, Davide Giugliano, Aruba.it - Ducati Team et Alex Lowes, Pata
Jordi Torres, Althea BMW Team
Davide Giugliano, Aruba.it Racing - Ducati Team
Il vincitore Jonathan Rea, Kawasaki Racing Team nel parco chiuso
Jonathan Rea, Kawasaki Racing Team e Tom Sykes, Kawasaki Racing Team

Jonathan Rea ha subito messo le cose in chiaro a Phillip Island: non sarà affatto facile strappagli lo scettro di campione del mondo della Superbike. Il pilota della Kawasaki lascia l'Australia dopo aver conquistato una bellissima doppietta e quindi a punteggio pieno. In gara 2 ha lasciato che fossero prima il compagno di squadra Tom Sykes e poi la Honda di Michael van der Mark a prendere il comando delle operazioni, dando comunque sempre la sensazione di avere nel taschino quel qualcosa da tirare fuori per portarsi a casa il gradino più alto del podio.

E così è stato perché a cinque tornate dalla bandiera a scacchi ha rotto gli indugi e si è portato in testa, dovendo a questo punto resistere solo agli attacchi della Ducati di Chaz Davies, nuovamente autore di una grande rimonta in sella alla sua bicilindrica. Questa volta però il portacolori della Rossa ha chiesto un po' troppo a se stesso all'ultimo giro, giocandosi il tutto per tutto alla staccata della curva 4 e finendo ruote all'aria con la sua 1199 Panigale. Con Chaz fuori dai giochi, è stato fin troppo semplice quindi per Johnny portare la sua ZX-10R sul traguardo davanti a tutti.

Alle sue spalle c'è quindi la Honda CBR1000RR di un van der Mark che ha iniziato la stagione davvero in palla, chiudendo sul podio entrambe le gare australiane e comandando anche per tanti giri nel corso della frazione domenicale. L'olandese, dunque, si candida ad un ruolo da protagonista dopo la stagione difficile del 2015. Della caduta di Davies, alla fine piazzatosi decimo dopo essere rimontato in sella, ne ha potuto approfittare anche l'altro ducatista Davide Giugliano, ottenendo il primo podio del 2016. Un risultato arrivato sorpassando l'altra Honda di Nicky Hayden proprio all'ultima curva e che pareva quasi insperato quando a pochi passaggi dalla conclusione era rimasto attardato a causa di un contatto con Tom Sykes alla curva.

Per un Giugliano che esulta, c'è un "Kentucky Kid" che quindi si è visto sfuggire il primo podio tra le derivate di serie per un soffio, precedendo la Yamaha di Sylvain Guintoli, che sembra aver fatto un altro piccolo passettino in avanti rispetto alla gara di ieri ed ha chiuso pagando appena 2"4 nei confronti del vincitore. Sembrava un copione già scritto invece quello legato a Sykes: l'ex campione del mondo ha comandato il gruppo per quasi metà gara, poi ha commesso un errorino scivolando in coda al gruppetto di testa. Da quel momento ha perso il ritmo, forse perché aveva chiesto troppo alle sue gomme, e alla fine si è dovuto accontentare della sesta piazza.

Dietro di lui, ma molto più staccato, Jordi Torres guida un terzetto di BMW S1000RR, precedendo il compagno di squadra Michael Reiterberger ed il padrone di casa Joshua Brookes, con il già citato Davies a completare la top ten. Per trovare la prima delle Aprilia bisogna invece scorrere la classifica fino alla 13esima piazza occupata da un Alex De Angelis non ancora al 100%.

E' andata anche peggio al suo compagno Lorenzo Savadori, che dopo appena un paio di giri è stato costretto a fermarsi a causa di una spalla dolorante: per lui si parla del sospetto di una lussazione. Problemi anche per Alex Lowes, che già dal primo giro ha iniziato a girare a rilento con la sua Yamaha R1, mentre Leon Camier ha ritirato la sua MV Agusta per una presunta gomma fallata. Infine, non si è neanche schierato Xavi Fores, dichiarato unfit per la frattura alla mano rimediata venerdì.

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