Iannone: “Il mio tempo in MotoGP è scaduto, vorrei il Mondiale in SBK”
Andrea Iannone ha raccontato la sua prima parte di stagione in Superbike, dove ha debuttato quest'anno dopo lo stop forzato i quattro anni. Il pilota del team Goeleven afferma che il suo tempo in MotoGP è finito, ma non esclude di poter vincere un titolo in SBK, magari con un team ufficiale...
Andrea Iannone, Team Go Eleven
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Andrea Iannone è uno dei piloti più chiacchierati del paddock del Mondiale Superbike, un po’ per il ritorno alle corse dopo lo stop forzato di quattro anni e un po’ per il mercato che l’ha visto protagonista alla luce degli ottimi risultati ottenuti sin da subito. Le derivate di serie hanno rappresentato l’inizio di un nuovo capitolo per il pilota di Vasto, che però non è mai stato allontanato (almeno con i pensieri) dalla MotoGP in ottica 2025.
Tornato a correre quest’anno, The Maniac sta disputando una stagione di debutto di tutto rispetto con il team Goeleven, squadra privata che fa capo a Ducati. Mentre il campionato si avvia verso la sua seconda metà di anno, Iannone ha raccontato ai colleghi di GPOne in un’intervista esclusiva quanto il rientro lo renda felice: “Le corse mi hanno sempre fatto stare molto bene e rappresentano il 90% della mia vita”.
“Mi hanno regalato sogni e al tempo stesso fatto conoscere cosa sia la fatica così come la perseveranza e l'impegno. Personalmente sono contento della mia vita e speriamo di disputare ancora degli anni ad alto livello. Se siamo qua è perché bisogna crederci”, racconta Iannone. Puro spirito di un atleta, che si rialza dopo le difficoltà e riparte da zero.
"Per me questo è un anno zero. Siamo partiti bene, poi in alcune piste ci sono state delle difficoltà riuscendo comunque a portare a casa dei risultati. Se guardo al Campionato, dopo tutti questi anni fuori, sono contento. Avverto di essere ancora un pilota veloce e proprio per questo motivo, nella seconda parte di Campionato, puntiamo a crescere e fare del nostro meglio”.
Crescere come pilota, compiere passi in avanti e spingersi oltre. Qual è il sogno di Andrea Iannone? "Mancano ancora tante cose perché alla fine io sono un sognatore. Non è facile, ma mi piacerebbe vincere un Mondiale. Ovviamente bisogna mettere insieme tante cose, trovandosi al posto giusto nel momento giusto ed essere parte di un progetto. Tutto ciò però va costruito ed è quanto proverò a fare”.
Andrea Iannone, Team Go Eleven
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
“Io a casa lavoro giorno e notte, in seguito vedremo cosa fare il prossimo anno. Di sicuro dovrò fare delle mosse a livello di riorganizzazione generale mia, cercando di fare una squadra che mi possa aiutare a provare a vincere in futuro un Mondiale SBK. Io so che posso dire ancora la mia e dare tanto. La cosa fondamentale però è essere parte di un progetto e ho già iniziato. Quest’anno ho capito molte cose, consapevole del fatto di dove mi trovo. Bisogna incastrare tutti i tasselli prendendo magari figure che ad oggi non ci sono”, spiega il pilota di Vasto.
Il ritorno esplosivo ha portato Iannone a essere al centro del mercato piloti, non solo in Superbike, ma anche in MotoGP, dove è stato anche accostato al team Pramac. Ma cosa farà nel 2025 l’abruzzese? "Non lo so. È ancora tutto molto aperto e ho lasciato per ultimo questo discorso. Qua (a Portimao, ndr) inizieremo a parlare con Goeleven, che però non è la mia unica opzione. Sto parlando anche con delle Case e dobbiamo capire perché il 2025 sarà un anno fondamentale dato che nel 2026 sarà tutto aperto. Devo capire quanto posso essere importante per il futuro. Mi ha cercato Honda? Non mi va di smentire né di confermare. È ovvio che se sei in un paddock parli con molti. Ho dato priorità a una situazione, ovvero andare in un team ufficiale”.
La prima scelta del team ufficiale era Ducati, tuttavia sembra proprio che nella formazione Aruba resterà Alvaro Bautista ancora per un anno: “C’era Ducati, ma così non è stato. Vediamo quindi quello che sarà dato che sto parlando con tutti. A casa dovrò capire molte cose, confrontandomi anche con Ducati per capire quanto posso essere importante per loro, valutando bene cosa è meglio fare. Di sicuro io ho le idee chiare: magari rimarrò per sempre in Ducati o valuterò altro. La mia priorità è stata Ducati, ho aspettato e anche lasciato tanto, infatti avevo una scelta importante sul tavolo, ma non me la sono sentita di prenderla. Le scelte le ho sempre prese io e vedremo cosa accadrà”.
Andrea Iannone, Team Go Eleven
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
"Ducati ha un team factory con Cecconi e Casolari. Hanno vinto due mondiali, hanno due piloti forti e bisogna capire. Penso sia giusto e ragionevole quanto hanno oggi così come le scelte fatte. Bisogna guardare al futuro, ovvero al 2026-2027. Quelli sono gli anni in cui io posso provare a vincere un Mondiale”, ha spiegato un Andrea Iannone realista, che conferma anche l’interesse da parte di Paolo Campinoti.
"Paolo ha e aveva molta voglia, ma le cose devono avere un senso perché fare un test tanto per farlo sarebbe servito a poco”, spiega il pilota di Vasto parlando di un ipotetico test Pramac. “Tutti possono fantasticare, ma come ho già detto non penso alla MotoGP. Penso che il mio tempo sia scaduto in MotoGP: non tanto per il fatto se sarei potuto essere veloce o meno, ma perché quando superi una soglia d'età il tuo tempo lì è finito”.
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