Hayden, bel gesto Honda: a Donington nessuno prenderà il posto di Nicky
Il team di Hayden preparerà comunque la sua CBR1000 numero 69 come se "Kentucky Kid" dovesse correre. Sarà inoltre osservato 1 minuto di silenzio prima di Gara 1 di sabato.
Nicky Hayden, Honda World Superbike Team
Gold and Goose / Motorsport Images
C’è un silenzio quasi surreale nel Paddock di Donington. Ci si sforza di far sembrare tutto tremendamente normale, quella solita quiete del giovedì dove pare di essere ad un ritrovo di vecchi amici che si preparano poi a darsele di santa ragione, sportivamente parlando, dal venerdì.
Ma non è così. Gli sguardi sono velati di tristezza, non finta, non costruita perché, anche magari solo scambiando due parole volanti, di Nicky Hayden tutti avevano davvero una bella opinione. E poi quando viene a mancare uno del “branco”, il dolore è sempre intenso.
Si comincia a parlare di come sarà il weekend dal punto di vista del meteo, come sempre il modo migliore per rompere il duro ghiaccio della commozione; poi dell’eterno duello tra Kawasaki e Ducati, di Davies contro Rea e di Sykes che a Donington corre e vince quasi ad occhi chiusi. Poi però si finisce sempre allo stesso modo, con le solite parole: Nicky non c’è più.
Abbandonarsi alla tristezza però non fa parte di questo mondo, dove il rischio è comunque dietro l’angolo ogni volta che si scende in pista. E allora questo sesto round piano, piano ha iniziato a tornare nella normalità, non perché lo “show must go on” ma anche perché anche Nicky lo avrebbe voluto. Lui sarà presente in ogni singolo atto e il modo migliore per celebrarlo sarà fare quello che sapeva con grande passione e professionalità: correre e dare spettacolo.
Lo si celebrerà in maniera sobria. Poco prima dell’inizio di gara 1 sabato, con un minuto di silenzio sulla griglia di partenza; la Honda Red Bull allestendo il box come se lui fosse presente pronto ad entrare in pista. Tra l'altro, il team ha deciso che a Donington nessuno prenderà il posto di Nicky. Un piccolo gesto, ma di grande umanità e dal significato molto forte.
La vera celebrazione sarà però in pista, curva dopo curva fino alla bandiera a scacchi. Così avrebbe voluto Nicky e così sarà.
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