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Haslam cade ma regala la pole all'Aprilia in Francia

Sotto l'acqua caduta a Magny-Cours il britannico batte Rea per appena 4 millesimi. Canepa ottimo terzo

Leon Haslam, Aprilia Racing Team

Leon Haslam, Aprilia Racing Team

Leon Haslam, Aprilia Racing Team
Leon Haslam, Aprilia Racing Team
Leon Haslam, Aprilia Racing Team
Jonathan Rea, Kawasaki
Alex Lowes, VOLTCOM Crescent Suzuki
Chaz Davies, Ducati Superbike Team, davanti a Leon Haslam, Red Devils Roma
Luca Scassa, Ducati Team
Niccolo Canepa, Team Hero EBR
Luca Scassa, Ducati Team
Sylvain Guintoli, Pata Honda
Leon Camier, MV Agusta Reparto Corse
Ayrton Badovini, BMW Motorrad Motorsport

Dopo il dominio firmato dalle Kawasaki in tutti i turni di prove libere della World Superbike, sul tracciato di Magny-Cours si è abbattuto un acquazzone che ha reso la pista bagnata e molto insidiosa. Le carte in tavola si sono sparigliate e a cogliere la pole position non è stata una Ninja ZX-10R, bensì l'Aprilia RSV4 RF numero 91 di Leon Haslam

Le Qualifiche hanno presentato numerosi colpi di scena, con cadute di piloti di primo piano che hanno riscritto la graduatoria finale. La bandiera rossa uscita a due minuti e mezzo dal termine a causa di una caduta di Alex Lowes sembrava poter consegnare la partenza al palo ad Haslam con anticipo, invece la sessione è ripresa e quasi tutti i piloti hanno avuto la possibilità di effettuare un ultimo, decisivo, tentativo per dare l'assato alla pole. 

Nel corso del suo ultimo giro Haslam è scivolato e ha perso l'occasione di migliorarsi. Il britannico si è rialzato subito, disperato perché convinto di aver perso una grande opportunità. Invece allo sventolare della bandiera a scacchi è rimasto davanti a tutti per un'inezia, che però è risultata decisiva ai fini della classifica finale odierna. Leon ha fermato il cronometro in 1'56"404, risultando più veloce di tutti al termine della Superpole 2.

Jonathan Rea ha provato in tutti i modi a battere il connazionale, ma gli ultimi due tentativi non sono serviti a nulla, se non ad aumentare il rimpianto per una pole che era ampiamente alla portata del nuovo campione del mondo della Superbike. Nel penultimo giro, Johnny è stato fermato dalla bandiera rossa esposta per l'incidente di Lowes mentre era a un solo settore dal miglior tempo. Nell'ultimo, invece, ha perso oltre tre decimi di vantaggio, chiudendo secondo per soli quattro millesimi.

Grandi notizie giungono dalla Francia per qunto riguarda i colori italiani. In terza posizione scatterà infatti il nostro Niccolò Canepa, giunto alla sua seconda partenza in prima fila consecutiva, in sella alla sua Ducati Panigale R gestita dal team Althea. Niccolò ha mostrato di trovarsi a meraviglia sotto l'acqua, ma anche sull'asciutto ha dato prova di avere una moto ben assettata e domani potrà dire la sua per le posizioni di testa.

Quarta posizione per la prima Rossa ufficiale, quella di Chaz Davies, scivolato pochi secondi prima dell'esposizione della bandiera rossa. Il gallese aprirà la seconda fila ma deve rammaricarsi per non essere riuscito a completare in tempo utile il giro di lancio per l'ultimo tentativo di assalto alla pole. Significativo anche il quinto tempo dell'ex campione del mondo Sylvain Guintoli, che ha portato l'unica Honda superstite dalla Superpole 1 alle spalle della Ducati di Davies.

Chiuderà la seconda fila un Luca Scassa in grande spolvero. Il pilota aretino ha prima passato la Superpole 1 grazie a un crono che gli è valso il primo dei due posti nella Qualifica successiva, poi ha continuato a migliorare sino a cogliere la sesta posizione. Ricordiamo inoltre che Scassa ha un ginocchio in attesa di operazione e dolori forti alla schiena, dunque questo risultato prende ancora più significato e importanza per lui e per il team di Borgo Panigale. 

Molto bene Leon Camier con la MV Agusta F4 RR, davanti alla BMW S1000 RR di Ayrton Badovini e alla sorpresa in negativo della giornata: Tom Sykes. Il pilota del team ufficiale Kawasaki è stato il primo a cadere nel corso della Superpole 2, non riuscendo poi a riprendere confidenza con la moto e con il tracciato sino ad attestarsi al nono posto finale. Ha chiuso la Top Ten Markus Reiterberger, in grave difficoltà sotto la pioggia. 

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