Giugliano: "Il mio obiettivo è finire la stagione 2016 da pilota felice"
Intervista esclusiva con il pilota romano della Ducati, che ci ha parlato del suo ritorno in pista dopo due infortuni gravi, ma anche di Hayden, Yamaha, Kawasaki, Chaz Davies e delle aspettative per il Mondiale SBK 2016. Deganello e Biasio già decisivi per le sue prestazioni.
Bello rivedere Davide Giugliano sorridere alla presentazione del team Aruba.it - Ducati Superbike. La stagione 2015 è stata un vero e proprio calvario per il pilota romano, il quale ha patito due infortuni seri che lo hanno tenuto lontano dalla pista e dal suo team per lunghi - per lui interminabili - periodi. Dopo un inverno dedicato al completo recupero fisico, ma anche mentale, Giugliano è pronto a ripartire con una nuova moto, la Panigale R 2016, e anche due nuovi tecnici, Paolo Biasio e Aligi Deganello, che saranno chiamati ad aiutarlo nel corso del Mondiale e fargli esprimere il massimo potenziale.
Al termine della presentazione ufficiale del team Ducati Superbike, Davide si è concesso ai microfoni dell'edizione italiana di Motorsport.com. Con lui abbiamo parlato dello scorso anno, ma anche di tutti i cambiamenti che in questo 2016 si troverà ad affrontare.
Che Ducati Panigale trova dopo la sosta invernale?
"Sicuramente era una Panigale diversa, sviluppata nella sua totalità. Ora è difficile fare un confronto e parlare di tutte le componenti. Sicuramente la Ducati di Jerez è una moto più performante rispetto a quando l'avevo lasciata, Ho sempre avuto un rapporto passionale con questa moto, ma per diverse ragioni. Ogni tanto qualcosa va storto e nel 2015 non ci siamo capiti benissimo, però è già passato e tutto deve essere più bello".
Quali sono le aree in cui avete lavorato di più nel corso delle ultime settimane?
"Si riparte da una moto abbastanza cambiata. Le aree in cui abbiamo lavorato di più... Direi certamente l'elettronica, che è la parte che gioca un ruolo fondamentale. Abbiamo lavorato anche su altre aree, motore e forcella, per cercare di trovare più trazione e più grip".
Al termine dei test di Jerez de la Frontera lei ha dichiarato che il team aveva cercato di cucirle la moto addosso ed ha fatto segnare tempi interessanti. Pensa di poter impensierire le Kawasaki 2016?
"Per quanto mi riguarda io devo ancora lavorare parecchio. Siamo solo alla prima presa di contatto con la nuova moto e non sono assolutamente vicino né alle due Kawasaki di Rea e Sykes, né all'altra ducati ufficiale che guida Chaz. Ma questa è una cosa mia, personale. Ho fatto pochissime prove quest'anno e devo ancora fare tanto per avvicinarmi ai tre piloti che hanno dominato la seconda parte di stagione 2015. Come ti ho detto prima staimo cercando di cucirmi la moto addosso, con Aligi e Paolo, ma ci vorrà un po' di tempo. Spero comunque che tutto questo si possa affrontare in tempi brevi, ma ancora non lo sappiamo. Ora però andiamo in un circuito che personalmente mi piace molto anche se non ho dei grandi ricordi, però ammetto di non vedere l'ora di arrivare a Phillip Island e correre".
Qual è stato l'impatto con Aligi Deganello e Paolo Biasio nel suo team personale?
"E' stato fantastico! Mi sono trovato subito davvero bene. Sono personaggi di grande esperienza e penso che con il loro bagaglio costruito anno dopo anno nelle serie più importanti del motociclismo io possa andare sempre più veloce. Grazie a Ducati per averli integrati nel team. Già nei test le cose sono andate bene e poi sono riusciti a tenermi calmo che, devo dire, non è proprio la mia qualità migliore. Lavorando passo dopo passo mi hanno aiutato ad arrivare al medesimo livello dei miei avversari a Jerez e questo mi rende felice".
Come ha passato l'inverno dopo i test finali del 2015 ad Aragon?
“Questo è stato un inverno abbastanza diverso dagli altri, perché venivo da due infortuni abbastanza gravi. Da una parte c'era la consapevolezza di avere un team e una moto al top nella categoria, quindi ero rilassato, dall'altra parte però sapevo di dover ricominciare tutto da capo dal punto di vista fisico e mentale. Devo dire che sono riuscito a ricostruire tutto sotto questi punti di vista. Mi sono allenato molto, soprattutto in moto con cross, motard e flat track. Questo mi ha permesso di recuperare tutti gli automatismi. Ora l'inverno, che è stato corto per noi, è finito e si parte per la nuova stagione”.
Cosa pensa di Nicky Hayden al debutto in Superbike? Pensa che possa essere subito competitivo o avrà bisogno di tempo per ambientarsi?
"Nicky è sicuramente un grande pilota, il quale ha fatto davvero bene nella sua carriera in MotoGP. penso proprio che sin da subito non sarà lontano dai primi. Però adesso il livello della Superbike si è notevolmente alzato con l'arrivo di Nicky. Oltretutto correrà con una squadra ufficiale. La Honda ha sviluppato la sua CBR1000 e ora vedremo quale sarà il livello vero dei piloti di Superbike".
Come vede il rientro di Yamaha? Può darci una prima impressione dopo averle viste girare a Jerez?
"Sono moto molto veloci e nate molto bene sin da subito. Inoltre il team potrà contare su due piloti molto forti. Uno è molto giovane (Alex Lowes, ndr) e l'altro, Sylvain Guintoli, ha grande esperienza. Anche la Yamaha sarà tra le grandi protagoniste del 2016. Saranno subito in alto".
Che rapporto ha con Chaz Davies? Mentre lei è stato fermo per in fortunio nel 2016 lui ha fatto una seconda parte di stagione notevole...
"Come in tutte le squadre, ognuno vuole stare davanti all'altro. Siamo due piloti molto veloci e competitivi. C'è una sana rivalità. Di sicuro non ci amiamo né ci odiamo. Facciamo solo lo stesso sport, corriamo per gli stessi obiettivi, niente di più e niente di meno".
Come si vede alla fine di questa stagione?
"Contento. Quando un pilota va forte arriva a casa dopo ogni gara che è contento. Non voglio darmi obiettivi e nemmeno dire in quale posizione sarebbe bello terminare la stagione 2016, non mi piace fare questo. Però mi piace molto arrivare a casa e dire di essere contento, perché vorrà dire che sono riuscito a fare bene quando conta di più".
In conclusione, come sta Davide Giugliano a poche settimane dal via del Mondiale 2016?
"Sono al 100%!".
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