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Intervista

Fores: "Sono soddisfatto perché sono riuscito a lottare con gli ufficiali"

Il pilota spagnolo archivia con soddisfazione il weekend di casa nonostante la scivolata. Ad Assen pronto ad inserirsi nella lotta coi piloti di vertice.

Xavi Forés, Barni Racing Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Xavi Forés, Barni Racing Team
Xavi Forés, Barni Racing Team
Xavi Forés, Barni Racing Team dopo le fiamme
Xavi Forés, Barni Racing Team
Xavi Forés, Barni Racing Team
Xavi Forés, Barni Racing Team
Xavi Forés, Barni Racing Team dopo le fiamme

Xavi Fores si sta guadagnando i galloni con una serie di prestazioni ad alto livello. A volte commette qualche errore per la troppa voglia di fare ma è senza dubbio la sorpresa più significativa di questo inizio di campionato. A Aragon è scivolato in gara 1 quando aveva già nel mirino Sykes; nella seconda è stato giudizioso, anche perché non in perfette condizioni fisiche, portando a casa un prezioso sesto posto.
"E’ vero, nella prima gara ho fatto un errore e sono scivolato – ammette senza problemi Fores -. Il fatto è che ero penalizzato a livello di velocità nel rettilineo dietro per cui dovevo tirare la staccata il più avanti possibile per recuperare. Stavo riprendendo Sykes per poi provare ad andare a caccia di Melandri: ho allungato la frenata rispetto al giro precedenteè ho perso il davanti. Ripeto, è stato un errorema devo essere soddisfatto perché ero lì davanti a lottare con piloti ufficiali e non è una cosa così scontata. Il mio obiettivo è quello, magaririuscire anche stare davanti in qualche gara, impresa complicata per un team piccolo come il nostroma che comunque sta lavorando alla grande. E quando mi trovo lì con loro sono motivato a guidare al 200% e capita di poter commettere qualche errore".

"In Gara 2 sono partito un po’ male e sono rimasto un po’ intruppato – continua Xavi -. A quel punto ho preferito non forzare subito dei sorpassi, anche perché non volevo commettere errori. Poi, man mano che passavano i giri, ho trovato maggior confidenza con l’anteriore e ho iniziato a fare dei bei sorpassi, soprattutto nella prima curva dove ero caduto ieri. Ho preso fiducia e quindi ho recuperato insieme a Torres, negli ultimi giri avevo proprio un bel passo. Peccato solo che van der Mark fosse troppo lontano per poterlo attaccare".

Domanda d’obbligo sulle sue condizioni.

"Sto abbastanza bene – ci dice -. Però mi si sono preso un bello spavento e confesso che sono stato fortunato. L’ustione più importante è al braccio destro ma ad Assen sarò a posto. Mi hanno dato un po’ di fastidio le bruciature sul collo perché vi sfregava sopra il cinturino del casco ma niente di importante: quando si è in gara l’adrenalina toglie tutto il dolore".

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