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Ducati, trovate risposte ai problemi di Melandri nei test di Misano

Il team di Borgo Panigale ha lavorato per risolvere il saltellamento al posteriore che ne frena le prestazioni da qualche gara a questa parte. Chaz Davies porta a termine un programma dettagliato, pur senza grossi aggiornamenti.

Marco Melandri, Ducati Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Chaz Davies, Ducati Team
Marco Melandri, Ducati Team
Marco Melandri, Ducati Team
Marco Melandri, Ducati Team
Chaz Davies, Ducati Team
Chaz Davies, Ducati Team
Chaz Davies, Ducati Team
Chaz Davies, Ducati Team
Chaz Davies, Ducati Team

Se la missione del test di Misano era quello di salvare il “soldato” Melandri, uscito demoralizzato dopo il weekend di Donington, bene, un po’ di luce in fondo al tunnel inizia a vedersi. I problemi di saltellamento della ruota posteriore in accelerazione, uniti alla difficoltà di riuscire a fermare la moto per un corretto inserimento in curva, avevano messo in crisi pilota e squadra e c’era il rischio concreto di perdersi.

Soprattutto preoccupava il saltellamento, che i dati analizzati avevano pienamente confermato, acuiti sicuramente dalla struttura fisica di Marco che, leggero, in accelerazione mette poco peso sulla ruota posteriore. Una giornata e mezzo di lavoro, dove si è intervenuti su idraulica e ripartizione dei pesi, sembra aver indicato la via giusta e Melandri, se non ha risolto completamente la problematica, ha sicuramente riscontrato un deciso miglioramento.

Resta la mancanza di feeling con l’anteriore ma di questo aspetto gli ingegneri Ducati sembrano meno preoccupati, convinti di riuscire trovare quel giusto bilanciamento della moto nel week end di gara che ridia fiducia e competitività al pilota ravennate.

“Possiamo essere soddisfatti solo a metà, mi aspettavo qualcosa di più da questi test – ha commentato Melandri -. Abbiamo fatto diverse prove per risolvere il problema del saltellamento della ruota posteriore in fase di accelerazione e sul quel fronte le cose sono migliorate, ma siamo ancora penalizzati in frenata quando si tratta di fermare la moto e farla girare".

"Non ho ancora la fiducia necessaria per forzare quanto vorrei con l’anteriore. Abbiamo trovato una strada interessante nelle ultime ore ma non siamo riusciti ad esplorarla ulteriormente perché il tempo a disposizione era finito. Ripartiremo da lì nella FP1 a Misano. Sono fiducioso che riusciremo presto a fare altri passi avanti”. 

Decisamente più lineare il test di Chaz Davies, che si è concentrato soprattutto su prove di assetti diversi. Unico neo una scivolata mentre stava provando una gomma da qualifica, fortunatamente senza conseguenze.

“È stato un test positivo – ha dichiarato soddisfatto il pilota gallese -. Abbiamo portato a termine un programma dettagliato. Anche senza aggiornamenti di rilievo, avevamo molte cose piccole ma importanti da provare. Ci siamo concentrati sul bilanciamento della moto, facendo molti giri. Siamo stati costanti e veloci con gomme da gara, mentre con lo pneumatico da qualifica sono scivolato all’ultima curva ma è tutto OK".

"Le condizioni meteo erano molto calde, con circa 50 gradi sull’asfalto. Era importante trovare una buona base dal momento che le temperature dovrebbero essere simili nell’arco del weekend di gara. Dobbiamo solo sistemare qualche dettaglio con i dati raccolti negli ultimi test. Non vedo l’ora di tornare a correre davanti ai tifosi italiani”.

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