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Ducati: Melandri a forte rischio taglio per il 2019. L'Italia rischia di non avere piloti di punta nel prossimo Mondiale SBK

Alvaro Bautista potrebbe prendere il posto del ravennate. Così facendo, Ducati si troverebbe senza un pilota d'esperienza capace di sviluppare la moto e il prossimo anno debutterà la Panigale V4...

Marco Melandri, Aruba.it Racing-Ducati SBK Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Il Mondiale 2019 di World Superbike potrebbe non annoverare alla propria partenza alcun pilota italiano di spicco e capace di poter ambire a vincere o a salire sul podio. Ed è un rischio piuttosto serio, data la situazione attuale degli azzurri impegnati in questa stagione.

Dopo due stagioni passate a difendere i colori Ducati, Marco Melandri potrebbe non essere confermato dal team di Borgo Panigale in vista della prossima stagione e, stando a quanto appreso da Motorsport.com, la possibilità si fa ogni giorno più concreta.

Il pilota ravennate è stato fortemente voluto dallo sponsor del team bolognese, ma la prossima stagione potrebbe lasciare il posto ad Alvaro Bautista, in uscita dalla MotoGP e sempre più convinto di approdare nel Mondiale dedicato alle moto derivate di serie a partire dal 2019.

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Alvaro farebbe coppia con il confermato Chaz Davies, anche se il gallese, qualche settimana fa, non sembrava poi così convinto di correre con Ducati anche la prossima stagione. Il motivo? Una moto totalmente nuova da sviluppare, la Panigale V4 che segnerà un momento storico per Ducati: ovvero l'introduzione di una 4 cilindri da corsa dopo aver puntato sempre sull'inconfondibile bicilindrico.

Dunque a Bologna ci sarà una moto da portare al debutto e, soprattutto, da sviluppare. E' infatti molto probabile che nella prima stagione della V4, Ducati dovrà accantonare i sogni di Mondiale per concentrarsi alla preparazione della moto per affinarla e renderla l'arma ideale per porre fine al dominio Kawasaki.

Per questo motivo un Chaz Davies demotivato (non un fine collaudatore) e un Alvaro Bautista in rampa di lancio nella categoria potrebbero non rappresentare la miglior soluzione per portare avanti il programma di sviluppo della nuova moto. Melandri sarebbe certamente una buona soluzione per l'esperienza che potrebbe mettere a disposizione degli ingegneri di Borgo Panigale.

Il possibile taglio di Melandri da parte della Ducati farebbe perdere l'unico pilota di vertice in grado di spezzare - anche se solo saltuariamente - l'egemonia britannica in una categoria che, oltre alla Ducati, può offrire ben due gare sul suolo italiano come Imola e Misano Adriatico.

E' inoltre tutto da definire il futuro di Lorenzo Savadori, oggi pilota Milwaukee Aprilia ma ancora incerto sul suo futuro e quello del team. Lorenzo è legato ad Aprilia, mentre Milwaukee sta valutando più opzioni per abbandonare le RSV4 e acquistare moto che vengono aggiornate con più regolarità, magari prestando a Case la propria struttura per sviluppare la moto e portarla ai piani alti della categoria (come fa Yamaha con il team Ten Kate, ad esempio).

Dunque i rischi sono concreti, considerando le recenti dichiarazioni di Paolo Ciabatti legate a un possibile futuro di Bautista con Ducati a partire dalla prossima stagione.

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