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Ducati, Davies: "Ad Aragon capiremo il nostro valore. Siamo meglio del 2016"

Chaz Davies arriva su una delle sue piste preferite e Ducati potrà continuare a contrastare l'inizio veemente della Kawasaki e Jonathan Rea. "Potremo definire la base della moto per il prosieguo della stagione, ha detto il gallese.

Chaz Davies, Ducati Team

Chaz Davies, Ducati Team

Ducati Corse

Chaz Davies, Ducati Team
Chaz Davies, Ducati Team
Podium: second place Chaz Davies, Ducati Team
Chaz Davies, Ducati Team, Marco Melandri, Ducati Team
Marco Melandri, Ducati Team, Chaz Davies, Ducati Team
Tom Sykes, Kawasaki Racing, Marco Melandri, Ducati Team
Marco Melandri, Ducati Team
Terzo posto, Marco Melandri, Ducati Team
Marco Melandri, Ducati Team
Il terzo qualificato Marco Melandri, Ducati Team
Marco Melandri, Ducati Team

La missione per il team Aruba.it Racing – Ducati nelle prime due gare di campionato era limitare i danni nei confronti del campione del mondo Jonathan Rea. Missione che in buona parte si può dire compiuta, soprattutto per quel che riguarda Chaz Davies che, senza la scivolata in gara 2 in Tailandia, si sarebbe trovato a meno di una gara (20 punti) dal “cannibale” della Kawasaki.

Ma anche così, 30 punti di distacco, invece dei 40 accusati lo scorso anno, con una Panigale sicuramente più competitiva, sono il viatico giusto per mettere pressione al campione del mondo, su una pista, quella di Aragon, dove il gallese è sicuramente il pilota da battere. Lo scorso anno Davies piazzò una perentoria doppietta, quest’anno non potrà fare a meno di… rifarla.

“Sono pronto ad affrontare le prime gare in Europa – è l’affermazione decisa di Davies -. I primi due round sono sempre un po’ atipici. In un certo senso si ripartirà da zero, e la stagione entrerà nel vivo. Ad Aragon sono sempre stato veloce, per un motivo o per l’altro, ma c’è sempre margine per migliorare e fare passi avanti".

"In Spagna proveremo a definire la nostra base per il prosieguo della stagione e capire meglio il nostro livello. Ad ogni modo, siamo in una posizione migliore rispetto ad un anno fa, in termini di punti. Peccato per la caduta in Gara 2 in Tailandia, è stata un po' strana ma siamo anche stati fortunati con le bandiere rosse. Siamo secondi in classifica, ma naturalmente puntiamo a raccogliere risultati migliori”. 

Non nasconde le sue ambizioni neppure Marco Melandri, uscito pure lui con buone sensazioni dalla doppia trasferta extraeuropea. Se qualcuno aveva dei dubbi sulla competitività del ravennate, dopo il periodo di inattività, si è dovuto presto ricredere: sia in Australia che in Tailandia, Marco ha messo in mostra un potenziale di primissimo livello, che gli ha permesso di lottare subito per le posizioni di vertice, nonostante qualche problema (vedi freni) che gli ha impedito di puntare ancora più in alto. Il distacco da Rea è già sensibile (55 punti) ma il campionato è lungo e da Aragon parte la rincorsa.

“Sono contento di tornare a correre in Europa, su piste a noi più familiari. Le prime due gare sono state difficili, ma sicuramente positive – sono le parole di Melandri -. Aragon è una pista dove la squadra ha fatto molto bene negli ultimi anni, quindi è un appuntamento importante per noi. Anche io ho vinto due volte lì, ma nella vecchia configurazione, con il tornantino finale".

"Nei test invernali abbiamo fatto un buon lavoro, anche se da allora il nostro assetto di base è leggermente cambiato. Mi aspettavo di essere più competitivo con gomme usate in Tailandia, invece i nostri avversari diretti avevano qualcosa in più, quindi Aragon rappresenterà una bella prova del nove. Comunque sarà difficile andare in fuga, mi aspetto un arrivo in volata. Fisicamente sto bene e sento di poter dire la mia”.

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