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Dopo il buono visto in Australia, Aprilia punta in alto in Thailandia

Il team Milwaukee Aprilia Racing guarda con ottimismo al secondo round del mondiale Superbike. Dopo quanto di buono visto finora, le possibilità di fare bene con la RSV4-RF ci sono.

Eugene Laverty, Milwaukee Aprilia

Eugene Laverty, Milwaukee Aprilia

Gold and Goose / Motorsport Images

Lorenzo Savadori, Milwaukee Aprilia
Lorenzo Savadori, Milwaukee Aprilia
Eugene Laverty, Milwaukee Aprilia
La caduta Eugene Laverty, Milwaukee Aprilia
La caduta Eugene Laverty, Milwaukee Aprilia
Eugene Laverty, Milwaukee Aprilia

Passato un mese dal promettente weekend della prima gara del campionato del mondo SBK 2018, il team della casa di Noale è arrivato sul circuito di Buriram consapevole di avere per le mani un mezzo ed una squadra capace di puntare in alto e di poter andare a dare fastidio là nelle posizioni che contano.

Se i risultati non sono ancora arrivati va infatti fatto notare che il team Milwaukee ha sempre mostrato, fin dai primi test pre-campionato e dalle prove libere del round 1, un grande miglioramento rispetto all'anno passato: in entrambe le occasioni i piloti Aprilia Lorenzo Savadori e Eugene Laverty si sono classificati rispettivamente primo e terzo. Purtroppo però questi risultati non sono ancora stati confermati: un incidente per Savadori nel corso della Superpole 1 lo ha messo fuori gioco per l'intero weekend mentre Laverty, con un secondo posto in Superpole 2, ha corso un'ottima Gara 2 finché una caduta non lo ha relegato nelle posizioni di coda. Comunque sia, questi non-risultati non hanno scoraggiato il team italiano, la moto ed il team ci sono, ora bisogna solamente confermare quanto di buono visto finora.

La pista sulla quale si disputerà la seconda gara del campionato metterà a dura prova i piloti e la moto; se il tracciato in quanto tale non è niente di eccessivamente stressante (quella Tailandese è infatti una pista abbastanza "melodica" nella quale a pagare di più è il miglior equilibrio generale fra telaio e motore) saranno piuttosto le condizioni meteo a metter a dura prova moto, piloti e gomme. Con livelli di umidità altissimi e temperature sempre al di sopra dei 30° saranno infatti proprio le gomme e la loro capacità di gestire queste temperature le sorvegliate speciali.

Ora, con Savadori ritornato al 100% ed una gara di dati in più da studiare, il team ha tutte le carte in regola per spremere il meglio dai suoi piloti e dalla sua RS4-RF.

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