Denning: “Imola è l’anima della Superbike”
Paul Denning afferma che piste tradizionali come Imola e Laguna Seca sono importanti per l’identità del Mondiale Superbike. In un’intervista a Motorsport.com afferma di voler tornare a correre in Giappone.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Il calendario 2020 del mondiale Superbike deve ancora essere confermato, ma nel mese di ottobre dovrebbero essere annunciate alcune novità che riguardano la prossima stagione. Buriram e Laguna Seca potrebbero uscire dal calendario, mentre si aggiungono Oschersleben, in Germania, ed un terzo circuito in Spagna, il Circuit de Catalunya.
Secondo Paul Denning, Team Principal Yamaha, le piste tradizionali sono importanti per la Superbike. Il britannico vorrebbe mantenere nel calendario i tracciati che hanno fatto la storia del mondiale negli ultimi anni, ma la probabile scomparsa di Laguna Seca potrebbe rappresentare la rottura di questa tradizione.
In un’intervista rilasciata a Motorsport.com, Denning afferma: “Nonostante alcune piste siano un po’ complicate, dobbiamo attenerci. Penso a tracciati come Imola, dove quest’anno è piovuto talmente tanto che Gara 2 è stata cancellata. Mi viene in mente anche Laguna Seca, particolare perché non c’è un’altra pista come quella statunitense. Il motivo per cui dovremmo tenerle in calendario è che sono l’anima del mondiale Superbike”.
“Ci danno anche un esempio chiaro di come la Superbike sia diversa dalla MotoGP, con Imola che si trova nel mezzo di una città. È un culto e questa è una cosa importante. Secondo il team principal della squadra che fino ad oggi vede schierati Michael van der Mark ed Alex Lowes, il calendario deve avere un giusto equilibrio tra piste tradizionali ed eventi economicamente interessanti.
“Dorna deve stipulare accordi che funzionano da un punto di vista economico ed a volte deve siglare accordi che siano economicamente attraenti in alcune regioni con l’obiettivo di potersi permettere accordi che per quanto riguarda l’economia siano meno efficaci in altri paesi”.
Yamaha-Teamchef Paul Denning (rechts) mit Michael van der Mark
Foto: LAT
Denning osserva: “È un peccato che la Thailandia esca fuori dal calendario. In questo modo non abbiamo una gara nel sud-est asiatico, che rappresenta un enorme mercato per i produttori ed è importante che Dorna si concentri sulla sicurezza dell’ingresso dell’Indonesia nel 2021. Comunque ho sentito anche voci su altri luoghi nel sud-est asiatico, ma non possiamo trascurare le gare europee. Dovremmo avere almeno otto o nove eventi in Europ, si tratta solo di bilanciare”.
Inoltre il mondiale Superbike vanta la presenza importante di Yamaha, Kawasaki e Honda, tre costruttori giapponesi. Eppure da anni non si corre in Giappone: “Mi piacerebbe correre in Giappone, ma decide la Dorna. Probabilmente non andiamo per delle ragioni economiche, perché anche il pubblico della MotoGP a Motegi non è moltissimo”.
“Il Motorsport sta vivendo momenti difficili in Giappone ed ospitare la Superbike sarebbe di grande aiuto – afferma Denning – i colleghi giapponesi stanno attualmente prendendo parte solo alla 8 Ore di Suzuka e alla MotoGP”.
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