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Davies vorrebbe che Ducati riconoscesse il suo contributo

Chaz Davies ritiene che la Ducati debba riconoscere il ruolo che ha svolto nel riportare il marchio italiano ad essere un contendente al titolo Superbike quando sarà il momento di scegliere la formazione 2021.

Il vincitore Scott Redding, Aruba.it Racing Ducati, terzo posto Chaz Davies, ARUBA.IT Racing Ducati

Il vincitore Scott Redding, Aruba.it Racing Ducati, terzo posto Chaz Davies, ARUBA.IT Racing Ducati

Gold and Goose / Motorsport Images

Davies fa parte della squadra ufficiale Ducati in Superbike dal 2019, ma il suo posto in squadra è minacciato dalle prestazioni del compagno, l'esordiente Scott Redding, che lo precede di 59 punti ed ha conquistato cinque vittorie contro la sola di Chaz.

Questo è il secondo anno di fila in cui Davies viene battuto dal nuovo compagno di squadra, dopo che lo scorso anno aveva chiuso al sesto posto nel Mondiale, mentre Alvaro Bautista ha lottato con Jonathan Rea per il titolo.

Inoltre, Michael Ruben Rinaldi si è reso protagonista di una stagione al di sopra delle aspettative in sella ad una Ducati clienti del Team Go Eleven, con la quale ha conquistato anche una vittoria ad Aragon, dando vita a rumors legati alla possibilità che sia proprio lui a prendere il posto di Davies nella squadra ufficiale.

Davies ritiene però che la Ducati debba guardare oltre ai risultati conseguiti negli ultimi anni e tenere conto del ruolo che sta giocando per aiutare il marchio a conquistare il suo primo titolo dal 2011.

"Non voglio essere giudicato in base ai risultati individuali" ha detto Davies. "Voglio essere giudicato per quello per cui sto lottando. Non voglio essere giudicato per la vittoria di Barcellona o per il terzo posto di Magny-Cours".

"Voglio essere giudicato perché sto aiutando questa squadra a provare a vincere un Mondiale, perché finora, per vari motivi, siamo arrivati sempre secondi e sento che quello per cui stiamo lottando è qualcosa di meglio. Ma probabilmente è lo stesso motivo per cui potrei non avere un posto qui".

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Davies ha resistito all'avanzata di Rea nelle fasi finale di Gara 2 a Magny-Cours, impedendo al pilota della Kawasaki di conquistare il suo sesto titolo iridato con un weekend d'anticipo.

Questo significa che Redding rimane matematicamente ancora in corsa per il titolo in vista della tappa di Estoril, anche se è improbabile che possa usurpare il trono di Rea, visto che si presenterà in Portogallo con un gap di 59 punti.

Davies ha spiegato di sapere l'importanza del terzo posto di Magny-Cours per tenere vive le speranze del compagno di giocarsi il titolo fino all'ultima gara.

"Sapevo che non avrebbe lasciato tutto aperto fino all'Estoril senza combattere" ha detto Davies. "Quindi mi aspettavo una sua mossa all'ultimo giro".

"Sapevo che era più veloce di me alla curva 8, così ho chiuso un po' la porta, cercando di stare più stretto del solito. E ho messo tutto insieme abbastanza bene, perché all'ultimo giro ho fatto un 1'48"2, costringendolo a commettere un errore dietro di me".

"All'ultimo giro ero molto sotto pressione, perché ovviamente sapevo la situazione in campionato di Scott. Sapevo che se Johnny mi avesse passato, il campionato era finito. Ma non ho voluto accontentarmi del quarto anche per me, per recuperare più punti possibile su van der Mark (sul quale ha 19 punti di margine nella lotta per il terzo posto".

"Avrei potuto permettere a Johnny di passarmi. Ok, non sono disposto ad andare così lontano, ma ho rischiato per me stesso, ma anche per mantenere questo campionato vivo fino ad Estoril" ha concluso.

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