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Davies: "Tra me e Rea è questione di dettagli: impossibile fare un pronostico"

1'46"686, questo è il tempo con cui sia Davies che Rea hanno chiuso la giornata di prove libere sul circuito di Imola. La sfida è aperta, chi la spunterà?

Chaz Davies, Aruba.it Racing-Ducati SBK Team

Chaz Davies, Aruba.it Racing-Ducati SBK Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Chaz Davies, Aruba.it Racing-Ducati SBK Team
Chaz Davies, Aruba.it Racing-Ducati SBK Team
Chaz Davies, Aruba.it Racing-Ducati SBK Team
Jonathan Jonathan Rea, Kawasaki Racing
Jonathan Jonathan Rea, Kawasaki Racing
Jonathan Jonathan Rea, Kawasaki Racing
Marco Melandri, Aruba.it Racing-Ducati SBK Team
Marco Melandri, Aruba.it Racing-Ducati SBK Team
Marco Melandri, Aruba.it Racing-Ducati SBK Team
Jonathan Jonathan Rea, Kawasaki Racing

Ha dominato entrambe le ultime due edizioni di questa gara e non sembra intenzionato a smettere. Chaz Davies si è migliorato costantemente nel venerdì di Imola, guidando con il coltello fra i denti, riuscendo a battere Rea nel suo ultimissimo giro facendo segnare lo stesso identico tempo del pilota della Kawasaki.

È un Davies scatenato quello che abbiamo visto oggi ad Imola, assecondato da una Ducati che è, anche quest'anno come in passato, è in estrema forma su questa pista. Si preannuncia un weekend di fuoco per tutti i tifosi della sportiva di Borgo Panigale che dalla vicina Bologna saranno presenti ad Imola per tifare Ducati.

Al pari di Davies abbiamo Jonathan Rea che sembra non essere per niente sazio del gradino più alto del podio. Vuole vincere, vuole farlo sempre. Sembra che Rea, complice un regolamento che ha limitato la sua Kawasaki, abbia ritrovato il gusto della sfida, il gusto di mettere a punto la sua moto e di far vedere che, piuttosto che limitare la Kawasaki, bisognerebbe limitare lui. Ad Imola, dopo le ultime due stagioni, si dava quasi per scontato un Dominio della Ducati, sempre in ottima forma su questo tracciato ma nessuno aveva messo in conto l'affamatissimo campione nord irlandese.

Oggi i due piloti hanno chiuso le libere con lo stesso identico tempo; la sfida è calda, si prospettano due giorni di gare da cardiopalma ad Imola, vediamo le dichiarazioni dei due campioni alla vigilia della guerra:

"Sono molto contento di aver concluso la giornata in crescendo. Oggi abbiamo trovato gradualmente il nostro ritmo, senza metterci fretta né facendo tante modifiche all'assetto. Il piano sembra aver funzionato bene, e ci restano margini di miglioramento e modifiche da fare in vista della gara, quindi generalmente sono soddisfatto anche se stiamo ancora cercando di limare gli ultimi decimi. A questo livello, si tratta di dettagli. Al momento sembra che io e Rea abbiamo un piccolo vantaggio, ma è impossibile fare pronostici per la gara" ha detto Davies.

"È stato un giorno positivo, abbiamo lavorato partendo dal setup utilizzato per gli ultimi test a Brno; sembra che questo approccio abbia funzionato molto bene. Poi va dato il merito a Pirelli di aver portato un nuovo pneumatico posteriore per la gara di dimensioni maggiori rispetto allo standard (200/65 n.d.r.) che ha cambiato la rapportatura finale della moto e l'altezza di guida; anche questo è stato un punto cardine attorno al quale abbiamo lavorato" ha aggiunto Rea.

Poi, se i proverbi hanno un fondo di verità, potremmo dire a Davies e Rea di stare attenti perché spesso, tra i due litiganti... il terzo gode. Ed il terzo in questione potrebbe essere Marco Melandri, leggermente staccato dai primi due ma sempre costante e, cosa più importante, in sella ad una moto che, dopo i test di Brno, sembra aver ritrovato una stabilità che sembrava dimenticata.

Poi, non dimentichiamo l'effetto positivo del tifo italiano che, come ammette lo stesso Marco, qualche cavallo in più lo regala sempre: "È stata una buona giornata. Il test che abbiamo fatto a Brno ci ha dato delle risposte ed oggi abbiamo potuto fare un buon lavoro con la squadra grazie ad una moto più stabile, concentrandoci esclusivamente sul passo gara. Non sarà comunque facile domani, perché credo che ci manchino ancora un paio di decimi rispetto a Rea e Davies, ma la notte spesso porta consiglio. Poi i tifosi italiani ci danno sempre qualche cavallo in più. Credo che i primi giri saranno cruciali, dobbiamo farci trovare pronti, anche in qualifica".

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