Davies riluttante: "In un team satellite non lotto per il titolo"
Chaz Davies afferma di non essere entusiasta di entrare a far parte di un team satellite per rimanere nel Mondiale Superbike la prossima stagione, in quanto ritiene di poter lottare per il titolo solo con una squadra ufficiale.

Prima dell'ultimo round della stagione 2020 ad Estoril, è stato annunciato che Michael Ruben Rinaldi, pilota del team Go Eleven, sostituirà Chaz Davies nella squadra ufficiale Ducati l'anno prossimo. Il gallese dunque ha chiuso un periodo lungo sette anni con Borgo Panigale. Le opzioni di Davies per la 2021 appaiono limitate, con Kawasaki, Honda, Yamaha e BMW che hanno tutti blindato i loro piloti per la prossima stagione. Questo significa che il pilota britannico dovrà probabilmente accontentarsi di uno dei team satellite l'anno prossimo, opzione che Davies non ritiene possa aiutarlo a lottare per il titolo mondiale in Superbike.
"Sento di poter lottare per il campionato, ma non avendo il pieno sostegno né l'energia, si comincia male - afferma Davies - Non sto dicendo che questa è la situazione, ma se non sei in una squadra ufficiale, non hai automaticamente il pieno supporto. Penso che se ci si mette nei miei panni, sento di aver bisogno di tutto il supporto necessario per poter aiutare la Ducati a vincere un campionato del mondo. Alla fine è sempre quello che ho cercato di fare".
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Il sostituto di Davies, Rinaldi, è stato l'unico pilota ad aver vinto una gara con una squadra indipendente quest'anno, mentre Garrett Gerloff del team GRT e Loris Baz di Ten Kate sono saliti più volte sul podio con le moto Yamaha non ufficiali. Allo stesso modo, Toprak Razgatlioglu ha vinto due volte con il team Puccetti Kawasaki l'anno scorso, prima di assicurarsi una sella Yamaha ufficiale per il 2020.
Anche la MotoGP è stata testimone di impressionanti prestazioni da parte dei team satellite negli ultimi anni, con la nuova Petronas SRT sostenuta da Yamaha che ha vinto quattro gare nel 2020 con Fabio Quartararo e Franco Morbidelli. Ma Davies è convinto che sia impossibile porre fine alla striscia vincente di Jonathan Rea e Kawasaki in Superbike con un team satellite, a meno che non gli vengano offerte moto di serie complete e il supporto del suo produttore affiliato.
Davies dichiara infatti: "Non si può mai essere sicuri di nulla e sono aperto a idee e suggerimenti. Dal mio punto di vista, sì, Pramac ha avuto successo. Sì, Avintia ha avuto successo. Ma quale di questi è la sfida per il campionato del mondo? Sì, la Petronas ha successo, ma non voglio commentare questo perché è un costruttore diverso. Il punto qui è riuscire a lottare per un campionato del mondo e avere il supporto per poterlo fare".
"Le cose che speravo già di migliorare per il prossimo anno all'interno della squadra di fabbrica non miglioreranno in una squadra satellite. Questo è il mio ragionamento. Sarei molto contento di essere smentito. Se sono in grado di guidare una vera e propria moto di fabbrica con un supporto completo e di fare un passo avanti in molti settori, sarei davvero felice di rimangiarmi ciò che ho detto. Ma così come stanno le cose oggi, questa è la situazione. Siamo arrivati secondi molte volte e abbiamo bisogno di un po' più di supporto per aumentare la consistenza e, come ho detto, in un team satellite sarà più difficile farlo. Non dico che sia impossibile. Dico solo che è più difficile".

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Riguardo questo articolo
Serie | WSBK |
Piloti | Chaz Davies |
Autore | Rachit Thukral |
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