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Davies: “Possiamo lottare per il titolo come tutti gli altri”

Chaz Davies si è lanciato nella nuova avventura con il team Goeleven e guiderà una Panigale V4R che avrà materiale ufficiale e supporto dalla fabbrica. Il gallese parla dei primi giorni con la nuova squadra a Jerez e degli obiettivi in vista del 2021.

Chaz Davies, Team GO ELEVEN

Chaz Davies, Team GO ELEVEN

WSBK

Il 2021 rappresenta un nuovo inizio per Chaz Davies, che dopo sette stagioni nel team Aruba.it Racing Ducati approda alla squadra Goeleven, struttura privata che però conta sul supporto di Borgo Panigale. Il gallese, al termine della lunga avventura con il team ufficiale, è pronto ad affrontare la nuova sfida, forte della grande esperienza e del sostegno che comunque continuerà ad avere dalla marca.

L’esordio ufficiale di Davies in sella alla Panigale V4R del team Goeleven era previsto a Jerez de la Frontera due settimane fa in occasione dei test pre-campionato, ma la pioggia ha costretto tutti i piloti a restare ai box e bisognerà attendere marzo, quando la Superbike tornerà in pista per i prossimi test, per vedere il britannico con la sua nuova squadra.

Davies ha lasciato il team ufficiale Ducati da vincente, con uno splendido trionfo in Gara 2 ad Estoril. In quel momento il suo futuro era ancora incerto, ma la voglia di tornare in pista era davvero tanta: “Ci sono stati alcuni momenti in cui ho pensato ‘forse questo è il modo migliore per concludere’. Ho vinto l’ultima gara, ho fatto il mio lavoro e vado a casa a testa alta. Ma qualcosa dentro di me ancora bruciava, ho ancora obiettivi da raggiungere e gare da vincere. Ho ancora tanta passione per questo sport, metto ancora l’impegno necessario per portare a casa risultati. Penso che quando sarò veramente stanco di correre smetterò, ma è una decisione che non sono ancora pronto a prendere”.

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Ma è tempo di concentrarsi sulla nuova avventura in cui si è lanciato e di cui parla ai microfoni di worldsbk.com: “Il team Goeleven è come una famiglia, c’è molta passione, l’ho potuto già vedere. È questo il tipo di gruppo di cui mi voglio circondare. Sono stato in queste condizioni già in passato durante la mia carriera ed è in queste situazioni in cui c’è una bella atmosfera che riesco a tirare fuori il meglio di me. La base di tutto è il materiale, perché ho bisogno di avere il materiale per continuare la forma che avevo alla fine del 2020. Il punto di partenza è questo ed è la base di tutto, avere le conferme di ciò che avevo”.

“Onestamente, se non avessi avuto il supporto della fabbrica, probabilmente non sarei qui – prosegue - Perché sono qui per vincere, ho dimostrato di poterlo fare, sento di meritare il materiale per poter vincere. Avrò una moto di fabbrica almeno all’inizio dell’anno e poi dipenderà dagli aggiornamenti che arriveranno durante la stagione. Sinceramente, se mi trovassi in una buona posizione, sarebbe nell’interesse di Ducati e nel mio avere il pieno supporto, come se fossi in un team ufficiale”.

Archiviati i test di Jerez in un nulla di fatto, lo sguardo è puntato verso i test di Portimao in programma a marzo: “Nei prossimi test che faremo partiamo con il pacchetto di base che avevo alla fine del 2020 e poi inizieremo ad introdurre alcune modifiche. Una delle novità è che ho un nuovo capo tecnico, di madrelingua inglese. È positivo avere questa figura che parla la tua stessa lingua, posso spiegare in maniera approfondita e mi capisce. Abbiamo lavorato insieme per un paio di giorni e ha capito subito tutti i miei commenti”.

Quest’anno la stagione inizierà più tardi del previsto, il semaforo si spegnerà per la prima volta ad aprile, ma Chaz Davies ha già le idee chiare sugli obiettivi del 2021: “Quando collezioni più punti di chiunque altro nelle ultime nove gare della stagione dimostri di avere una buona costanza ed è questo ciò di cui si ha bisogno per il campionato. Ora abbiamo un altro po’ di inverno davanti a noi, nessuno sta fermo e non lo saremo nemmeno noi. La chiave è arrivare alla prima gara ad un livello alto. Ho vinto l’ultima gara, ma non posso adagiarmi su questo, devo continuare a spingere. Non si può vincere in Superbike se la testa, il corpo e tutto il resto non sono nelle condizioni ideali. Ovviamente, credo che possiamo lottare per il titolo come tutti gli altri. Lo abbiamo dimostrato in passato e ne ho dato prova anche alla fine dello scorso anno, quindi credo che ci sia fiducia”.

 

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