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Davies: "Mi sento il più veloce in SBK, vorrei misurarmi in MotoGP"

Dopo le 11 vittorie della passata stagione, il pilota della Ducati ha un solo obiettivo in testa: il titolo iridato della Superbike. Anche perché questo potrebbe anche permettergli di fare il salto in MotoGP nel 2018.

Chaz Davies, Ducati Team

Foto di: Ducati Corse

Chaz Davies, Ducati Team
Marco Melandri e Chaz Davies, Ducati Team
Chaz Davies, Ducati Team
Chaz Davies, Ducati Team
Marco Melandri e Chaz Davies, Ducati Team
Marco Melandri e Chaz Davies, Ducati Team con la squadra
La moto di Chaz Davies, Ducati Team
Chaz Davies, Ducati Team
Marco Melandri e Chaz Davies, Ducati Team
Marco Melandri e Chaz Davies, Ducati Team

Chaz Davies si appresta ad iniziare il suo quarto anno con la Ducati nel Mondiale Superbike e durante la presentazione odierna dell'Aruba.it Racing non ha nascosto grandi ambizioni e guardando allo score delle ultime annate si fa anche fatica a dargli torto. 5 vittorie nel 2015, salite a 11 nel 2016: con questo bottino è normale che la sua aspirazione più naturale sia quella di provare a condurre la Panigale R ad un titolo iridato che manca alla Rossa dal 2011. Ma non solo, perché centrare questo obiettivo potrebbe anche spalancargli le porte della MotoGP.

Il tuo nuovo compagno Melandri ha detto che ti considera il favorito per il Mondiale. Tu cosa ne pensi?
"Sicuramente il mio obiettivo è provare a vincere il Mondiale, ma il riferimento è Rea, perché è lui il campione in carica. Diciamo che forse Marco guarda a me come e io invece guardo a Johnny. Penso che sia abbastanza normale".

Se dovessi riuscire a raggiungere questo traguardo importante, il salto in MotoGP può diventare il tuo obiettivo per il 2018?
"Si, se dovessi raggiungere il mio obiettivo di diventare campione della Superbike, penso che sarebbe il momento migliore per me per passare il MotoGP, perché ormai ho quasi 30 anni e in MotoGP cercano dei piloti sempre più giovani. Però penso che a volte sulla bilancia debba essere messa anche l'esperienza, perché reputo di essere un pilota migliore rispetto a due anni fa. Mi piacerebbe avere questa opportunità e questo potrebbe essere il momento giusto nella mia carriera perché non voglio provarci troppo tardi. Per me come pilota è sempre importante mettermi alla prova: mi reputo il pilota più veloce in Superbike, quindi il prossimo target è mettermi alla prova con quelli di MotoGP".

Hai già rinnovato il tuo contratto con la Ducati, con che formula?
"Ho un altro anno di contratto oltre a questo".

Ma è solo per la Superbike o c'è un'opzione per la MotoGP?
"Diciamo che è un contratto con Ducati".

Pensi che per il titolo sarà una sfida solo tra te e Rea o pensi che si potranno inserire anche Laverty e Melandri?
"Anche l'Aprilia è andata forte nei test, ma sarà interessante vedere come si comporterà nell'arco dell'intera stagione. E' una squadra nuova, supportata dalla casa, ma non completamente factory. Per questo penso che alcune gare potranno essere complicate per loro, ma dobbiamo aspettare e vedere come andranno le cose. Penso però che i due team che hanno le risorse per lottare sempre al vertice siano il nostro e la Kawasaki".

Non hai citato Sykes tra i contendenti al titolo...
"Beh, ho detto Kawasaki in generale, ma il pilota più forte negli ultimi due anni è stato Rea. Ovviamente non si può scartare Tom, perché è molto veloce. Poi è uno che spesso è capace di sorprendere: magari in un weekend sembra in difficoltà e poi vince la gara con cinque secondi di vantaggio. Diciamo che è un pilota che ha delle stranezze, ma sicuramente è uno dei nomi in lizza per il campionato".

L'anno scorso hai vinto 11 gare, ma hai chiuso terzo nel Mondiale. Quale deve essere la chiave per vincere il titolo?
"Ci vuole costanza, limitare gli zero in classifica ed anche un po' di fortuna. Negli ultimi due anni, per esempio, in diverse occasioni Rea ha commesso degli errori ma è riuscito a rimanere in sella. Sembrava quasi che ci fosse una forza di qualche tipo che lo rimetteva sempre sulla moto (ride). Ma la cosa più importante è che mi sento davvero a mio agio con la moto e che sono tanti mesi che non cado".

Dopo il grande finale della passata stagione (7 vittorie nelle ultime otto manche), credi che la Panigale sia pronta per lottare con la Kawasaki su tutti i tracciati?
"Penso di si, ma anche che dobbiamo continuare a lavorare. Siamo leggermente in ritardo perché per ora durante i test invernali non sono riuscito a provare il pacchetto completo, ma lo faremo nella due giorni di prove di Phillip Island. Da una parte mi sarebbe piaciuto provare tutto in Europa, ma dall'altra so che abbiamo diverse soluzioni che potranno renderci competitivi in Australia".

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