Torna in Superpole la Yamaha di Crutchlow con un tempo a dir poco stratosferico: il 2'04.091, infatti, oltre ad essere un miraggio per tutti gli avversari gli avrebbe permesso di qualificarsi in seconda fila nella qualifica del recente GP d'Inghilterra della classe MotoGP. Difficile dire se in questo ritorno al vertice della R1 ci sia il tocco magico di Valentino, che nelle due sessioni di test privati dello scorso mese aveva scovato e suggerito correzioni a diversi difetti: di fatto la R1 è tornata ad esprimere la velocità che nel corso della stagione sembrava essersi smarrita. "Non serve ringraziare Valentino - ha dichiarato a riguardo Meregalli, team manager Yamaha - perchè ogni pilota guida in modo diverso e la moto di Cal è la stessa degli ultimi due GP."
In seconda posizione, staccato di sette decimi, la Honda di Rea: l'inglese ha dimostrato anche su questa pista il suo potenziale e quello della CBR1000RR di Ten Kate. Domani, alla stregua di un Fabrizio (Ducati) scatenato, sarà certamente tra i protagonisti di una corsa che si annuncia accesa. Ai tre "scalmanati", infatti, in prima fila si aggiunge anche Smrz...che dimostra di avere un notevole feeling con la Aprilia RSV4: il suo tempo è di mezzo secondo più veloce rispetto a quello dell'ufficiale Biaggi, ancora una volta in "difficoltà" sullo sconnesso.
Quinto tempo, primo della seconda fila, per Haslam: domani dovrà fare due capolavori per recuperare terreno su Biaggi in classifica, anche se partire con il fiato sul collo del #3 Aprilia non dev'essere il modo migliore per dare il via ad una missione impossibile.
Nei primi otto anche le due BMW ufficiali: Corser è andato decisamente meglio di Xaus, ma è da sottolineare come il team di Monaco sia stato l'unico a piazzare entrambe le moto nell'ultimo Q.
Tra gli appunti negativi di giornata: le cadute di Scassa e Toseland, la mancata qualificazione all'ultimo Q per i piloti Althea Ducati ed il 15esimo tempo di Haga, sempre più lontano da quel guerriero che avevamo conosciuto nelle scorse stagioni. La speranza è che la Kawasaki o la BMW, alle quali sembra candidato per il prossimo anno, possano regalargli nuovi stimoli: ci manca.
Così al via:
1 35 Crutchlow C. (GBR) Yamaha YZF R1 2'04.091
2 65 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 2'04.763
3 84 Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R 2'05.083
4 96 Smrz J. (CZE) Aprilia RSV4 Factory 2'05.168
5 91 Haslam L. (GBR) Suzuki GSX-R1000 2'05.595
6 3 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 2'05.682
7 11 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 2'05.740
8 111 Xaus R. (ESP) BMW S1000 RR 2'06.787
9 67 Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 2'05.026
10 7 Checa C. (ESP) Ducati 1098R 2'05.035
11 50 Guintoli S. (FRA) Suzuki GSX-R1000 2'05.066
12 52 Toseland J. (GBR) Yamaha YZF R1 2'05.397
13 66 Sykes T. (GBR) Kawasaki ZX 10R 2'05.564
14 57 Lanzi L. (ITA) Ducati 1098R 2'05.903
15 41 Haga N. (JPN) Ducati 1098R 2'06.425
16 2 Camier L. (GBR) Aprilia RSV4 Factory 2'10.663
17 25 Brookes J. (AUS) Honda CBR1000RR 2'06.271
18 76 Neukirchner M. (GER) Honda CBR1000RR 2'07.041
19 23 Parkes B. (AUS) Honda CBR1000RR 2'07.636
20 99 Scassa L. (ITA) Ducati 1098R 2'07.042
21 95 Hayden R. (USA) Kawasaki ZX 10R 2'07.677
22 8 Kiyonari R. (JPN) Honda CBR1000RR 2'08.689
23 15 Baiocco M. (ITA) Kawasaki ZX 10R 2'10.431
24 46 Bridewell T. (GBR) Honda CBR1000RR 2'11.057
25 87 Yanagawa A. (JPN) Kawasaki ZX 10R 2'11.230
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