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Camier ancora out: “Recupero difficile, vorrei rientrare presto”

Il pilota Ducati è costretto a restare fermo ancora per un po’ a seguito dell’intervento alla spalla sinistra sostenuto a dicembre. Per lui niente test, ma spera di rientrare in vista dell’inizio della stagione a Phillip Island.

Leon Camier, Barni Racing Team

Leon Camier, Barni Racing Team

WSBK

La Superbike è in pista a Portimao per gli ultimi test europei prima di volare in Australia. I piloti si preparano per dare inizio alla nuova stagione mettendo a punto le proprie moto, ma Leon Camier è costretto a fare da spettatore. Il britannico, che da due stagioni combatte con infortuni e problemi fisici, continua a patire il dolore alla spalla sinistra che si porta dietro dagli ultimi test del 2019.

Il neo pilota Ducati si è sottoposto ad un intervento chirurgico a dicembre e ha già saltato i test di Jerez de la Frontera della scorsa settimana, ma è volato in Portogallo per provare a salire in sella alla Panigale V4 R. come in Spagna, anche sulla pista dell’Algarve è stato Sandro Cortese a scendere in pista per portare avanti il lavoro di sviluppo con il team Barni. Non ancora pienamente recuperato, Camier spera di poter finalmente guidare la Ducati e familiarizzare con la nuova moto in occasione del primo round della stagione, a Phillip Island.

Il pilota britannico spiega come procede il recupero: “Sta andando bene, l’infortunio alla spalla non è semplice, perché si tratta della zona più complessa del corpo. È molto complicato ed è facile che ci siano delle complicanze durante il percorso di recupero. Fino ad ora però sta procedendo bene, il medico è soddisfatto ma sento ancora un po’ di dolore all’articolazione. Inoltre più faccio esercizio, più si infiamma e più mi fa male. Bisogna restare calmi e lasciare che guarisca da sé, nonostante io faccia molta fisioterapia per accelerare la guarigione”.

“L’obiettivo è di tornare in sella – prosegue Camier – e possibilmente essere il più forte possibile dal punto di vista fisico. Non mi aspetto di essere al 100%, ma di essere almeno in grado di correre ed essere competitivo. È importante essere calmi, ovviamente non avrò tempo di salire in moto prima della gara di apertura della stagione, ma questo non deve preoccuparmi. Sento che sia la moto sia il team hanno molto potenziale. Da quanto ho capito, la Panigale V4 R è una moto insidiosa, la situazione non è semplice e lineare. Però dovrò salire sulla moto e poi capirò a che punto siamo”.

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