Buriram, Rinaldi soddisfatto e fiducioso: “In gara avevo un buon ritmo, ora arrivano circuiti che conosco”
Il pilota del team BARNI archivia il secondo round della stagione con due ottavi ed un undicesimo posto. Rinaldi è autore di buone prestazioni su un circuito a lui sconosciuto ed ora è pronto ad affrontare la stagione europea, su tracciati su cui ha già esperienza.
Michael Ruben Rinaldi, Barni Racing Team
Gold and Goose / Motorsport Images
La Ducati Panigale V4 R si è confermata la moto da battere anche a Buriram, dove Alvaro Bautista si è imposto in tutte e tre le gare del secondo appuntamento del Mondiale Superbike. Ma in sella alla quattro cilindri si è fatto notare anche Michael Ruben Rinaldi, all’esordio sul circuito thailandese. Dopo un venerdì di adattamento in cui è rimasto nelle retrovie, nelle gare è riuscito a rientrare per due volte tra i primi dieci.
Il Chang si è rivelato un tracciato amico per il pilota del team BARNI, che è riuscito a precedere anche il pilota ufficiale Chaz Davies, ancora in difficoltà con la Panigale. Rinaldi in gara è sempre stato il terzo indipendente, alle spalle dei due piloti Yamaha del team GRT. Solo nella Superpole Race è rimasto fuori dalla top 10, ma è stato comunque autore di una buona rimonta: scattato dalla sedicesima casella, ha lottato con le BMW, salvo poi restare alle spalle di Tom Sykes.
In Gara 2 ha migliorato le prestazioni del weekend, dimostrando di avere un buon passo gara e chiudendo il secondo weekend della stagione con ottimismo e fiducia. Il portacolori del team BARNI lascia la Thailandia con l’ottava posizione in classifica. Arriverà ad Aragon pronto a migliorare ancora, forte anche del fatto che il Mondiale inizierà la sua stagione europea e farà tappa su circuiti che conosce. 99 punti lo separano dal leader del campionato e compagno di marca, ma è terzo nella classifica dei piloti indipendenti, dietro a Marco Melandri e Sandro Cortese.
“Sono molto contento di tornare a casa con due ottavi posti”, afferma Rinaldi. “Purtroppo quando arrivo su un circuito nuovo sono svantaggiato dal format: non avendo avuto troppo tempo venerdì per sistemare l’assetto ho pagato la cattiva qualifica di sabato e partendo così indietro è dura recuperare. Domenica avevamo lo stesso ritmo del quinto/sesto, ma il gap accumulato nei primi giri mi ha impedito di giocarmela con loro. Adesso che torniamo in Europa non avrò più questo handicap e lavorando con il team come abbiamo fatto finora, credo che possano arrivare risultati ancora migliori”.
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