Bautista gongola: “Abbiamo vinto nonostante le limitazioni sulla Ducati”
Ad Assen lo spagnolo conquista l’undicesimo successo consecutivo su una pista storicamente poco amica alla Ducati. Condizioni particolari ed i 250 giri motore in meno però non hanno intaccato il dominio della Panigale V4 R.
Alvaro Bautista, Aruba.it Racing-Ducati Team
Gold and Goose / Motorsport Images
Assen era una pista sulla carta non favorevole alla Ducati, a cui sono stati tolti questo weekend 250 giri motore come da regolamento. Eppure Alvaro Bautista non sembra aver patito le limitazioni, vincendo sia Gara 1 che Gara 2 in un fine settimana caratterizzato anche dalla neve che ha scombinato i piani. Nonostante le condizioni particolari, la Panigale V4 R, che su questo tracciato non aveva mai girato, ha trionfato demolendo tutti i rivali, primo fra tutti Jonathan Rea.
Alvaro Bautista conquista così l’undicesima vittoria consecutiva e vola verso Imola con 53 punti di vantaggio sul Campione del mondo in carica. Il pilota Kawasaki non è stato in grado di fermare il dominio Ducati, che è riuscito a vincere anche su un tracciato ostile ed in condizioni difficili. Il vantaggio si è ridotto al traguardo, ma il risultato non cambia: Bautista consolida il primato in classifica e arriva all’appuntamento italiano come l’uomo da battere.
Ma il trionfo non è stato così semplice come sembra e Bautista riconosce di aver faticato: “Due gare lunghe in un giorno sono state piuttosto difficili ed oggi bisognava rimanere molto concentrati per un tempo più lungo. Abbiamo trovato molte difficoltà, ma sono molto felice del risultato”.
“Gara 1 è stata la peggiore per via del freddo”, afferma il leader della classifica. “Sicuramente mi aspettavo peggio, più che altro perché il feeling non era il massimo con il freddo. Però all’inizio ho preso margine e ho sfruttato il vantaggio nella seconda metà di gara. Ho amministrato quando avevo vantaggio, se vedevo che i rivali si avvicinavano spingevo, altrimenti restavo calmo”.
Poi Bautista analizza Gara 2: “Non mi aspettavo che Rea arrivasse così presto e non credevo di trovarlo vicino in quella curva. Ha dimostrato di essere molto forte su questa pista, ma aveva un passo più lento. Inoltre ho sentito che le condizioni della pista erano migliori rispetto a questa mattina, così ho avuto più fiducia, ho sorpassato Rea e ho imposto il mio ritmo”.
Lo spagnolo è entusiasta di questa vittoria, che considera la migliore fino ad ora: “È stata la più bella perché ho dovuto essere veloce e costante per tutti i giri di gara. La pista poi non è la migliore per Ducati, inoltre le condizioni sono state sempre particolari e le nuove regole ci hanno condizionato. Ma siamo riusciti a vincere ugualmente e nel complesso il weekend è stato perfetto”.
Ora il Mondiale Superbike arriva ad Imola, una pista che né lui né la Ducati Panigale V4 R conoscono. Ma la condizione di svantaggio per il capoclassifica è relativa, anche se tiene i piedi per terra: “Questa moto non ha riferimenti su questo tracciato, arriveremo lì e vedremo dove staremo. Certo, Assen per esempio era una pista su cui le Kawasaki avrebbero potuto batterci, eppure non ci sono riusciti. Ma nessuno è imbattibile vedremo la prossima gara”.
Informazioni aggiuntive di: Mark Bremer
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