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Badovini in BMW WSBK al posto di Xaus?

"Per Ayrton ci potrebbero essere, anche a breve, sviluppi interessanti"

Verba volant, dicono. Ed è vero quasi sempre, sia chiaro, tranne che per quelle parole che compongono frasi, innocenti all’apparenza, ma che fanno alzare qualche sopracciglio a chi è dotato di un cervello col vizio inguaribile di far fare "quattro" a "due più due" anche quando non ce n'è bisogno. Nel caso specifico, ci riferiamo a una banale professione di stima da parte di Andrea Buzzoni, Direttore BMW Motorrad Italia, per Ayrton Badovini, pilota che quest’anno corre per il team “ufficiale” STK, appunto, BMW Motorrad Italia. Buzzoni si è limitato, nel parlare del suo pilota, ad un "per Ayrton ci potrebbero essere, anche a breve, sviluppi interessanti", ovviamente con la casa di Monaco. Nulla di strano, direte voi. La fate facile: ma cosa significa a breve? 2011 o ancora prima? Perché se nel primo caso rientriamo nell’ordinaria amministrazione, nel secondo…si aprono le porte per scenari a dire poco apocalittici. Intanto, un po’ di background. Badovini, nato a Biella nel 1986, ha alle spalle il solito percorso: minimoto, trofei monomarca, e poi ecco l’Europeo STK. Poi, negli ultimi due anni, con la Kawasaki nel mondiale Superbike, con il team Pedercini prima, e poi nella formazione PSG-1, finché, nella scorsa stagione, non è stato appiedato per motivi economici. Quest’anno l’apparente retrocessione: il passaggio alla Superstock. Non fosse che entrare in una formazione come quella gestita da Serafino Foti, qualunque sia il campionato, è sempre un colpaccio. Ma torniamo a noi: la dichiarazione di stima di Buzzoni. Che di per sé potrebbe non avere risvolti particolari, almeno finché non si pensa alla situazione del team ufficiale in Superbike, gestito da quel Davide Tardozzi che, dopo aver visto Xaus consumare più carene che gomme, ha pensato bene di fermare lo spagnolo, a detta di molti un po’ appannato in quest’ultimo periodo, e di mandarlo in albergo prima che si facesse male. Ora, trarre conclusioni dopo una gara è quantomeno prematuro, e siamo tutti d’accordo, ma la decisione di Tardozzi è stata di quelle molto, molto pesanti. Forse, proprio memori dell’esperienza di Davide in Ducati, viene spontaneo fare un paio di paralleli con fatti del passato – remoto e recente – che potrebbero far prospettare uno scenario a dire poco interessante proprio per Badovini. I più attenti fan della Superbike ricorderanno Ben Bostrom e il suo esordio nel mondiale delle derivate di serie. Arrivato nel 2000 al team ufficiale Ducati da campione AMA, si scontra con una moto più difficile da interpretare di quello che si aspettasse, con piste tutte nuove ma soprattutto con gomme Michelin molto, molto diverse da quelle Dunlop che tanto amava. Risultato: a metà stagione i risultati sono, ad essere buoni, deludenti. Soluzione: un bello scambio di selle con Borja, allora alfiere del team NCR. Ben si trova a suo agio nel più “casalingo” team NCR – che corre con Dunlop – e Borja fa un paio di garoni con la 996 ufficiale. Ora, non stiamo certamente proponendo di "relegare" Xaus alla Superstock, non fosse altro perché, con quanto è alto e grosso, non basterebbe lo spaventoso motore della S1000RR a metterlo al pari della concorrenza. Ma, se Ruben e Davide decidessero di comune accordo di far fare allo spagnolo una…vacanza rigeneratrice, del genere che tanto bene ha fatto a Stoner durante la scorsa stagione, la sella della BMW numero 111 non resterebbe vuota. Come dite? Troppa birra tedesca? Può darsi, anzi, probabile. Anche perché è molto probabile che Buzzoni si auguri di avere Badovini in una posizione di campionato che renda, diciamo così, sconveniente il suo perdere anche una sola gara, se non, magari, a fine stagione, qualora il vantaggio garantisse certezze matematiche… Resta quel "a breve". Siamo ad inizio stagione. Possibile che voglia davvero fare riferimento al mondiale 2011? Ai posteri l’ardua sentenza

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