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Aprilia, Savadori: "Finalmente siamo sulla strada giusta"

Il pilota italiano ha chiuso al quarto posto la prima giornata di prove al Lausitzring e la RSV4 inizia piano piano a rispondere alle sue esigenze dopo i test di qualche settimana fa. Bene anche Laverty, autore del sesto tempo.

Lorenzo Savadori, Milwaukee Aprilia

Lorenzo Savadori, Milwaukee Aprilia

Gold and Goose / Motorsport Images

Lorenzo Savadori, Milwaukee Aprilia
Eugene Eugene Laverty, Milwaukee Aprilia, Milwaukee Aprilia, Lorenzo Savadori, Milwaukee Aprilia
Eugene Eugene Laverty, Milwaukee Aprilia, Milwaukee Aprilia
Lorenzo Savadori, Milwaukee Aprilia
Eugene Eugene Laverty, Milwaukee Aprilia, Milwaukee Aprilia
Lorenzo Savadori, Milwaukee Aprilia
Lorenzo Savadori, Milwaukee Aprilia
Lorenzo Savadori, Milwaukee Aprilia
Eugene Eugene Laverty, Milwaukee Aprilia, Milwaukee Aprilia
Eugene Eugene Laverty, Milwaukee Aprilia, Milwaukee Aprilia
Eugene Eugene Laverty, Milwaukee Aprilia, Milwaukee Aprilia

Lo aveva detto Romano Albesiano, Responsabile Aprilia Racing, in un’intervista a motorsport.com. L’Aprilia RSV4 RF ha un ottimo potenziale, con il regolamento modificato c’è bisogno di provare per far emergere questa potenzialità e con questo format di gara si fa fatica. Occorrono test e ci si sta organizzando per la prossima stagione ma al momento la situazione è questa.

Detto fatto. E’ bastato un test prima della gara e subito dopo la prima giornata si trovano i due piloti a sandwich su Melandri, con Lorenzo Savadori quarto e Eugene Laverty sesto, davvero a contatto con Kawasaki e Ducati.

In particolare è sembrato tornato ai suoi livelli il pilota di Cesena, capace di essere intanto subito veloce sul giro secco e facendo vedere di avere le carte in regola per dare continuità a questa competitività anche sulla distanza.

“Il test è stato davvero prezioso – conferma Savadori – perché tutto quello che abbiamo provato ha fatto sì che ora riesca a sentirmi bene sulla moto. Passi avanti c’erano già stati a Laguna Seca ma ora posso dire che siamo finalmente sulla strada giusta. Non è un mistero che le problematiche nascevano dalla difficoltà di riuscire a fermare la moto in staccata. Oggi abbiamo trovato le giuste soluzioni e questo mi ha permesso di esprimermi al meglio anche se c’è sempre qualcosa da migliorare”.

Ovviamente il lavoro non è finito perché se Ducati e Kawasaki sono più vicine, non sono ancora state… prese.

“Senza dubbio dobbiamo arrivare ad essere costanti sulla prestazione dall’inizio alla fine, cosa che fino ad ora ci è un po’ mancata. Devo dire che la sensazione è buona, anche in una giornata complicata come oggi, dove la pista aveva meno grip rispetto ai test e dove non abbiamo potuto provare alcune cose a causa della pioggia, cosa che faremo domani nella FP3, oltre alla scelta dei pneumatici. Mi auguro che sia asciutto perché su questa pista, con le buche che ci sono, correre sul bagnato sarebbe una lotteria”.

Nonostante la buona prestazione cronometrica, Eugene Laverty non è apparso altrettanto soddisfatto del compagno di squadra.

“Non mi aspettavo di girare così più lento rispetto al test – commenta il pilota irlandese -. Probabilmente la pioggia caduta nei giorni scorso ha “lavato” il grip e non avevo la stessa confidenza con la moto. Soprattutto con la gomma anteriore, e questo toglie ovviamente un po’ di sicurezza. Inoltre la pioggia ha complicato le cose, perché ci ha tolto la possibilità di giare su una pista più gommata rispetto alla mattina. Domani dovrebbe essere asciutto, quindi nella FP3 lavoreremo per trovare la giusta soluzione”.

Laverty è un pilota che parla poco ma lavora duro. Soprattutto la sua analisi non è mai banale.

“Ho detto sin dall’inizio che la RSV4 RF ha il potenziale per essere competitiva. Non è la moto che ho guidato nel 2013 perché il regolamento è cambiato ma è in grado ugualmente di stare nelle posizioni di vertice. Penso che sia stata imboccata la strada giusta, vediamo il responso della pista domani e domenica”.

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