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Quanto sono serviti i 250 giri motore che la Dorna ha "regalato" a Honda, MV e BMW?

A seguito della modifica regolamentare voluta per aiutare i team più in difficoltà in questa metà di campionato SBK 2018, andiamo a vedere nel dettaglio se e quanto è servita.

Leon Camier, Honda WSBK Team

Leon Camier, Honda WSBK Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Jordi Torres, MV Agusta Reparto Corse
Leon Camier, Honda WSBK Team
Loris Baz, Althea Racing
Jordi Torres, MV Agusta Reparto Corse
Jake Gagne, Honda WSBK Team, Leon Camier, Honda WSBK Team
Loris Baz, Althea Racing
Jordi Torres, MV Agusta Reparto Corse
Leon Camier, Honda WSBK Team
Loris Baz, Althea Racing
Jordi Torres, MV Agusta Reparto Corse bike
Jake Gagne, Honda WSBK Team, Patrick Jacobsen, Triple M Racing
Loris Baz, Althea Racing, Toprak Razgatlioglu, Kawasaki Puccetti Racing

Una delle norme più controverse del regolamento della Superbike 2018 è stato il limitatore di giri impostato su differenti livelli per i diversi team con lo scopo - a quanto pare non raggiunto - di avvantaggiare quelli più in difficoltà e, viceversa, di rendere più complicata la vita a quelli solitamente più vincenti che, però, continuano ad esserlo. Per Honda, BMW e MV Agusta il limitatore era stato imposto fin dall’inizio del campionato a 14.700 giri al minuto. Tuttavia, data la scarsezza di risultati, dalla gara di Brno la federazione ha deciso di fare un “regalo” a queste tre squadre consentendo loro di aumentare il limite massimo di rotazione dei rispettivi 4 cilindri a 14.950 giri, 250 in più rispetto a quanto precedentemente imposto proprio per cercare di dar loro una mano nel tentativo di tornare ad essere competitivi.

Tuttavia, report di gara alla mano, pare che questo non sia servito. Vediamo nel dettaglio come sono andati i rispettivi weekend di Brno alle varie squadre implicate nella nostra analisi:

MV Agusta

La MV Agusta, rispetto alle altre moto coinvolte in questo discorso è quella che meno di tutte ha giovato di questa modifica, anche solo per il fatto che il 4 cilindri italiano, al massimo delle sue capacità, non raggiunge il limite massimo concesso. Ad ogni modo a Brno non c’è stato modo di verificare se e quanto questa concessione regolamentare sia di aiuto: l’unica MV in gara, quella affidata a Jordi Torres, non è arrivata in fondo a nessuna delle due gare. Caduto in Gara 1 e ritirato in Gara 2 non è stato proprio un weekend memorabile per il pilota spagnolo, vedremo a Laguna Seca come andranno le cose.

BMW

Dopo un venerdì iniziato nel migliore dei modi per la BMW ufficiale affidata a Loris Baz con un secondo posto nelle FP1 (sotto la pioggia), nelle successive sessioni (qualifiche e gare comprese) il pilota francese è ritornato rapidamente nelle solite posizioni (ovvero a cavallo della metà dello schieramento) confermando anche, al termine delle gare (caduto in Gara 1 mentre era 11esimo e proprio in quella posizione ha terminato Gara 2), che la moto continua ad avere problemi, non tanto di potenza (e a buon intenditore…) quanto di eccessivo consumo di gomme, vero ago della bilancia nella gare della SBK.

Lo confermano le dichiarazioni di Baz al termine della gara di domenica: “Abbiamo avuto lo stesso problema di ieri; la mancanza di grip al posteriore significa che stiamo consumando la gomma più velocemente degli altri. Ho cercato di stare con Camier e Forés nella prima parte della gara, ma una volta perso il grip al posteriore, ho faticato a gestire l’anteriore. Ho dato il 100% come al solito e speravo di poter chiudere nei primi dieci ma non è stato possibile. Continueremo a lavorare per migliorare, cercando di rimanere sempre positivi”.

Honda

Lo stesso discorso fatto per BMW e MV è estendibile a Honda con risultati a Brno in tutto e per tutto in linea con quanto visto fino a questo punto del campionato, ovvero con Camier a lottare come un leone per portare a casa un nono posto in Gara 1 ed un settimo in Gara 2 e con un Jake Gagne più in difficoltà rispetto all’esperto compagno di squadra che a Brno ha collezionato un ritiro in Gara 1 ed un onesto 12esimo posto in Gara 2.

Inutile dire che questi sono risultati molto lontani dal blasone di Honda, dal loro dispiegamento di forze e da quello che ci si aspetta da una squadra del genere ma lo sviluppo di questa ultima evoluzione della Fireblade pare essere tutto tranne che semplice e - come per gli altri - la concessione regolamentare di 250 giri in più al limitatore non ha fatto alcuna differenza. Stando alle dichiarazioni di Camier, anche lui - come il collega Baz - ha sofferto in particolar modo l’usura degli pneumatici (specialmente in gara 2 con l’asfalto a quasi 60°C) ma, gomme a parte, citandolo: “Questo weekend non eravamo abbastanza veloci per competere nella top five ma continuiamo a lavorare duro, penso che nel prossimo futuro arriveranno risultati migliori”.

In conclusione, in attesa di piste più veloci e con rettilinei più importanti come Laguna Seca e Misano, possiamo (con un po’ di amarezza, soprattutto per lo spettacolo e la bagarre in pista) affermare che la novità introdotta a Brno, che sarebbe dovuta essere un toccasana per alcune moto, invece non lo è stato… a voler spezzare una lancia in favore di Dorna, c’è da dire che Brno non è proprio un tracciato che premia gli altissimi regimi di rotazione, è una pista molto guidata e molto di percorrenza, con solo un rettilineo nemmeno troppo lungo; come detto, saranno forse le prossime tappe a mostrare quanto questa concessione regolamentare influisca sulle prestazioni di queste motociclette.

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