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A Losail Rea implacabile: sono 16 vittorie! Davies lotta ma deve cedere

Il pilota Kawasaki suda un po’ di più però il risultato non cambia, realizzando il record di punti. Il gallese parte forte, rischia di cadere, ed è secondo in campionato. Ottima prova della Yamaha, con Lowes terzo e van der Mark quarto.

Bandiera a scacchi per Jonathan Rea, Kawasaki Racing

16esimo successo stagionale, record di punti in campionato, doppietta su una pista dove la Kawasaki non aveva mai vinto, staccato Troy Bayliss nei vincitori di tutti i tempi in Superbike. La stagione di Jonathan Rea non poteva non concludersi con una pioggia di risultati strepitosi, a suggellare la tempesta 2017, quella che si è abbattuta sui suoi avversari.

La vittoria in gara 2 per il fuoriclasse nordirlandese è stata un pelino più sudata, complice una partenza al fulmicotone di Chaz Davies e una sua un po’ meno incisiva. Un paio di affondi decisi, però, e il gallese della Ducati era già nel mirino. Ci ha pensato poi Davies a rendergli il compito facile, prendendo una paurosa imbarcata che solo un miracolo e la sua abilità hanno evitato un brutto volo ma non la rottura del plexiglass del cupolino col torace.

Mentre Davies cercava di addomesticare la Panigale imbizzarrita, Rea se ne è andato. Poi non ha esagerato, tenendo a distanza di sicurezza il rivale, a sua volta libero dalla preoccupazione Sykes e con il secondo posto in campionato, visto che l’inglese era finito nella ghiaia già nei primi giri. Impossibilitato a prendere Rea, Chaz ha dovuto più che altro guardarsi le spalle dalle Yamaha, forti di quella competitività messa in mostra in prova ma non concretizzata in gara 1 per le cadute di entrambi i piloti. In gara 2 invece sia Alex Lowes che Michael van der Mark, al traguardo nell’ordine, sono riusciti ad andare a turno all’attacco del ducatista: entrambi sono stati respinti ma il potenziale messo in mostra è sicuramente di buon auspicio in vista della stagione 2018, dove la R1 pagherà meno dazio al nuovo regolamento tecnico rispetto alle rivali.

Gara invece da dimenticare per Marco Melandri. Difficile dire che il ravennate ha deluso. Semplicemente (ma urgono interventi importanti) in determinate condizioni la Panigale non si adatta alle condizioni fisiche e di guida di Marco. Impressionante come la Ducati “balli” in rettilineo e faccia fatica ad avere grip. Una situazione che dovrà essere risolta a Borgo Panigale pena un’altra stagione di Melandri da protagonista incompiuto.

Ci si aspettava di più in questa gara 2 anche da Xavi Fores, che il venerdì aveva mostrato un passo da podio. Anche oggi nel finale ha fatto vedere momenti interessanti ma la brutta partenza gli ha fatto perdere subito il contatto con i primi e dopo recuperare sulle Yamaha è risultato impossibile. L’unica soddisfazione è stata finora davanti all’ufficiale Aruba ma gli obiettivi erano sicuramente altri.

Dopo i fasti di gara 1, per l’Aprilia il bilancio di giornata non è questa volta positivo. Lorenzo Savadori è uscito presto di scena per un problema tecnico mentre Eugene Laverty ha fatto il gambero dopo una buona partenza, dovendosi accontentare di una battaglia, vinta, per il settimo posto, con un coriaceo Sylvain Guintoli.

Impalpabile Leon Camier, solo nono, e inconcludente Jordi Torres, autore di uno spettacolare high- side, gli altri italiani in pista hanno concluso in zona punti per mancanza di… avversari: il migliore è stato Raaffele De Rosa, 11esimo, 13esimo Andreozzi, 15esimo Rolfo. Non è partito Davide Giugliano, fermato da un attacco di gastroenterite, che ha così concluso mestamente la sua non fortunata parentesi con la Honda.

Cla #RiderBikeGiriTempoGapDistaccoRitiratoPunti
1   1 united_kingdom Jonathan Rea  Kawasaki 17 33'39.718       25
2   7 united_kingdom Chaz Davies  Ducati 17 33'41.679 1.961 1.961   20
3   22 united_kingdom Alex Lowes  Yamaha 17 33'43.903 4.185 2.224   16
4   60 netherlands Michael van der Mark  Yamaha 17 33'45.561 5.843 1.658   13
5   12 spain Javier Fores  Ducati 17 33'48.705 8.987 3.144   11
6   33 italy Marco Melandri  Ducati 17 33'54.393 14.675 5.688   10
7   50 united_kingdom Eugene Laverty  Aprilia 17 33'55.969 16.251 1.576   9
8   05 france Sylvain Guintoli  Kawasaki 17 33'56.393 16.675 0.424   8
9   2 united_kingdom Leon Camier  MV Agusta 17 33'59.325 19.607 2.932   7
10   40 spain Roman Ramos  Kawasaki 17 34'00.346 20.628 1.021   6
11   35 italy Raffaele De Rosa  BMW 17 34'05.761 26.043 5.415   5
12   45 Jake Gagne  Honda 17 34'12.374 32.656 6.613   4
13   121 italy Alessandro Andreozzi  Yamaha 17 34'20.915 41.197 8.541   3
14   37 czech_republic Ondřej Ježek  Kawasaki 17 34'21.562 41.844 0.647   2
15   44 italy Roberto Rolfo  Kawasaki 17 34'26.834 47.116 5.272   1
16   11 france Jérémy Guarnoni  Kawasaki 15 2 laps 2 giri 2 giri    
  dnf 32 italy Lorenzo Savadori  Aprilia 2 15 laps 15 giri 13 giri Mechanical  
  dnf 66 united_kingdom Tom Sykes  Kawasaki 2 15 laps 15 giri 0.000 Accident  
  dnf 81 spain Jordi Torres  BMW 1 16 laps 16 giri 1 giro Accident  
Laps LedRider
1 - 3 united_kingdom Chaz Davies 
4 - 17 united_kingdom Jonathan Rea 

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