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WRC | Toyota: arriva un nuovo tipo di raffreddamento dell'ibrido

Toyota continua a sviluppare la GR Yaris Rally1: per il 2023 dovrebbe far esordire un nuovo sistema di raffreddamento del pacchetto elettrico che, per altro, ridurrà il drag in maniera sensibile.

Elfyn Evans, Scott Martin, Toyota Gazoo Racing WRT Toyota GR Yaris Rally1

Il 2022 è stato a dir poco dominante per Toyota Racing. 7 vittorie su 12 round conquistati, entrambi i titoli iridati in palio: quello Costruttori grazie ai 525 punti complessivi totalizzati negli 11 mesi di rally e anche quello piloti con Kalle Rovanpera.

Una stagione eccezionale per la Casa giapponese, resa indimenticabile dal fatto che, tutti questi successi, siano arrivati nella prima stagione in cui è stato introdotto il regolamento dedicato alle vetture Rally1, quelle equipaggiate dalla propulsione ibrida.

L'avvio del 2022 non ha avuto storia: 5 successi nei primi 7 rally e i titoli già in cassaforte. Eppure il team ha continuato a spingere introducendo una nuova ala posteriore omologata in luglio e usata in gara per la prima volta al Rally d'Estonia (foto qui sotto).

 

In tutto il 2022 il team diretto da Jari-Matti Latvala ha investito 9 joker di sviluppo (contro i 7 di Hyundai Motorsport): 5 sul motore, 3 sul bodywork e 1 sulla trasmissione. Questo significa che è stato il team che ne ha usati di più nel primo anno.

Oltre all'ala posteriore, Toyota ha introdotto anche un nuovo airscoope in vetta al tettuccio della GR Yaris Rally1 per migliorare l'aerazione dell'abitacolo dopo le giuste lamentele dei piloti in seguito a un Rally del Portogallo a dir poco bollente. La novità è stata introdotta al Safari, nel mese di giugno.

Nel corso del 2022 Toyota ha provato a più riprese una nuova soluzione inerente al metodo di raffreddamento del sistema ibrido, posto anche sulla GR Yaris sopra l'assale posteriore. Durante le 12 tappe dello scorso Mondiale, il team giapponese ha schierato sempre le Yaris dotate di due prominenti orecchie poco sopra i passaruota posteriori (foto qui sotto).

 

Questa soluzione è stata sostituita da un'idea molto meno impattante dal punto di vista aerodinamico. Infatti, sempre nel corso dei test, le GR Yaris hanno girato senza le orecchie, ma utilizzando una soluzione molto simile a quella adottata sin da subito da Ford sulle Puma Rally1 EcoBoost Hybrid (foto qui sotto).

 

Due fori, uno per lato, protetti da retine poste per evitare che foglie o sporcizia possa entrare nel condotto e ostruirlo, mandando così in surriscaldamento il delicato pacchetto elettrico da 100 kW che sovralimenta il motore termico. Questa soluzione, come detto, non è ancora stata utilizzata in gara, ma Toyota dovrebbe farla esordire proprio nel 2023, riducendo non di poco il drag (resistenza all'avanzamento, ndr) generato dalla versione precedente.

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