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WRC, Testoni rivela: "I team già contenti delle Pirelli 2021"

Terenzio Testoni, responsabile della sezione Rally di Pirelli, ha spiegato in un'intervista esclusiva a Motorsport.com come sono andati i primi test fatti con i team sulle gomme WRC 2021, ma anche delle incertezze legate alla preparazione delle coperture per il 2022, anno d'introduzione delle vetture ibride.

Ott Tanak, Martin Jarveoja, Hyundai i20 Coupe WRC

Ott Tanak, Martin Jarveoja, Hyundai i20 Coupe WRC

Julien Prioux

Il WRC 2021 è ormai ai nastri di partenza. La prossima settimana i tre team ufficiali faranno gli ultimi test in vista del Rallye Monte-Carlo, prologo della nuova stagione che scatterà con le prime prove speciali il 21 gennaio. Una delle novità più importanti di questa stagione è il ritorno di Pirelli come fornitrice unica di pneumatici per la classe regina del Mondiale Rally.

Ecco perché, a pochi giorni dal via del Mondiale e dopo diversi mesi in cui la Casa milanese ha lavorato sodo per preparare le proprie gomme 2021, abbiamo fatto il punto della situazione con Terenzio Testoni, responsabile della sezione Rally di Pirelli Motorsport. Il manager italiano ha rilasciato a Motorsport.com un'intervista esclusiva in cui ha parlato del lavoro svolto, di ciò che hanno detto i team riguardo le nuove gomme dopo i primi test, ma anche del lavoro che attende Pirelli per preparare le gomme 2022 per le vetture ibride WRC, le Rally1, e tanto altro.

Testoni, avete fatto i primi test con Toyota e Hyundai con le gomme 2021, come sono andati?
"Alla fine non siamo riusciti a fare tante prove, anche perché i team hanno deciso di fare i test all'ultimo minuto e il Mondiale 2020 è terminato verso il 10 di dicembre e siamo arrivati un po' lunghi. Abbiamo fatto i test cercando condizioni miste, simili a quelle che i team troveranno a Monte-Carlo. Posso dire che le prime impressioni dei team sono state positive".

Quali indicazioni avete avuto da questi test?
"Quello che i team si aspettano dalle nostre gomme è che abbiano una prestazione molto costante e stabile. I team hanno apprezzato questo aspetto delle gomme. Noi abbiamo lavorato molto durante il 2020 per fare in modo di riuscire a centrare questo obiettivo. Avere una prestazione più costante possibile, a quel punto la differenza non la fa più il pneumatico, ma il pilota e la macchina. Ecco perché ci siamo posti come obiettivo proprio quello di avere gomme stabili e costanti e che si forino il meno possibile. Poi, è chiaro che la foratura sia sempre dietro l'angolo, è difficile fare in modo di eliminale. Non sai mai cosa trovi dietro la curva. Per questo sono i due target su cui abbiamo lavorato molto nel corso del 2020".

Parlando con Andreas Mikkelsen, vostro pilota tester con cui avete sviluppato le gomme 2021, ci ha detto che durante le prove 2020 non ha mai forato. E' un trend che avete potuto constatare anche nei test di dicembre?
"Per i test che abbiamo fatto, il trend è confermato. Era uno dei nostri target avere una gomma più resistente possibile e per ora stiamo andando in quella direzione e siamo contenti. E' chiaro che mancano i riscontri anche di M-Sport, perché non ha ancora provato le nostre gomme. Però posso confermare che era ed è uno dei nostri obiettivi legati ai nostri prodotti per il WRC".

Sapete già quando i team proveranno le gomme da sterrato 2021?
"Purtroppo la situazione legata al COVID-19 è ancora molto in divenire. Sappiamo bene che non c'è certezza nemmeno dello svolgimento del Rallye Monte-Carlo, quindi è difficile che i team facciano piani a lungo termine per questa stagione. Credo però che i primi test su terra saranno fatti a breve. Secondo me, però, non saranno fatti prima di febbraio-marzo. A gennaio si corre il Monte-Carlo, poi a febbraio speriamo venga disputato l'Arctic Rally Lapland in versione Mondiale. La prima gara su terra sarà a marzo-aprile, per cui ci aspettiamo che qualche settimana prima i team provino le coperture adatte a quella superfice. Però a oggi i team non ci hanno comunicato niente".

Quanto sarebbe importante per Pirelli che venga svolta la gara su neve, sebbene il Rally di Svezia sia stato cancellato?
"Il mercato scandinavo per Pirelli è importante, per noi uno dei più importanti che abbiamo in Europa. Avere un evento di livello Mondiale ci consente di aumentare ancora di più la visibilità su un mercato molto importante. La settimana prossima ci sarà l'Arctic Rally nazionale e vado perché si tratta della prima gara in Finlandia invernale, per noi è molto importante. Spero che l'Arctic Rally del Mondiale si faccia".

I team ci hanno fatto sapere che Compact Dynamics è in ritardo nella consegna dei pacchetti ibridi per le vetture di nuova generazione, le Rally1 che esordiranno in gara a partire dal 2022. Che lavoro sta compiendo Pirelli in vista della preparazione delle gomme WRC per il prossimo anno?
"Il problema, il primo vero problema, è che ancora oggi non c'è un regolamento definitivo per le nuove macchine. Per cui siamo in difficoltà nella preparazione del prossimo anno. Il ritardo della consegna dell'ibrido ai team è un ritardo che tutti pagheremo. Noi però siamo pronti. Appena le macchine saranno pronte per girare, allora useremo il prodotto attuale per capire in base alle esigenze delle vetture che tipo di pneumatico fare. Però non mi aspetto grossi stravolgimenti sul prodotto".

"Certo, ci sarà il discorso di vetture più pesanti delle attuali, forse più potenti a bassi regimi, si tratterà di un adattamento del prodotto attuale alle esigenze delle vetture 2022. E' più grosso il salto tra WRC2 e WRC rispetto alle WRC Plus e le Rally1. Ci sarà differenza, ma mi aspetto di fare solo un adattamento. Certo è complicato perché il regolamento non è ben chiaro e questo credo che sia un male. Ma noi ci faremo trovare pronti".

Temete il fatto di aver usato una Citroen C3 WRC con specifiche 2019 per la preparazione delle nuove gomme a fronte delle modifiche aerodinamiche introdotte nel 2020 da Hyundai e Toyota?
"La Citroen C3 WRC usata per preparare le gomme 2021 era aggiornata al 2019, dunque l'ultima versione omologata che ha corso nel Mondiale. Quest'anno Hyundai e Toyota hanno introdotto novità, ma non così pesanti. Ford è addirittura rimasta invariata. Non so quanto abbiano potuto influire i cambiamenti fatti, ma noi abbiamo usato comunque una macchina che ha corso nel 2019. Le specifiche erano completamente quelle".

"Comunque fino al Messico tutte le vetture hanno corso in versione 2019. Poi sono arrivate le modifiche dopo il blocco per il COVID-19. Noi però siamo molto contenti del lavoro che abbiamo fatto. Non posso svelare troppi dettagli, ma con il lavoro che abbiamo fatto sulle prove speciali dei rally, abbiamo i nostri riferimenti, informazioni, di quanto e come abbiamo provato. Abbiamo fatto test prima e dopo il Rally Italia Sardegna su quelle strade anche per capire come andava il nostro prodotto. Posso dire che abbiamo fatto test con parametri veritieri".

Terminato il Rallye Monte-Carlo 2021, Pirelli potrà dirsi soddisfatta se...
"Partiamo dal dire che a Monte-Carlo vince chi sbaglia meno. Tutti faranno errori, ma vincerà chi sbaglia meno. A volte può capitare di usare un set di gomme in una condizione non ideale, che non fa esprimere il suo potenziale. Se un pilota fa una scelta di gomme pensando che sull'asfalto vi sia ghiaccio, e poi questo non c'è, allora cambia tutto lo scenario".

"Diventa tutto critico. Mi aspetto che i piloti utilizzino le gomme nelle condizioni che Pirelli suggerisce di usare. Questo per evitare di trovarsi con gomme che vengano usate in condizioni non ideali, altrimenti potrebbero incontrare problemi. Sinceramente mi aspetto che i team con i test che hanno fatto e che faranno la prossima settimana possano comprendere bene la natura delle nostre gomme e fare le scelte più appropriate in gara".

Qual è il rally del calendario WRC 2021 che Pirelli attende con più curiosità e preoccupazione?
"Difficile dirlo. Ogni gara è molto differente. In realtà dipenderà molto anche dalle condizioni atmosferiche che troveremo. Di solito, in Sardegna, si corre con gomme dure per le alte temperature. Poi, però, se viene a piovere, la situazione si complica. Noi abbiamo cercato di preparare le nostre gomme facendo test nelle condizioni più estreme possibili, per poi trovarci in condizioni più di riparo. Per questo motivo abbiamo fatto dei test in agosto in Sardegna, per provare con 50 gradi e su un fondo tosto. Difficilmente troveremo fondi così nel corso dell'anno".

"Abbiamo provato alle temperature più alte possibili. Penso sia difficile trovare temperature ancora più elevate o fondi più insidiosi di quelli in cui abbiamo girato in Sardegna. Abbiamo preferito l'estremo per essere poi pronti ovunque. In gara, forse, condizioni del genere avremmo potuto trovarle in Turchia, ma il Rally di Turchia, almeno al momento, non fa parte del calendario 2021 (è nella lista delle gare di riserva, ndr). Le gare più dure sono Turchia e Sardegna".

 

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