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Andreucci: "Che gusto essere nella top 10 con la 208"

Il toscano si è classificato ottavo assoluto, secondo in WRC2 e primo in classe R5

La Peugeot 208 T16 e Paolo Andreucci hanno chiuso ottavi assoluti il Rally Italia Sardegna: il pilota toscano con Anna Andreussi risulta essere il primo equipaggio italiano, che ha vinto la classe R5, conquistando ils econdo posto nella categoria WRC2.

E' stata una gara combattuta e ad eliminazione, usurante per piloti e mezzi meccanici, in cui i portacolori del Leone sono stati protagonisti dalla prima all’ultima prova speciale, contendendo fino all’ultimo chilometro all’ucraino Protasov la vittoria in WRC2.

Molto soddisfatto Paolo Andreucci: "Cosa ti passa nella mente quando dopo oltre 380 km di prove speciali ti trovi dietro di soli cinque decimi al tuo avversario? Sicuramente che stai facendo uno degli sport più belli ed imprevedibili del mondo. E poi che non è finita, che negli ultimi chilometri dell’ultima prova dovrai guidare ancora meglio perché quello che hai fatto fino ad allora non è stato sufficiente per essere in testa. Sono stati questi gli ultimi pensieri che ho avuto prima che scattasse il verde dell’ultima PS. Ho spinto per quanto ho potuto ma la speciale era molto stretta ed insidiosa, con muretti a destra e a sinistra. Non siamo riusciti a recuperare ma è un grandissimo risultato. Da incorniciare e ricordare".

Ti aspettavi di entrare nella top ten?
"Primo italiano e dentro i dieci contro le ben più potenti vetture della categoria WRC! E’ stata una gara fantastica e incredibile. Una 208 T16 capace di essere prestazionale e di superare indenne una gara logorante come questa, segno che il lavoro fatto da tutto il team è stato come sempre di livello altissimo. Un rally giocato ottimamente sul piano della tattica e della strategia, senza la ricerca del riscontro cronometrico a tutti i costi ma badando a non assumere rischi inutili. Un gran lavoro nel scegliere sia regolazioni sia gli pneumatici Pirelli che sono stati perfetti in tutti i quattrocento chilometri di gara".

Cosa ti lascia questa esperienza nel mondiale?
"Mi porto a gara una gran felicità per aver sfruttato nel migliore dei modi l’opportunità che mi è stata data da Peugeot e, in più, una gran mole di dati sulla vettura sulla terra che saranno utili per preparare il prossimo appuntamento del Campionato Italiano Rally”.

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