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WRC | Presentata l'edizione 2023 del Rally Italia Sardegna

Presentata l'edizione numero 20 del Rally Italia Sardegna, unica tappa del WRC 2023 che si tiene in Italia. 74 equipaggi iscritti per 27 nazioni presenti. Partenza e traguardo a Olbia.

Podio: il vincitore del Rally Italia Sardegna Ott Tänak, Martin Järveoja, Hyundai World Rally Team Hyundai i20 N Rally1, secondo posto Craig Breen, Paul Nagle, M-Sport Ford World Rally Team Ford Puma Rally1, terzo posto Dani Sordo, Candido Carrera, Hyundai World Rally Team Hyundai i20 N Rally1

Foto di: McKlein / Motorsport Images

È stato presentato presso la sede dell’Automobile Club d’Italia il Rally Italia Sardegna, che si svolgerà dal 1 al 4 giugno, per la ventesima volta sull’Isola dei Quattro Mori. Il rally Italia Sardegna è organizzato dall’Automobile Club d’Italia ed è il sesto appuntamento del World Rally Championship.

Ad illustrare i particolari dell’evento italiano iridato sono stati il Presidente dell’Automobile Club d’Italia Angelo Sticchi Damiani; l’Assessore al Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Autonoma della Sardegna; Giulio Pes di San Vittorio, Presidente comitato regionale ACI Sardegna e Presidente AC Sassari; Settimo Nizzi, Sindaco di Olbia; Marco Franzelli, Direttore di RAI Sport; Antonio Turitto, Direttore Generale Rally Italia Sardegna.

Nell’evento lavora uno staff di 1.000 persone, la competizione conta un percorso da 1.170 Km, dei quali 322 suddivisi in 19 prove speciali. Sono 74 gli equipaggi iscritti in rappresentanza di 27 nazioni, numero record, tra questi anche 8 equipaggi sardi. A disposizione 130 unità personale sanitari in servizio, 80 i mezzi di intervento tecnico e 53 mezzi di soccorso.

Partenza e traguardo ad Olbia. Giovedì 1 giugno dopo lo start alle 18.02 dal Lungomare olbiese, subito la prova speciale televisiva ale 18.05. Venerdì 2, 6 tratti cronometrati, compresi i due passaggi sulla lunga ed inedita “Monte Lerno” da 50 Km, ps più lunga della storia del RIS. Sabato 3, ancora 8 prove speciali e domenica 4 tappa conclusiva con gli ultimi 4 crono prima dell’arrivo ed il podio finale a partire dalle ore 15.

Senza precedenti la copertura TV nazionale, che si sommerà a quella live internazionale di WRC+, grazie all’intervento massiccio della RAI che trasmetterà 5 prove speciali, di cui 1 in diretta per la prima volta su RAI 2.

I relatori hanno sottolineato tutti gli aspetti relativi all’evento ACI che in collaborazione con la regione Sardegna è divenuto un punto di riferimento per la promozione efficace attraverso lo spettacolo dello sport motoristico ai massimi livelli. Di seguito gli interventi:

Angelo Sticchi Damiani: “andammo in Sardegna quando per un privato l’organizzazione di un rally mondiale diventò troppo onerosa. Allora come ACI andammo in Sardegna, dapprima rapporti complicati, molto complicati. Abbiamo resistito consci del fatto che abbiamo il percorso più bello del mondo in una cornice che è la più bella del mondo, dal mare all’entroterra. Ci sono dei meravigliosi e suggestivi luoghi dell’entroterra che son stati scoperti grazie al rally. Ci siamo resi conto che era una scommessa che non si poteva perdere. Poi arrivò questa Amministrazione regionale".

"Abbiamo qui l’assessore Chessa che ne è la conferma di questo dialogo sempre più efficace. La Sardegna è un’isola e occorre andarci appositamente. Una volta andati ci si innamora. Dal punto di vista logistico sportivo non è stato facilissimo, per i costi che occorre affrontare per una trasferta su un’isola. Siamo l’unica tappa del Mondiale che si svolge su un’isola. Sono stato io a insistere, benché non fossi presidente, con l’ACI ad andare sull’Isola, ed all’inizio furono passaggi molto difficili. Quando si crede in qualcosa e si hanno delle visioni, l’obiettivo si raggiunge".

"Stiamo rispettando quanto l’Europa ci chiede sotto l’aspetto ambientale e sotto altri aspetti vari aspetti. In Italia abbiamo oltre 20 milioni di auto altamente inquinanti, ci si preoccupa di altro, ma di questa massa di veicoli inquinanti quando ci libereremo. Dobbiamo essere realisti e partire dalla situazione italiana. I paesi nordici non hanno questa zavorra che ci portiamo appresso. Abbiamo un nuovo governo che mostra sensibilità sull’argomento. La mobilità è un diritto e va garantito. Da questo dobbiamo contribuire, anche attraverso il rally ‘Italia, a raggiungere gli obiettivi che tutti desideriamo raggiungere”.

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