WRC | Pirelli, Testoni: "Soddisfatto, lavoriamo già al 2023"
In arrivo le evoluzioni delle gomme da asfalto e sterrato per le vetture WRC1. Il campionato si chiude con la pioggia nell’ultima giornata in Giappone, vinto da Neuville, titolo WRC2 al finlandese Emil Lindholm su Skoda.
Cala il sipario sul mondiale WRC 2022, che si chiude con la vittoria di Thierry Neuville nel Rally del Giappone, segnato da molti stage cancellati il venerdì e il sabato e dalla pioggia da metà mattinata la domenica.
Assegnati già nelle gare precedenti i titoli piloti e costruttori del WRC1, l’unica sentenza ancora da emettere riguardava il WRC2, nel quale il titolo è andato al finlandese Emil Lindholm su Skoda Fabia.
Emil Lindholm, Reeta Hämäläinen, Toksport WRT Skoda Fabia Evo Rally2
Photo by: Red Bull Content Pool
LE SFIDE
Durante il week-end, piloti e gomme sono stati messi alla prova dagli asfalti generalmente scivolosi e dallo scarso grip, che è stato ridotto ancor di più dall’accumulo, passaggio dopo passaggio, di terra, foglie e pietre, che hanno anche aumentato il rischio di danni agli pneumatici.
Al venerdì le cose sono state complicate dai tracciati particolarmente stretti e tortuosi che hanno imposto ai piloti numerosi tagli, mentre la domenica è stata caratterizzata dalle temperature più basse e dalla comparsa della pioggia. Date le condizioni, l‘usura delle gomme è stata molto contenuta durante tutto il fine settimana e in linea con questa tipologia di gara.
Thierry Neuville, Martijn Wydaeghe, Hyundai World Rally Team Hyundai i20 N Rally1
Photo by: Red Bull Content Pool
LA SCELTA GOMME
Venerdì e sabato, la strategia gomme è stata univoca e praticamente obbligata per tutti i team WRC1, in tutte le sezioni di gara: cinque P Zero Hard, che in questa gara erano la prime.
Unica eccezione dei primi due giorni è stata rappresentata da Thierry Neuville su Hyundai che il sabato pomeriggio ha gareggiato con quattro hard, tenendo pronta una soft nel bagagliaio per affrontare la superficie mista asfalto-sterrato dell’ultima prova speciale.
L’attesa della pioggia ha differenziato notevolmente le scelte dei piloti domenica mattina. Mentre i due equipaggi Hyundai, Neuville e Ott Tanak, hanno prudentemente preferito portare in gara due gomme di tutti i tipi a disposizione (P Zero Hard, P Zero Soft e Cinturato da bagnato), quelli Toyota hanno rinunciato alle gomme da bagnato con la sola eccezione di Takamoto Katsuta che ne ha portata in gara una.
I due piloti Ford hanno fatto una scelta opposta tra loro: quattro soft e due wet nel caso di Gus Greensmith ed esattamente il contrario nel caso di Craig Breen, il quale si è imposto nelle due ultime prove corse sotto la pioggia.
Craig Breen, James Fulton, M-Sport Ford World Rally Team Ford Puma Rally1
Photo by: Red Bull Content Pool
"Questo Rally del Giappone, anomalo per le temperature alte e per le condizioni generalmente asciutte, compendia perfettamente la stagione di Pirelli, nella quale le gomme sia gravel sia da asfalto hanno costantemente assicurato affidabilità, resistenza agli urti, bassa usura e prestazioni", ha detto Terenzio Testoni, responsabile di Pirelli.
"Per questo posso tranquillamente affermare che per noi è stato un anno pieno di soddisfazioni durante il quale, sebbene la sfida delle nuove macchine ibride si stata pienamente vinta, abbiamo continuato a sviluppare nuove soluzioni, facendo tesoro di quanto appreso gara dopo gara".
"Ora è già tempo di concentrarci sulla prossima stagione, per la quale stiamo mettendo a punto una evoluzione delle gamme da asfalto e da sterrato. Faccio le mie congratulazioni ad Emil, un altro giovane pilota la cui carriera stiamo seguendo e supportando con attenzione, come sempre facciamo con i nuovi talenti”.
Takamoto Katsuta, Aaron Johnston, Toyota Gazoo Racing WRT NG Toyota GR Yaris Rally1
Photo by: Red Bull Content Pool
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