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WRC: Pirelli OK al Safari nonostante l'atteggiamento dei piloti

Tanti piloti hanno spinto troppo nei primi giorni, ma Pirelli si è detta soddisfatta del comportamento delle proprie Scorpion KX Soft e Hard utilizzate nel weekend al Rally Safari.

Sébastien Ogier, Julien Ingrassia, Toyota Gazoo Racing WRT Toyota Yaris WRC

Foto di: Toyota Racing

Da sempre il Rally Safari non è un rally di prestazione, ma di durata, tenacia, tattica e saper limitare i propri istinti per un fine più ampio: arrivare in fondo senza guai e cercare di vincerlo. E' riuscito nell'intento Sébastien Ogier, bravo e fortunato a salire in testa alla gara domenica e a portare a casa il quarto successo stagionale.

Al termine dell'evento africano, Pirelli ha stilato il proprio bilancio della 4 giorni di gara kenyota dopo aver potuto notare il comportamento sulla durata e la prestazione delle proprie gomme Scorpion KX Hard e Soft.

A tracciare il bilancio è stato Terenzio Testoni, rally activity manager di Pirelli. Dal punto di vista delle gomme, il fondo non era così insidioso come in altri appuntamenti, ma i carichi laterali generati in alcuni tratti sono risultati l'avversario più ostico per le coperture italiane. Queste, però, secondo Testoni hanno pienamente superato l'esame Safari.

"Il mitico Safari non è mai uno sprint: è invece una maratona. Quindi l'aspetto importante non è solo la velocità, ma un'andatura costante, che sia abbastanza misurata da curare sia le componenti meccaniche della vettura che le gomme. La più grande differenza rispetto ai rally europei è che gli pneumatici non soffrono in termini di usura: è invece il fianco che subisce la pressione maggiore".

Testoni ha anche voluto sottolineare come, nelle prime due giornate di gara, tanti piloti abbiano approcciato il Safari Rally non tanto come la storica gara di durata, quanto come un rally classico attuale che si svolge in Europa, dunque un rally in cui è necessario spingere dal primo all'ultimo metro. Niente di più sbagliato. Non a caso, in tanti hanno rivisto il proprio piano di gara, adeguandosi alle difficoltà incontrate lungo il percorso.

"La spalla ha assicurato la resistenza del pneumatico, dovendo affrontare l'enorme quantità di rocce sulla strada, molte delle quali non possono essere evitate. Abbiamo lavorato molto sia sull'usura che sulla resistenza del KX che abbiamo portato in Kenya e il risultato è stato un pneumatico affidabile in condizioni che sono state rese ancora più estreme dal modo in cui i piloti si sono avvicinati inizialmente - proprio come un rally convenzionale".

"Con il proseguire dell'evento, hanno adattato il loro approccio: ma il Safari non ha ancora fatto prigionieri. I pneumatici Pirelli erano sulla Ford Focus vincente di Colin McRae all'ultimo Safari Rally WRC, nel 2002, e questa esperienza è stata utile anche questa volta", ha concluso Testoni.

Da segnalare poi la perfetta scelta di gomme fatta da Ogier nell'ultima giornata di gara, quando ha potuto usufruire di due Soft in più - per scelta, tra le 8 a disposizione di tutti i piloti lo scorso fine settimana - rispetto a Katsuta e nelle ultime speciali della domenica anche questo aspetto ha fatto la differenza in favore del 7 volte campione del mondo in carica.

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