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WRC pensa al futuro: "Ci sono 2 o 3 Case interessate a entrare"

WRC e FIA stanno lavorando ai nuovi regolamenti e anche a convincere Case a entrare nel Mondiale. "2 o 3 sono interessate, ci stiamo lavorando", ha dichiarato Thul.

Sebastien Ogier, Benjamin Veillas, Toyota Gazoo Racing WRT Toyota GR Yaris Rally1

Foto di: Toyota Racing

Il WRC è da tempo alla ricerca di nuove Case da aggiungere a Toyota, Hyundai e Ford (con M-Sport) per cercare di aggiungerne almeno una per tornare a 4, numero perso a fine 2019 quando Citroen Racing decise di abbandonare il Mondiale con effetto immediato.

La situazione, beninteso, non è delle migliori. Il regolamento Rally1 ha sì introdotto la propulsione ibrida, ma ha mantenuto i costi molto alti - le vetture sono veri e propri prototipi - e questo fa da barriera, ostracizza eventuali Case intenzionate a fare valutazioni sull'eventuale entrata nel Mondiale.

Alpine, Stellantis e Skoda hanno sondato il terreno da diversi mesi, ma con il preciso intento di puntare a una propulsione completamente elettrica. Per cambiare le cose e attirare nuove Case, i promotori del WRC e la FIA stanno studiando il prossimo regolamento tecnico che sarà introdotto nel 2025 e, stando a quanto affermato a Motorsport.com da Peter Thul - direttore sportivo del WRC - ci sono già Case interessate.

"Ci stiamo lavorando. Sono stato con Andrew [Wheatley, direttore del dipartimento Rally della FIA] a parlare con chiunque sia anche solo vicino a questo tipo di categoria. Ora abbiamo 2 opzioni, forse 3 [di costruttori] con cui continuare a parlare. Non ne parleremo fino a quando non avremo la fattibilità, perché è un sistema molto fragile. Ma avere 4 costruttori sarebbe perfetto".

"Prima di tutto, tutti i marchi sono i benvenuti nel WRC. Ma abbiamo una strategia su chi stiamo avvicinando e come lo stiamo facendo. Stiamo lavorando assieme alla FIA, possiamo dare qualche suggerimento sui regolamenti, ma la decisione finale spetta a loro".

 

Il regolamento attuale, quello che ha tracciato le linee delle Rally1, andrà a scadenza alla fine del prossimo anno essendo attualmente un piano triennale. Per attirare nuovi costruttori, i nuovi regolamenti dovranno essere chiari e, soprattutto, a lungo termine.

"Abbiamo bisogno di conoscere i regolamenti molto velocemente, ma la FIA non può inventare qualcosa senza consultare adeguatamente i costruttori, e questo è un processo continuo", ha proseguito Thul.

"Come forse sapete, l'industria automobilistica sta cambiando direzione e l'elettrico non è un'opzione fattibile per i rally, se vogliamo mantenere il formato e la tecnologia attuale".

"L'aspetto positivo dell'attuale regolamento Rally1 è che il 75% della vettura può essere mantenuto, quindi si tratta solo di decidere quale combinazione di trasmissione adottare. Riteniamo che i carburanti sostenibili e persiano gli e-fuel siano una buona opzione per il futuro e per le auto esistenti, un'opzione molto importante anche per i mercato che non possono effettuare l'elettrificazione completa".

Andrew Wheatley, direttore del dipartimento Rally della FIA, ha aggiunto che la priorità del WRC sarà la definizione del futuro a medio e lungo termine della categoria e questo processo è ormai in via di conclusione.

E' chiaro da qualche mese che dal 2025 dovrebbero essere adottati regolamenti tecnici molto simili a quelli attuali. Saranno un'evoluzione e le vetture rimarranno in gran parte le stesse, anche se sarà rivisto l'utilizzo dell'ibrido.

"Il processo continua. la discussione è assolutamente in cima alla nostra agenda ed è un punto di discussione costante. Tutto il settore automobilistico si pone la domanda: qual è il futuro? La strada che percorriamo deve essere attenta e ponderata. Non credo che anticipare o ritardare di un paio di settimane l'annuncio farà la differenza quando arriveremo al 2028. Penso che dovremo avere una visione chiara di come procedere. Non ci siamo ancora, ma credo che ci siamo quasi".

"Penso che le sfide con i costruttori siano complesse. Non è facile, ma ci stiamo lavorando. Penso che nel 2025 e 2026 siano una discussione molto più semplice perché fondamentalmente siamo in un ciclo di omologazione, quindi se vogliamo cambiare dovremmo apportare modifiche significative e la realtà è che nessuno vuole farlo".

"Fondamentalmente le auto avranno lo stesso aspetto, avranno lo stesso suono, ma potrebbero esserci dei cambiamenti nell'equilibrio tra ibrido e motore termico. E' solo in fase di definizione, ma il 2027 e il 2028 saranno sicuramente anni più impegnativi".

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