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Analisi

WRC, Ogier batte Rohrl: 5 vittorie a Monte-Carlo con 5 Case diverse

Sébastien Ogier è diventato il pilota più vincente al Rallye Monte-Carlo con 8 successi complessivi, ma anche l'unico a vincere il rally del Principato con 5 Case differenti, infrangendo il precedente record di Walter Rohrl. Ripercorriamo assieme le 5 vittorie chiave del campione di Gap.

Sébastien Ogier, Toyota Gazoo Racing

Foto di: Toyota Racing

Sébastien Ogier e Walter Rohrl, due piloti che, nelle rispettive generazioni, hanno rappresentato l'eccellenza e un talento di guida con pochi eguali. A parte questo, hanno avuto poche cose in comune, se non il fatto sopra citato e avere la sinistra predisposizione - per gli avversari, si intende - di essere fenomenali nelle strade del Principato di Monaco e del sud della Francia, dove si tiene il Rallye Monte-Carlo.

Tra le poche cose che accomunano i due, però, è svanita di recente una delle più curiose, ma che meglio rappresenta il loro talento a Monte-Carlo: entrambi, fino allo scorso fine settimana, erano gli unici piloti ad avere vinto il prologo del Mondiale Rally con 4 Case differenti. Rohrl lo ha fatto per 4 volte: nel 1980 con FIAT Abarth, nel 1982 con Opel, poi l'anno successivo con Lancia e nel 1984 con Audi, diventando così il terzo pilota più vincente assieme a Sandro Munari nel rally più celebre al mondo.

Sébastien Ogier, domenica 24 gennaio, ha infranto diversi record e raggiunto traguardi eccezionali: con la vittoria ottenuta all'89esima edizione del Rallye Monte-Carlo ha raggiunto le 50 vittorie nel WRC, ma anche gli 8 successi al Rallye Monte-Carlo, diventando il pilota più vincente della storia al rally più celebre al mondo che si tiene proprio al Principato.

Un altro record ottenuto da Ogier, che è probabilmente passato sotto traccia rispetto ad altri traguardi raggiunti, ossia vincere Monte-Carlo con 5 Case differenti. La cavalcata del campione di Gap è partita dal 2009, quando Séb ha vinto la gara nel 2009 per la prima volta. Una gara valevole per l'Intercontinental Rally Championship (IRC) e non per il WRC. In quell'edizione vinse al volante di una Peugeot, per poi vincere nel 2014 con Volkswagen, 2017 con Ford, 2 anni dopo con Citroen e quest'anno con Toyota, infrangendo il record che apparteneva proprio a Walter Rohrl.

2009: primo trionfo assoluto con Peugeot

Julien Ingrassia e Sébastien Ogier vincitori a Monte-Carlo per la prima volta nel 2009 con Peugeot

Julien Ingrassia e Sébastien Ogier vincitori a Monte-Carlo per la prima volta nel 2009 con Peugeot

Photo by: Mandoga Media

2009. Gli organizzatori del Rallye Monte-Carlo - l'Automobile Club de Monaco - non trova i fondi per riuscire a iscrivere la gara al calendario WRC di quell'anno. Ecco allora che la gara diventa valida per l'IRC, l'Intercontinental Rally Championship. Al volante della Peugeot 207 Super2000 numero 9 del team BF Goodrich c'è un ragazzo francese di 26 anni, che l'anno precedente ha vinto il JWRC e ha impressionato nella gara premio fatta al volante di una Citroen C4 WRC, per altro comandando parte della gara dopo un avvio incredibile.

Ogier, navigato da Julien Ingrassia, si presenta al via dell'IRC per prendere parte al Rallye Monte-Carlo, quella che diverrà nel tempo la sua gara di casa. L'avvio è piuttosto tranquillo, nche se competitivo. Dopo il primo giro, fatto da 3 prove, è quarto assoluto. Poi, nel giro pomeridiano, cambia passo e prima agguanta il podio, poi sale in seconda posizione fino al termine della PS8, quando denota un ritardo di 1'32"3 da Juho Hanninen, pilota finlandese che comanda la gara.

A quel punto, la svolta della gara. Juho Hanninen, al volante di una Skoda Fabia Super2000, fora ed è costretto al ritiro. Ogier ringrazia, si prende la prima posizione e va a vincere il primo Rallye Monte-Carlo della sua carriera precedendo il belga Freddy Loix di 1'43"6 e il connazionale Stéphane Sarrazin, che completa il podio. Per il 26enne una gioia immensa. In quel momento, con la coppa del vincitore tra le mani, non può certo aspettarsi di ripetere quella scena per altre 7 volte.

Arriva il bis nel 2014, lo firma con Volkswagen

 

Nel 2013 Volkswagen entra nel WRC e lo fa con l'intenzione di fare un anno d'esperienza per poi puntare al titolo dall'anno successivo. Invece vince subito e vince tutto con Ogier e Ingrassia. Ma non coglie il successo al Rallye Monte-Carlo di quell'anno.

L'equipaggio campione del mondo deve attendere il 2014 per vincere il secondo Monte-Carlo della loro carriera, il primo nel WRC e il primo con Volkswagen, che permette loro di firmare il secondo successo nel Principato con 2 marchi differenti.

La gara, per i campioni del mondo, è in salita. Aprono la strada e le condizioni del fondo - essendo Monte-Carlo - sono difficilissime. Dopo le prime due prove, Ogier sprofonda al nono posto assoluto nella PS3, la Montauban sur l'Ouvèze - Laborel 1, firmando appena il 22esimo tempo assoluto nella speciale.

Da quel momento parte la rimonta dalla prova successiva: nella PS4 sale setimo assoluto, mentre nella PS5 fa segnare il miglior tempo e recupera altre 3 posizioni. Ora è quarto. Ogier continua a tenere il piede schiacciato sull'acceleratore, sebbene le condizioni del fondo (come potete vedere dalla foto qui sopra) siano a dir poco complesse. Un vero Monte-Carlo.

Con la vittoria ottenuta nella PS7 Vitrolles-Faye 1 di quasi 50 chilometri, Ogier supera Kris Meeke e Robert Kubica e sale in seconda posizione, staccato di 35"6 da Bryan Bouffier che comanda la gara al volante di una Ford Fiesta RS WRC gommata Michelin. La prova decisiva della gara si conferma la Vitrolles-Faye di 49,03 chilometri, con Sébastien e Julien che fanno la differenza vincendola ancora, mentre Bouffier accontenta del quinto tempo di prova, staccato di 47" dai connazionali.

A quel punto non c'è più storia. Ogier e Ingrassia si involano e vincono il loro secondo Monte-Carlo e lo fanno al volante di una vettura differente rispetto alla Peugeot 207 Super2000: la Volkswagen Polo R WRC che entrerà di diritto nella storia per essere stata una delle vetture più dominanti di sempre, imprendibile nella sua epoca.

2017: vince con Ford M-Sport da mezzo privato

 

A fine 2016 succede di tutto: dopo 4 anni di dominio assoluto da parte di Volkswagen, scoppia il Dieselgate e la Gruppo tedesco abbandona quasi tutte le categorie in cui è impegnata nel motorsport con i suoi marchi, WRC compreso. Questo implica una cosa difficile da metabolizzare: il campione del mondo in carica del Mondiale Rally, Sébastien Ogier, è a piedi.

Nell'inverno si scatena una sorta di asta tra alcuni team - tra cui Toyota e M-Sport, mentre Hyundai non partecipa e Citroen, con le parole del suo boss Yves Matton, afferma: "Se Ogier vuole venire da noi, bene. Ma non gli facciamo provare la macchina prima che scelga" - per convincere il fenomeno di Gap a correre per loro nel 2017. A tal proposito, il 2017 è l'anno del ritorno a vetture altamente prestazionali. Non si parla delle bandite Gruppo B, ma di vetture da quasi 400 cavalli, con un'aerodinamica ben più sviluppata e incidente rispetto alle progenitrici che hanno corso fino all'anno prima.

Ogier prova la neonata Toyota Yaris Plus, del nuovo team diretto da Tommi Makinen. Ma viene considerata acerba, seppur promettente. La scelta, a sorpresa, vira verso la Ford Fiesta WRC Plus del team M-Sport. L'unica squadra non completamente ufficiale presente nella classe regina del WRC. Wilson convince Ogier anche a livello economico (mossa che varrà 3 titoli, ma nel futuro anche ingenti problemi economici che ancora si fanno sentire) e la Fiesta è già una macchina pronta per vincere.

Al Rallye Monte-Carlo, prima gara della stagione, succede però che Hyundai si presenta al via con una vettura eccezionale, la i20 Coupé WRC, e un Thierry Neuville pronto ormai a prendere i galloni di sfidante di Ogier al 100%. Il copione è proprio questo: Neuville domina il Monte-Carlo, con Ogier che finisce in un fosso nella PS3, la Agnières-en-Dévoluy - Le Motty 1, e viene aiutato dagli spettatori a ripartire. Scivola però ottavo.

A quel punto Ogier inizia a risalire la china e si riporta secondo, sino alla PS13. La Bayons-Bréziers 2 di 25,49 chilometri è lo snodo della gara. Neuville, che aveva 51" di vantaggio su Ogier, rovina una sospensione della sua i20 contro una staccionata con un tutto sommato lieve contatto ed è costretto al ritiro. Ogier si trova in testa alla classifica con 47"1 sul compagno di squadra Ott Tanak e va a vincere il suo quinto Rallye Monte-Carlo, il terzo al volante di una vettura differente: questa volta a portarlo al successo è la Ford Fiesta WRC Plus del team M-Sport.

2019: al Monte uno dei pochi acuti con Citroen

 

Constatati i problemi di natura economica del team M-Sport, ma anche il poco supporto garantito da Ford, Ogier e Ingrassia finalmente cedono alla spietata corte di Citroen e tornano a Satory dopo aver lasciato la Casa francese alla fine del 2011 per preparare l'avventura in Volkswagen.

Citroen, sino a quel momento, ha raccolto magre soddisfazioni con la C3 WRC Plus. Qualche vittoria sporadica grazie a Kris Meeke, ma anche tanti ritiri per incidenti e prestazioni al di sotto delle aspettative per un carattere nervoso della vettura e un range di assetti limitato rispetto ai reali desideri dei suoi equipaggi. Si pensa che l'arrivo di Ogier possa essere quel toccasana tanto invocato e, almeno inizialmente, i risultati danno ragione a chi la pensa così.

Ogier, al Monte-Carlo 2019, non parte fortissimo, ma rimane sempre nelle prime 3 posizioni sino alla PS7, la Roussieux - Laborel 2 di 24,05 chilometri, quando supera l'ormai noto rivale Neuville e va a vincere. Attenzione però, perché la gara tra i due è pazzesca: rimangono sempre a contatto fino all'ultima speciale, con un gap che non va mai oltre i 6".

Addirittura il belga della Hyundai compie un grande sforzo nella giornata di domenica, riducendo il suo svantaggio ad appena 4 decimi di secondo al termine della penultima speciale. Ogier, però, riesce a chiudere davanti al belga nella Power Stage e a vincere il suo settimo Rallye Monte-Carlo della carriera per appena 2"2 di vantaggio sul rivale. Questa è anche la sua quarta affermazione con una casa differente dopo quelle con Peugeot, Volkswagen e Ford. A questo punto, Ogier ha pareggiato i conti con il record detenuto da Walter Rohrl con 4 vittorie al Monte con altrettante Case differenti.

2021: con Toyota infranti tutti i record. Séb re di Monte-Carlo

 

Non avrebbe dovuto essere al via del WRC 2021. Ma la pandemia da COVID-19 ha cambiato tutto. Nemmeno l'aver vinto il settimo iride di una carriera straordinaria lo ha fermato. Ogier vuole chiudere in bellezza e si presenta al via dell'89esima edizione del Rallye Monte-Carlo con voglia di rivalsa.

Ha il titolo vinto nel 2020 in tasca, è il pilota più vincente a Monte-Carlo al pari di Sébastien Loeb ed è il pilota ad aver vinto più gare nel Principato con Case differenti, ma alla pari con Walter Rohrl. Per chi conosce Ogier e quanto ami il rally nel Principato, sa bene le sue intenzioni, soprattutto dopo essere stato battuto nel 2020 da Thierry Neuville proprio nella gara che più ama. "A questa edizione del Rallye Monte-Carlo voglio vincere. Ci tengo, tengo a questo più di ogni altra cosa e farò tutto quello che posso per farlo. Voglio che sia chiaro", ha detto prima di partire.

E così è stato. Il risultato finale non è altro che una conferma delle sue parole. Il distacco dagli avversari non rende giustizia al dominio del 7 volte iridato, che va in testa alla classifica generale dopo 2 speciali e ci rimane fino alla PS6, la Aspremont - La Bâtie-des-Fonts 2, dove fora all'anteriore sinistra e si gira un paio di volte.

Da quel momento, Ogier cambia ulteriormente passo. Nella PS7 sale in seconda posizione e nella PS9 (la 8 era cancellata da diverso tempo) torna in testa in maniera perentoria. Nessuno ha mai avuto il suo passo nel weekend che è andato dal 21 al 24 gennaio. Alla fine Ogier si toglie la soddisfazione di vincere anche la Power Stage, giusto per ribadire la sua superiorità nei confronti di tutti gli avversari.

Grazie a questo successo, Ogier è diventato il pilota più vincente della storia del Rallye Monte-Carlo con 8 successi, lasciando Loeb a 7. Ma è anche diventato il pilota ad aver vinto più gare a Monte-Carlo con Case differenti, ben 5: Peugeot, Volkswgen, Ford, Citroen e Toyota, infrangendo il record precedente che condivideva con Walter Rohrl. Un fine settimana di onnipotenza di guida, tattica, sagacia e voglia. Voglia di vincere. Quella che contraddistingue i migliori di ogni tempo dai pur grandi piloti con cui combatte.

Rohrl è ora un ricordo che, attenzione, è bene non far sbiadire. Ma se c'era un pilota in grado di rompere quel record era ed è Ogier. Ma non è tutto. Sebbene il 2021 sia l'ultima stagione completa nel WRC del 7 volte iridato, potremmo rivedere Ogier a Monte-Carlo anche nei prossimi anni come gara spot. Lo ha annunciato lui stesso, quasi fosse una minaccia, una promessa, nei confronti degli avversari. E, siamo certi, non stesse affatto bluffando.

Le Jeux sont fait. Félicitations, Monsieur Ogier!

 

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